ARTICOLETTO 2
Da quando scrissi l’articoletto precedente, quel “meraviglioso nipotino” ha abbondantemente compiuto i quattro anni e si è avviato piacevolmente verso i cinque. E’ cambiato molto; in più ha cominciato a fare “combutta” col fratellino due anni più giovane di lui.
A tutt’e due ho voluto fare un regalino.
L’esperienza mi aveva insegnato che si può andare in crociera, non solo senza stressarsi, ma approfittando della crociera per rilassarsi e godere il piacere di essere vivi.
Il regalino che ho voluto fare loro, è stato proprio quello di invitarli, naturalmente coi genitori, in crociera, approfittando del mio anniversario di matrimonio.
Ho scelto un periodo dell’anno con la temperatura mite. Il mese di maggio. Era anche il mese in cui mi sposai. Coi due nipotini, anche il secondo è da considerare “meraviglioso”, andammo in treno ad imbarcarci. Già il treno fu particolarmente piacevole.
Oggigiorno se volete far felice un bimbo, dovete portarlo su un mezzo pubblico (Bus, Tram o Treno). Svariati anni fa per i bimbi era una gran festa se potevano andare in auto. Oggi, quasi quasi “nascono” in macchina e diventa una festa poter salire su un Bus cittadino.
Dal momento dell’imbarco, fino al momento del ritorno avevo la grande speranza (quasi certezza) che tutto sarebbe andato nel modo migliore. Questa speranza-certezza era la conseguenza di interventi operatori subiti in precedenza.
Quando mi operarono la prima volta, ebbi a credere che, nello spazio di qualche settimana, tutto sarebbe ritornato come prima, se non meglio. Fu necessario ricredersi perchè le complicazioni erano sempre dietro l’angolo. Complicazioni non terribili ma sufficienti per sconvolgerti 24, 48 o 72 ore di vita (magari con ricovero).
Su quella bellissima nave ero coi nipotini. Se si è con loro non si può star male! Dove andrebbe a finire la poesia? Il gusto di camminare sentendo la loro manina che, stringendo la nostra, ci rinnovano fiducia e si muovono con sicurezza? La nostra mano dà loro sicurezza!
Anche noi adulti abbiamo bisogno di sicurezza e di sicurezze!
Dopo essere salito a bordo prima della partenza, sembra un controsenso, senti l’esistenza di una piacevole sicurezza. Ragionando in un modo apparentemente (solo apparentemente) assurdo c’è più sicurezza quando salite a bordo di quando vi presentate al pronto soccorso di un ospedale di Lugano (forse è così anche altrove).
Certo. E’ proprio così! Quando salite sulla nave siete serviti, riveriti e se avete dei desideri o delle necessità, cercheranno di aiutarvi. Quando arrivate coi vostri mezzi al pronto soccorso, se non siete sufficientemente bravi a mimare una crisi di tipo isterico, la vostra anticamera silenziosamente sofferente potrà durare anche qualche ora.
Le parole PRONTO SOCCORSO o sono sbagliate o sono una beffa per chi ogni anno paga profumatamente alle Assicurazioni Sociali.
Avevo già avuto l’esperienza di vivere sulla nave con sicurezza, e, proprio per questa ragione ho desiderato gioire in tutta serenità coi nipotini. Giorno dopo giorno, l’impegno sacrosanto del Nonno verso il Nipotino fa dimenticare che l’organismo potrebbe tradirti. E se dovesse tradirti il mare con qualche onda in più? C’è la tranquillità e la sicurezza di cui vi ho parlato prima.

il mare calmo
Il mare non ci tradì! Per una settimana ci trovammo a godere un mare splendidamente “piatto” e una temperatura semplicemente invidiabile. Ogni volta che si scendeva a terra, salvo rarissimi e “indispensabili” capricci c’era, e si imprimeva nell’animo come con una stampante laser, il tocco di quelle manine che ti stringevano e ti dicevano, a modo loro, Amore.
Non dicono che l’Amore muove le montagne?
Saro’ grato al lettore che vorra’ scrivermi riprendendo qualcuno degli argomenti trattati.
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