Oggi i miei nipotini sono venuti a pranzo da noi.
Mia moglie (la Nonna) ha fatto un ottimo polpettone condito con un altrettanto ottimo purea di patate.

I MIEI NIPOTINI CON LA NONNA - SI INTRAVVEDE LA COSTA TURCA
Nell’attesa di metterci a tavola, ho letto ai nipotini un paio di favole. Fino qui non c’è nulla di strano. Quale nonno non ha letto favole ai nipotini? Quasi tutti.
Quale nonna non ha invitato i nipotini a pranzo? Quasi tutte.
Come già ebbi occasione di scrivere, questi meravigliosi nipotini più volte mi hanno fatto ricordare avvenimenti lontani collegati alla mia infanzia.
In questo caso, a stimolare un ricordo fu il nipotino più giovane che, a un certo punto del racconto, menzionò il salvadanaio.
Il salvadanaio era sempre un piccolo protagonista della domenica.

UN MODERNO SALVADANAIO
In che modo? Dovete sapere che, alla domenica, mio nonno (il papà di mio padre) veniva sempre a pranzo in casa nostra. A me era molto simpatico. Non so fino a che punto gli volevo bene. Una cosa è sicura; i rapporti fra mio padre e suo padre non erano assolutamente buoni. Mio padre sarebbe stato felice se non avesse dovuto averlo a pranzo “regolarmente” tutte le domeniche. Non solo ma, il fatto che il nonno era in arrivo, lo rendeva particolarmente nervoso e di qui, il raggiungimento della severità o violenza verso gli innocenti astanti, il passo era veramente breve.

...E UN MODERNISSIMO SILVIODANAIO
Noi eravamo felici dell’arrivo del nonno. La sua presenza calmierava la severità (o nevrastenia?) di nostro padre.
Oggi mi rendo conto che, quando nostro padre ci sgridava violentemente, non era per nostra cattiveria, anche se ce lo faceva credere, ma per sua nevrastenia prodotta dall’arrivo imminente del simpatico nonnetto.
Mentre scrivo, oltre all’aneddoto del salvadanaio, che vi racconterò fra poco, mi sovviene un fatto oggi fonte di brivido; non per me ma per chi mi legge. Mio nonno era, da sempre, un accanito fumatore. Si fumava dale 40 alle 50 sigarette al giorno. C’era chi diceva che non usava mai fiammiferi dato che avrebbe acceso la nuova sigaretta col mozzicone della sigaretta precedente quasi finita. Dicevano che le sigarette non gli procuravano danni dato che non aspirava il fumo.
Smise volontariamente di fumare all’età di 84 anni. Visse in uno stato di buona salute fino a 89 anni.
E veniamo al salvadanaio che ha stimolato questo articoletto.Il sottoscritto e i miei due fratelli, avevamo ognuno un salvadanaio di legno con un coperchio che si poteva aprire con una piccola chiave. Non ricordo bene se prima di pranzo o dopo il pisolino pomeridiano, noi tre fratellini, andavamo come in una gioiosa processione nel salotto dove si trovava il nonno e, sbattendo ritmicamente i soldini presenti nel salvadanaio, attendevamo compostamente che “piacevoli spiccioli” cambiassero la loro sede dal borsellino dell’avo al nostro salvadanaio.
Era un bellissimo e sonoro rito settimanale che ci permetteva di sentirci ricchi e risparmiatori.
Eravamo infatti dei buoni risparmiatori. Avevamo fatto la “scuola” della guerra da poco terminata e sapevamo quindi che non solo non si poteva avere tutto ciò che si desiderava, ma che, per arrivare ad ottenere qualcosa in più bisognava avere tanta pazienza.
Quest’articoletto ha tre morali. Le favole solo una.
La prima morale riguarda il fumo e mi obbliga a ricordare alcuni miei scritti e alcuni scritti di miei “colleghi” blogeurs.
https://quarchedundepegi.wordpress.com/2010/04/13/articoletto-5/
https://quarchedundepegi.wordpress.com/2010/04/18/appendice-n°1-allarticoletto-5/
https://quarchedundepegi.wordpress.com/2010/04/25/appendice-n°-2-allarticoletto-5/
Siamo sicuri che il fumo faccia così male?
Se disturba il vicino è un problema di educazione e non di medicina.

DA "LA SETTIMANA ENIGMISTICA"
http://lorettadalola.wordpress.com/2010/08/08/fumo-di-seconda-mano-impossibile-la-convivenza/
Il fumo può far male in sincronia con altri fattori. Difficilmente da solo.
È dimostrato che il fumo dà assuefazione. Siamo sicuri che le Multinazionali produttrici di sigarette non “intruglino” le sigarette in modo tale da creare assuefazione?
Quando Cristoforo Colombo mio concittadino scoprì che gli indiani d’America fumavano, si rese conto che il loro fumare era una terapia.

DAL GIORNALE DI BORDO DELLA PINTA DI CRISTOFORO COLOMBO
Oggi certe “Erbe” proibite sono l’unica terapia palliativa ma innocua per certi sintomi di patologie come la “Sclerosi Multipla”.
La battaglia al NON FUMO, oltre ad essere un business; ci dimostra che è possibile l’isteria di massa.
https://quarchedundepegi.wordpress.com/2010/08/03/piccola-riflessione-2/
La seconda riguarda il risparmio.
L’italiano era solitamente un buon risparmiatore. Noi avevamo vissuto sulla nostra “pelle” le cattiverie e le privazioni della guerra. Quei piccoli risparmi domenicali ci avevano insegnato a pazientare e, che se si vuole raggiungere un obbiettivo è necessario essere un poco come le formichine..
Oggi, grazie alla “globalizzazione” si crede di dover poter avere tutto subito. E, per aver tutto subito, non si ha più spazio per il risparmio ma cresce l’indebitamento. E se non si riesce ad avere quello che si desidera si incrementa ogni tipo di delinquenza..
La terza riguarda la “sofferenza gratuita” dei bimbi da disaccordi fra il Padre e il Nonno (li ho messi maiuscolo dato che erano tutt’e due adulti).
Perchè fate soffrire i bimbi! Cercate un accordo. Permettete ai Nonni di essere tali.
I bimbi hanno bisogno dei Genitori ma anche dei Nonni.
Si potrebbe allargare il problema ai disaccordi fra quei Marito e Moglie che sono incapaci, per loro egoismo, di evitare inutili sofferenze ai propri figli!
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