HO SENTITO QUESTA FAVOLA A UN CONGRESSO MEDICO.
INVITAVA ALLA SEMPLICITÀ.
L’HO MODIFICATA A MIO USO E CONSUMO. L’HO RACCONTATA A MOLTI MIEI PAZIENTI.
Ora Diemme: http://donnaemadre.wordpress.com/2011/04/11/piovono-lauree-via-love-management/
mi ha stimolato a scriverla.
C’era una volta un Paese lontano nel quale viveva un popolo gioioso, sereno e soddisfatto. A governarlo era un giovane Re con una giovane Regina. Il Re e la Regina erano amati dal popolo tutto. Il popolo amava i regnanti.
Il popolo gioì immensamente quando la casa reale fu allietata dalla nascita di una bimba.
La bimba cresceva in sapienza e salute nel migliore dei modi… con grande serenità , non solo dei regali genitori, ma anche del popolo tutto.
Quando la principessina aveva circa 12 anni, improvvisamente si ammalò. Non mangiava più, non sorrideva più e aveva perso completamente la socievolezza. Naturalmente non solo il Re e la Regina si trovarono ad essere preoccupati, ma tutto il popolo era quasi in lutto.
Naturalmente il Re chiamò i migliori medici del regno ma nessuno riuscì a fare nulla. Allora chiamò i migliori medici dei Paesi vicini ma, ugualmente, nessuno riuscì a ottenere un qualche minimo risultato positivo.
A questo punto la “sconsolazione” del Re e di tutto il popolo era al massimo.
Che fare?
Il Re si rivolge al Buffone di corte e gli ordina di andare dalla Principessa. Il Buffone obbedisce e cerca con tutte le sue arti possibili e immaginabili di far almeno sorridere la principessina. Niente!
A questo punto il buffone torna dal Re e riferisce. “Non importa” risponde il Sovrano “torna da mia figlia e cerca di fare quello che puoi”.
Il buffone torna dalla principessina e, dopo i primi minuti silenziosi chiede semplicemente alla principessina:”Cosa vuoi?”.
La bimba risponde:”Voglio la luna”.
Senza indugio il buffone riferisce al Re che, senza mezzi termini, riunisce i massimi esperti del Paese e pone loro il quesito:”Si può dare la luna alla Principessina?”.
Non bisogna dimenticare che quel popolo era quasi in lutto a causa della malattia della Principessa, per cui era necessario fare l’impossibile per il benessere di tutti.
Gli esperti si mettono al lavoro e, nel tempo più breve possibile portano al Re la loro risposta:”No Maestà. Non si può dare la luna alla Principessina. Se anche fosse possibile portarla sulla Terra, rimarrebbe l’insormontabile problema del trasporto.”
Non rimane, per il momento altra soluzione che rivolgersi ancora una volta al Buffone.
Il Buffone torna al capezzale della principessina e, con la stessa semplicità con la quale aveva chiesto “Cosa vuoi?” domanda:”Com’è la luna?”.
“La luna – risponde la bimba – è una piccola sfera grande come il polpastrello di un dito. È fatta di un materiale sicuramente molto prezioso; ha una luce scintillante e brillante ma non abbagliante”.
Il Buffone si affretta a riferire. Il Re convoca i migliori orafi del regno e commissiona loro una luna così come era stata descritta dal buffone.
In tempi molto brevi, gli orafi portano al loro Re la loro luna. Il Re le esamina tutte attentamente, tiene la più bella e la porta alla principessina.
Come d’incanto la principessa ricomincia a ridere, a parlare e a mangiare. In poche parole è guarita, e tutto il popolo esulta. Il lutto è finito.
A questo punto si direbbe che la fovola sia finita.
Non è proprio così. Infatti il Re comincia a pensare che sarebbe terribile se la sua figliola vedesse in cielo la luna vera. Penserebbe di essere stata imbrogliata.
Il Re convoca nuovamente, e con urgenza, i massimi esperti del regno e commissiona loro un progetto che impedisca alla principessina di vedere la luna.
Naturalmente, dopo pochissimi giorni, gli esperti del regno portano al Re i loro progetti.
Un progetto prevede, nelle notti di luna, fuochi artificiali tali da offuscare la luce della luna.
Un altro progetto prevede la costruzione di una reggia bunker da utilizzare nelle notti di luna.
Un altro progetto ancora prevede di piantare intorno alla reggia degli alberi altissimi, tali da non permettere di vedere la luce della luna.
Questi e altri progetti non si dimostrano sufficientemente validi, per cui il Re si trova, ancora una volta, obbligato a chiedere l’aiuto del buffone.
Il buffone va quindi a trovare la principessina. La trova nel parco della reggia, comodamente seduta su una panchina.
Le chiede:”Come stai? Va tutto bene?”
“Certo” risponde sorridendo la principessina “va tutto nel modo migliore, Ho la luna.” E mostra la luna al buffone.
E il buffone, con semplicità senza troppi giri di parole: ”Quale sarebbe la tua reazione se vedessi in cielo un’altra luna?”
La principessa:” Nessun problema. Io ho la mia luna; se in cielo ci sarà un’altra luna a me andrebbe più che bene”.
Il buffone riferisce al Re e
VISSERO TUTTI CONTENTI E FELICI.
Morale della Favola:
Ogni problema, anche il più difficile, troverà la sua soluzione se si avrà l’accortezza di cercarla con semplicità. E, soprattutto con semplicità, mettere “a fuoco” il problema.
Il problema della Principessa non fu risolto né dai Baroni della medicina e neppure dagli Esperti del Regno. Si arrivò alla soluzione grazie alla semplicità del buffone.
Molto bella e saggia – proprio per la sua estrema ma utile semplicità trova difficoltà di realizzo –
infatti “sembra facile” per citare un famoso slogan ma…anche nelle notti più buie, le stelle ci sono, solo che non le vedi! ciao e buona pasqua
@Loretta
Se di difficile realizzo… rivolgiamoci ai politici!
Ciao Dottore
Bella da leggere in questa mattinata uggiosa, dove tranquillamente s’indugia sui blog amici e s’impara tanto.
Condivido la tua morale soprattutto il riferimento ai ns. signori politici….che si allontanano dalla semplicità “del buffone” (realtà popolare) restando assisi sui loro dorati scranni sulle vette dell’Olimpo, ma l’olimpo non è per sempre!
Buona giornata,
Silvia
@skayrose59
Grazie per il tuo “saggio” intervento.
Peccato che i nostri politici non conoscono la Principessa!
I buffoni sono molto intellligenti, occorre molta intelligenza per far ridere la gente, non mi stupisce che il buffone abbia battuto i luminari del regno!!!
Cara Psycho,
Mi considero intelligente dato che riesco a snocciolare stupidaggini e qualche volta faccio ridere.
Ti ringrazio per la tua presenza.
E pensare che di buffoni siamo pieni. Eppure c’è ben poco di che sorridere.
😦
Caro Frz,
I Buffoni che dici tu hanno le tasche piene… o no?
Piene, pienissime !!
ma sai che sei bravissimo nel raccontare le favole!
Vorrei quasi essere una tua nipotina…
Ciao, continua ad allietarci e a farci meditare…
@renabo
Che tu sia benvenuta nel mio Blog.
Sono molto contento di leggerti e di sapere che la favola ti è piaciuta.
Quanta saggezza in una favola, molto bella, grazie.
Ciao
@Raffaele
Son contento ti sia piaciuta.
Sei un grande Quarc, non l’avevo mai sentita questa storia ed è bellissima!
Io la penso proprio così, se c’è qualcosa che non va basta chiedere… Basta parlarne che poi tutto si può risolvere!
Caro Vic,
Il tuo commento è per me molto importante. Ho sempre detto che sei un “saggio” (non troppo però dato che sei giovane – la vera saggezza verrà più in là).
Apprezzo il tuo commento per il semplice fatto che mi dimostra che quello che faccio è utile… a una persona giovane.
Ciao.
Ne ho fatto un post 🙂
@accantoalcamino
HAI FATTO BENISSIMO!
[…] così il mio amico “Quarc” l’altro giorno mi ha mandato questa favola, io la copio incollo così, ma vi mando nel suo […]
Bellissima favola con parole molto vere, troppe volte amiamo complicare le cose per renderle forse più interessanti… la semplicità non è una caratteristica di questi tempi, più le cose sono contorte e difficili e più sembrano interessanti…. le tue parole devono sicuramente servire ad aprirci gli occhi e ad imparare di modificare la visione che noi abbiamo delle cose. Grazie!! Il castello che hai allegato alla favola è il castello di Fussen, lo visitai molti anni fa… avevo circa 18 anni, in un’estate che mi cambiò la vita….
una fatalità?
@Sabrina
Grazie per il tuo commento. Quel castello è effettivamente vicino a Füssen ma è meglio conosciuto come il Il castello delle favole di Neuschwanstein; fu costruito da Ludwig II.
forse la principessa non desiderava realmente la luna ma solo la possibilità di esprimere un desiderio e di vedere tutti pronti a realizzarlo???
a volte ci piace, a noi principesse, vedere soltanto che siamo il centro del mondo!!!
@sabby
Tutto giusto quello che dici circa le normali principesse. In questo caso la morale è quella che hai potuto leggere e cioè:
“Ogni problema, anche il più difficile, troverà la sua soluzione se si avrà l’accortezza di cercarla con semplicità. E, soprattutto con semplicità, mettere “a fuoco” il problema”.
Il tuo problema non è semplice e avrà la sua soluzione se andrai alla radice.
Lo stesso accade in medicina. Si cura il sintomo ma non si va quasi mai alla radice e quindi è un curare è relativo.
Un bambino ha il potere di avere tra le mani tutta la meraviglia del mondo, di accogliere tutto il mistero della vita e leggendo questa favola, riscopro ancora una volta quanto noi adulti a volte siamo limitati in una prigione di abitudini, di rigidità, di controllo, di schemi. Basta fare un piccolo passo più in la e come i bambini riscoprire quella forza che da sempre ci appartiene, che ci permette di parlare con la luna, di vedere al di la del visibile, di lasciarci accogliere dalla magia.
@Nichi
Benvenutissima nel mio Blog. Leggere che hai gradito la favola mi fa moltissimo piacere. Hai ragione; l’infanzia è magica; questa favola può aiutare l’adulto.
Una favola davvero carina! Mi è piaciuto molto leggerla 🙂
Cara Marta,
Hai letto sicuramente la morale. È sempre applicabile. Può farlo chiunque da solo o con l’aiuto di qualcuno.
Grazie per l’apprezzamento.
Sì ho capito cosa volevi intendere e mi è piaciuta proprio per quello. Grazie a te.
@Marta
Quella morale è utilizzabile sempre. Purtroppo ce ne dimentichiamo.
Eh già.
Ho sempre detto che la bellezza è in mano all pazzia dei buffoni…
cla
@paroleinpunta
Anche la vera saggezza!
Amo le favole… anche io sono una fata… 🙂
ecco perchè ho letto la favola che hai proposto e mi permetto di esprimere il mio modesto parere…
La morale in sintesi dice…”Si arrivò alla soluzione grazie alla semplicità del buffone.”
Ma io vedo anche un’altra semplicità…
La semplicità della piccola principessa …
Lei era felice con la sua piccola luna tra le mani…non ne voleva un’altra…un piccolo sia pur prezioso dono ( “una piccola sfera grande come il polpastrello di un dito. È fatta di un materiale sicuramente molto prezioso; ha una luce scintillante e brillante ma non abbagliante”.)
La felicità non dovrebbe abbagliare altrimenti dura ancor meno di attimi…dovrebbe scintillare di emozioni, di amore, di verità… Penso che se quella piccola sfera fosse stata una semplice biglia di vetro ma scintillante d’amore… per la piccola principessa sarebbe stata la stessa cosa…
Era circondata da lusso, da doni di ogni tipo… il re e la regina sapevano esprimere così il loro amore… ma a volte si necessita di una carezza in più… di un sorriso… di una tenerezza, di una favola raccontata dalla propria mamma o dal proprio papà… senza dame o cameriere o buffoni di corte…
L’amore non ha prezzo, non ha casta sociale… e forse la piccola principessa in fondo, in fondo, si sentiva sola, in tutto quel benessere…aveva bisogno di un qualcosa, un piccolo punto di riferimento che la guidasse nel suo cammino… soltanto come lo scintillio del solo amore puro potesse fare…
Augurandoti un buon risveglio… ( ormai è tardissimo), ti saluto
Fata scalza
@fata scalza
Grazie per la tua graditissima visita che, nel limite del possibile, ricambierò.
Il tuo commento è validissimo e ti ringrazio. L’Amore muove le montagne ed è fatto di piccole cose.
Questa favola, come sicuramente avrai letto, ha un sapore e una “necessità” terapeutica. L’ho usata più volte anche in ipnosi per stimolare alla semplicità, ma soprattutto a credere alla guarigione grazie ad interventi “semplici”.
Spero verrai ancora a trovarmi.
[…] https://quarchedundepegi.wordpress.com/2011/04/24/la-favola-della-principessa/ […]
[…] la favola propostaci tempo fa da Quarch sulla principessa […]
Grazie di cuore, da bambina la mia lettura preferita erano le favole, me le leggevo da sola, ero e forse lo sono ancora, molto dotata di immaginazione. Ma le favole non sono solo per bambini, infatti rappresentano attraverso le metafore e l’immedesimazione con i personaggi, uno dei migliori sistemi educativi.
La semplicità é sicuramente il miglior modo per attraversare la vita, ma nella favola è presente anche il dialogo diretto, l’ascolto che spesso, in questa ” civiltà frettolosa e moderna” viene a mancare. Si parla per interposta persona, si sfugge lo sguardo e ci si preoccupa delle apparenze.
Mi fa piacere leggerti attraverso le favole che tu mi indichi, la parte più numinosa e intimistica del tuo blog.
Chissà quale sarà la tua prossima indicazione in questo castello dal labirinto magico.
Un sorriso
Daniela
Cara Daniela,
Grazie per quello che scrivi.
Con mio stupore questa favola ha avuto molto successo.
Ciao.
Quarc
Sei bravo a scrivere, anche io ho scritto alcune favole, le inventavo per i bambini. Prima per mia sorella di 11 anni più giovane, poi per i miei figli. Ma ogni favola è una scintilla dentro di sé, nasce dalla realtà e si colora di immaginazione.
Se ti fa piacere leggere le mie… Le trovi nel mio blog
Un sorriso
Cara Poetyca Daniela,
Grazie per il tuo apprezzamento. Appena possibile andrò alla ricerca delle tue favole.
Ciao.
Quarc
Grazie di cuore a te.
Un sorriso
Daniela
la trovo bellissima e saggia!
@antonio,
Ti ringrazio per la tua presenza e il tuo apprezzamento.
molto bella. la semplicità è spesso vincente anche se “ci divertiamo” a complicare le cose. (perdona,ma sinceramente leggendo mi è balzata in mente anche questa battutaccia: con tutti gli attuali buffoni, tutto dovrebbe essere risolto già da un pezzo! ). grazie per la storia, ne faccio tesoro
Cara Lud,
Ci avevo pensato anch’io. Quanto hai ragione!
Comunque sia c’è buffone e buffone.
E certo, quello della Favola della Principessa è un Buffone come si deve,con la B maiuscola ! E ce ne fossero! (vedi, ho/forse abbiamo scoperto che ‘buffone’ è una parola polisemica al di là della mia polemica 😉 )
Cara Lud,
Credo che il grosso del problema sia il fatto che a noi manca la Principessa! Abbiamo solo Re Giorgio.
Buona giornata.
Quarc
un segno anche da me, che ho molto apprezzato. A presto.
Semplicemente… fantastica!
Quarc
👏👏👏👏👏
OK!
bella quarc e molto saggia….è una favola in piena regolA. buona giornata carissimo
Cara Viki,
Immaginavo che ti sarebbe piaciuta.
Dai tuoi commenti si capisce che sei una donna in gamba… e ti ringrazio.
Buon pomeriggio.
Quarc
anche a te, ciauuu
L’ho letta e mi è piaciuta molto!
Mi fa piacere e… ti ringrazio.
BUON GIORNO.
Quarc
Troppo bella!!!
Sì condivido. Personalmente non mi sono mai piaciute le cose troppo complicate, anzi sono già di mio alquanto semplice. Un po in tutto.
Non per averci ragionato sopra ma perchè mi fa stare meglio.
A partire dalle scarpe con il tacco che ti impediscono di fare belle camminate (si possono sempre mettere per quelle cene che stai seduta e basta) alle cose importanti come nel lavoro.
Potendo, scelgo la semplicità.
Bel post grazie per avermelo segnalato.
Grazie a te Giusy che l’hai apprezzato.
Buona serata.
Quarc
Quanti commenti, caro Quarc! Non credo di aggiungere niente a quanto già scritto qui. Ribadisco solo che la semplicità è una ricetta preziosa per tutti noi.
Per i politici no, quelli amano ingarbugliare.
Grazie Quarc!
Cara Lara,
Ti ringrazio per la tua presenza… e anche per il fatto che hai trovato la favola. Pensi che farebbe bene ai politici leggerla?
È il mio articolo serio che è piaciuto di più.
Buon fine settimana.
Quarc
E’ un bell’articolo, una favola deliziosa. Penso che farebbe bene ai politici, … ammesso che sappiano leggere.
Ciao Quarc, buon fine settimana anche a te!
È vero… bisogna saper leggere. Non ci avevo pensato.
Ciao Lara.
Quarc