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Archive for dicembre 2011

Nell’Appendice N° 1, il 28 febbraio 2010 scrissi:
Certi personaggi che, dopo aver fatto molte promesse, sono arrivati nella « stanza dei bottoni », si sono dimenticati delle promesse e hanno abbracciato l’ingordigia come una dea Risolvetutto.
Nel dimenticarsi delle promesse fatte, hanno accarezzato l’idea dell’immortalità, ma hanno continuato a sorridere agli ingenui che continuano a vederli come padreterni.
Scrissi qualcosa di sbagliato? Non credo proprio se si vuol considerare dove siamo arrivati.

Io abito però in Svizzera e abitavo già in Svizzera quando scrissi:

CHE SIA DI VERA UTILITÀ – Perché questo blog.

https://quarchedundepegi.wordpress.com/about/

A quei tempi, sono ormai passati più di 2 anni, ero molto serio e ancora un poco sofferente. Ogni tanto dovevo “leccarmi le ferite” e facevo fatica a ridere o sorridere. Ero però molto contento di essere “vivo” e di poter essere arrivato ad essere nonno.
Oggi sono ancor più contento di essere vivo e straordinariamente “godurioso” nel sentirmi nonno.

il mio Gravatar

Non so se qualcuno si è soffermato un attimo a considerare il mio Gravatar; ci sono tre papere: due maschi e una femmina. Ho due figli maschi e una femminuccia. È la femminuccia quella che abita poco distante da me e ha i figlioletti “protagonisti” di molti miei articoletti. Altri due nipotini abitano piuttosto lontano, al di là delle Alpi… e li conosco poco.
Come dicevo abito e abitavo in Svizzera e, anche in Svizzera la cosa più importante è il profitto. Anche in Svizzera il PIL è importantissimo. Quindi anche in Svizzera bisogna guadagnare molto, risparmiare molto, licenziare il più possibile e… e poi?
E poi il popolo soffre.
Nel popolo sofferente ci sono anche i fannulloni e i mangiapaneatradimento; ci sono però anche i benpensanti e gli onesti.
In Italia è diverso. Fannulloni e mangiapaneatradimento non ce ne sono e non ce ne saranno mai. L’italiano, specialmente quello che governava, non ha mai rubato; non ha mai pensato al profitto personale e non ha mai cercato voti con metodi scovenienti. Si è sempre mosso per il bene del prossimo e del cittadino. Con un Governo di questo genere anche il cittadino ha seguito l’esempio; ha sempre pagato le tasse dato che sapeva di ricevere “servizi eccezionali”; non ha mai cercato di essere furbo per aggirare le leggi dato che era ben consapevole che il legiferante lavorava per lui e per i posteri; non ha mai cercato la malattia invalidante perché sperava con tutte le forze di poter lavorare fino all’età giusta consapevole del fatto che al momento giusto la “pensione” gli avrebbe permesso una vecchiaia dignitosa; e, infine, non ha mai attraversato la frontiera svizzera con grossi capitali dato che sapeva quanto era al sicuro il capitale investito nell’industria della patria.
Questa vignetta che vi propongo va bene per moltissime nazioni, ma non per l’Italia. Sarebbe offensivo per chi promette e mantiene… sempre.

da "LA SETTIMANA ENIGMISTICA"

Perché allora ancora questo blog? Perché, malgrado la perfetta onestà dei popoli e dei Governi, ci sono ancora molti sofferenti “gratuiti” che potrebbero evitare di soffrire.
Conosco un poco alcune situazioni di servizi insufficienti in ospedali, trasporti e giustizia (affollamento delle carceri).
A Natale siamo stati tutti più buoni e abbiamo fatto finta di amare di più il nostro prossimo. Perché non continuiamo a fingere per evitare, almeno a casa nostra, quelle sofferenze che potrebbero essere evitate?
Sta per cominciare un nuovo anno.

Utilizziamo questo meraviglioso mezzo che ci dà la tecnologia per aiutarci a vicenda e far sì che i Buoni possano lavorare.

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CONTATTO UMANO

Oggi è Natale. Soffrono molto le persone sole non necessariamente povere.
Questa Vignetta dovrebbe far ridere ma dimostra come l’umorista come il clown può, con la sua “produzione”, rattristarci o, per lo meno, farci meditare sulla realtà delle cose.

da "LA SETTIMANA ENIGMISTICA"

C’è chi dice che sia più solo chi abita in una grande città piuttosto che chi abita in un paesello sperduto.

Chi abita in un grande condominio, incontra molta gente, saluta molta gente, ma non c’è assolutamente contatto umano.

Chiarissima la didascalia della vignetta.

Quanti individui sulla faccia della terra passano le loro giornate davanti allo schermo di un computer!

Purtroppo tanta gente “odia” il Natale. Da parte mia, attualmente lo vivo in modo diverso rispetto al periodo in cui aspettavo Gesù Bambino. Certo il Natale potrebbe o sembrerebbe essere una Festa di Famiglia. E chi è solo? O si isola perché non ha più affetti… o non vuole averli… o ha voluto perderli… o le vicissitudini della vita glieli ha fatti perdere… o non riesce a trovare l’anima gemella… o non sa cosa sia l’Amore… o… o…

A questo punto posso considerarmi fortunato. Il mio pensiero va a chi, veramente sfortunato, vive male la solitudine e non riesce a farsene una ragione. A queste persone dedico questo articolo natalizio.

A queste persone consiglio “LA FAVOLA DELLA PRINCIPESSA”.

C’È SEMPRE UNA SOLUZIONE POSITIVA. BISOGNA SOLO CERCARLA CON FIDUCIA!

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Si credeva che la tecnologia sarebbe arrivata ad aiutarci per farci vivere meglio.

Poi è arrivata la parola “crescita”. Tutto deve crescere!

da TAGES ANZEIGER

Queste fanciulle lavorano in modo indefesso anche per la crescita e anche, perché no, per il PIL.

La tecnologia, la crescita e il PIL hanno dimenticato che l’essere umano ha un corpo e, molto probabilmente un intestino e una vescica. Chi ha messo insieme queste tre cose ha dimenticato anche che l’essere umano dovrebbe avere anche un cervello… che non ha diritto di pensare. Guai se lo facesse!

Però, quando scappa scappa e… non c’è niente da fare.

Sapete quanto tempo hanno queste fanciulle per fare pipì? Cinque minuti!

Quindi: GUAI PENSARE E GUAI AVERE LA CISTITE!

Non sono queste sofferenze “gratuite”? E tutto questo per che cosa? Ve l’ho già detto prima.

Dove accade tutto questo?

da "TAGES ANZEIGER"

In ALMERIA. Nel sud della Spagna. Nella Nazione che sta gareggiando con noi per vedere chi arriverà prima a far pareggiare i conti.

E quando i conti saranno pareggiati? Meglio non saperlo.

Sono perfettamente d’accordo sul fatto che se le cose vanno male bisogna fare di tutto per farle andare bene. Ma non era meglio pensarci prima. Solo un pochino prima.

Queste fanciulle sofferenti aiutano il datore di lavoro? aiutano se stesse? aiutano la nazione? aiutano l’Euro? aiutano l’Europa? aiutano l’egoismo e l’ingordigia di pochi? Verrà un giorno in cui qualcuno dirà loro grazie? Non credo.

Speriamo solo che non debbano mai avere la diarrea! Rischio di licenziamento?

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Guardate un po’ questo francobollo che riporta una banconota degli anni ’40 quando ancora ci si ammazzava per la conquista di qualche chilometro quadrato di terreno.

FRANCOBOLLO DEL 1993 - Centenario Fondazione Banca d'Italia

Riproduce la banconota da Mille Lire. Sicuramente non è una combinazione ma anche il potere di affrancatura del francobollo è di mille lire. All’inizio degli anni ’40 1000 lire erano una bella cifra.

Banconota da UNA LIRA

Poi arrivarono gli Americani che, come truppe di occupazione e liberazione dal nazifascismo, cominciarono a “sfornare” le famose AMLIRE. L’inflazione cominciò a galoppare. Ricordo come andare sul tram costava una lira, ma qualche mese dopo si passò velocemente a 2 poi a 5 e così via.

Le AMLIRE erano di diversi tagli. C’era anche la banconota da 1000 lire.

Non ricordo di averne mai maneggiato e non ricordo neppure quando questi biglietti stampati dagli americani andarono fuori corso.

da "Stampa Libera" - Una banconota da 1000 LIRE

Dopo il 1945 si passò dal Regno alla Repubblica, ogni tanto i Governi vacillavano e l’economia non sempre brillante fece sì che il potere d’acquisto della lira fosse sempre inferiore.

Si parla molto dell’Euro, della crisi dell’Europa comunitaria e del fatto che bisogna salvare la Comunità dei 27 paesi, ecc. ecc.

All’inizio di quest’anno salutai con gioia l’arrivo dell’Estonia all’Euro:

https://quarchedundepegi.wordpress.com/2011/01/01/considerazioni-8/

considerando che è bello vedere la fiducia nella moneta unica.

Si azzarda anche il ritorno alle monete nazionali. Evenienza, secondo me, assurda, specialmente ora abbiamo veramente cominciato a “pensare” in Euro. Inoltre è anche comodissimo, oltre che turisticamente parlando, anche per le transazioni commerciali.

O certe comodità non fanno più guadagnare sonanti soldoni a certe categorie bancarie e… non solo?

Se dovessimo arrivare a una lira pesantissima pensate che arriveremmo al bigliettone da MILLE?

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JOACHIM

È il nome del tornado che ha investito una parte della Francia e della Svizzera.
Guardate un po’ cosa ha combinato.

da "Tages Anzeiger" - Ferrovie Giurassiane

Le Ferrovie Giurassiane sono nel Canton Giura. Per chi volesse saperne di più, questo è il cantone in questione, confinante con la Francia.

Canton du JURA

In questo cantone la lingua ufficiale e parlata è il francese. In questo cantone esiste, come molto importante, l’industria orologiera.

Per chi volesse capire meglio la posizione del cantone in Svizzera, potrà vederlo in questa cartina.

I CANTONI SVIZZERI

Il Canton Giura si trova, nella cartina, in alto a sinistra (JU); io abito, come molti di voi sanno, a Lugano nel Cantone Ticino (TI) dove la lingua ufficiale è l’italiano. Come si può facilmente vedere, il cantone confina in buona parte con l’Italia.

E per finire due idilliache fotografie del treno deragliato (forse non proprio quello) in un piacevolissimo e ridente (ci sono anche le mucche svizzere) paesaggio.

ESTATE

INVERNO

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ARRIVERÀ IL NATALE…

…e anche l’inverno.
Tutti si fanno gli auguri, si abbracciano e “fanno finta” di volersi bene.

Naturalmente anch’io, più si avvicina il Natale sento il dovere (e il piacere) di augurare un futuro migliore. Come ogni anno ho cercato le cartoline UNICEF con la speranza che siano utili a qualche bimbo.

Ho trovato questo cartoncino. Mi è piaciuto molto e non è sofisticato… e con questo dico a tutti i miei lettori e amici: BUONE FESTE!

BUON NATALE E BUON 2012

E per chi volesse mandare gli auguri cartacei questi sono i francobolli delle Poste Italiane per il Natale. Mi piace particolarmente quello con le renne.

SACRO...

...E PROFANO

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Pare che il numero degli obesi, o, se si preferisce, degli individui in sovrappeso sia in continuo aumento. Pare che i tassi di incidenza, nei paesi industrializzati, raggiungano anche il 70% della popolazione adulta… per non parlare dei bambini.

So “grosso modo” che esiste questo problema e… “sfogliando” un po’ qua e un po’ là, nel momento in cui ho visto questa vignetta,

da "LA SETTIMANA ENIGMISTICA"

ho sorriso di gusto, ma ho anche pensato che se la vignetta fa sorridere, dice una cosa molto frequentemente sbagliata.

Non ci sarebbe da meravigliarsi se la “magra” della vignetta mangiasse più della “grassa”. È però molto importante, tener presente il differente metabolismo e la dieta; non tanto dal punto di vista calorico quanto da un punto di vista piuttosto sottovalutato.

Sto parlando delle intolleranze alimentari. Alle volte basta eliminare l’alimento al quale si è intolleranti per veder, senza fatica, calare il peso.

Per non parlare dei dolcificanti e dei prodotti “senza zucchero”.

COPERTINA DI UN LIBRO CHE PUÒ METTERVI IN GUARDIA CIRCA L'USO DEI DOLCIFICANTI

Se è vero che lo zucchero raffinato è un veleno allo stato puro (così lo definì il medico che mi fece il corso di Kinesiologia applicata), il dolcificante è ancora peggio perché imbroglia il nostro organismo e lo mette in subbuglio facendogli credere ciò che non è.

Il dolcificante viene “adottato” da molti alimenti “senza zucchero” (oggi light) e ci fa credere che il nostro peso diminuirà.

Effettivamente, per quell’alimento, non ci saranno le calorie dello zucchero, e se non ci saranno quelle dello zucchero potranno esserci quelle del fruttosio…

È una truffa? Chi lo sa! Sicuramente è una truffa per il nostro povero pancreas che non sa come regolarsi.

È o non è questa una sofferenza “gratuita”? Certo che sì… ma ce ne accorgeremo fra qualche anno.

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SFOGLIANDO GLI EVENTI

Questa vignetta è del 26 febbraio 2011. Sembra quasi attuale e può essere interpretata come si preferisce.

Da "LA SETTIMANA ENIGMISTICA"

Vi ha permesso di sorridere?

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SAGGEZZA ANTICA

Oggi ho notato che qualcuno ha visitato questo mio articolo del 2010. Non so se è stato letto.

https://quarchedundepegi.wordpress.com/2010/03/09/evviva-socrate/

Ebbe pochissime visite. È però importantissimo particolarmente di questi tempi.

Infatti, “navigando” per Blog o leggendo i giornali, ci si imbatte frequentemente in articoli immaturi che sparlano di Tizio, Caio o Sempronio solo per “sentito dire”.

Il “sentito dire” diventa realtà a discapito di personaggi più o meno impegnati.

Con queste poche righe che porto alla vostra considerazione di amabili lettori, stimolo le mie e le vostre benevole energie a seminare serenamente e positivamente.

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È uscito nel 2010. Questo francobollo apparentemente insignificante ci parla di un uomo con la U maiuscola. Un Uomo che avrebbe potuto, col suo coraggio e con la sua umanità, dar dei punti ai nostri imbelli Governanti.

Francobollo del 2010 - GIORGIO PERLASCA

Ho scritto coraggio e umanità.

Sentii parlare per la prima volta di questo grande uomo nel 2002 quando ebbi la fortuna di vedere il film su Perlasca con Luca Zingaretti.

Quest’uomo salvò da morte quasi sicura, si calcola, 5200 ebrei destinati dai nazisti ai campi di sterminio. L’interessante di questa storia è che seppe agire in fretta e con determinazione rischiando in proprio.

Ho scritto “imbelli Governanti”. Stando al Wikizionario l’opposto di imbelle è, fra l’altro, audace e coraggioso. Fra i miei lettori, se ce n’è qualcuno oggettivo, c’è qualcuno che ha l’impressione che negli ultimi anni i nostri Governanti abbiano dimostrato audacia e coraggio? E l’attuale Governo di Tecnici cosa ha fatto finora?.. più che decretare Roma Capitale d’Italia? Ma lo sapevamo già… o no?

Hanno detto tutti che l’Italia rischia il naufragio. Ma allora ci vuole o no audacia e coraggio quando una nave rischia il naufragio?

GIORGIO PERLASCA

Questo meraviglioso Uomo, Giorgio Perlasca, morto nel 1992, tornato in patria da Budapest nel 1945, dopo aver “strappato” vite umane dalle mani dei nazisti, riprese il proprio lavoro come nulla fosse accaduto. Ecco in che modo sappiamo di lui dal sito PERLASCA:

Se non fosse stato per alcune donne ebree ungheresi da lui salvate in quel terribile inverno di Budapest la sua storia sarebbe andata dispersa. Queste donne, a fine degli anni ’80 misero sul giornale della Comunità ebraica di Budapest un avviso di ricerca di un diplomatico spagnolo, Jorge Perlasca, che aveva salvato loro e tanti altri correligionari durante quei mesi terribili della persecuzione nazista a Budapest e alla fine della ricerca ritrovarono un italiano di nome Giorgio Perlasca.

Chiunque può trovare molte notizie sulla vita di quest’uomo che dimostrò sicuramente molta modestia.

Speriamo che un qualche italiano riesca con modestia e coraggio a fare qualcosa di buono senza ricorrere solo alle solite strategie.

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