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Archive for febbraio 2012

Questa proprio non me la sarei aspettata.
Le cose alla Costa Crociere vanno proprio male. Ma come è possibile che una nave di quel tipo con così tante persone a bordo debba andare alla deriva a causa di un incendio?

Questo in prima pagina nel CORRIERE DEL TICINO:

Corriere del Ticino del 28 febbraio 2012

Dopo quello che è successo alla Costa Concordia un’altra crociera si potrebbe proprio dire “andata in fumo”.

MOLTO FUMO E NIENTE ARROSTO!

Infatti i crocieristi ricevono gli alimenti dagli elicotteri.

Sucede questo a causa della pretesa del profitto per cui è necessario il risparmio esagerato?

Come è possibile che un incendio apparentemente prontamente domato, immobilizzi una grande nave in mezzo all’oceano? Ma se è stato prontamente domato, avrebbe dovuto essere possibile riparare i danni e rimettere la nave nelle condizioni di rimettersi in moto.

Mi verrebbe voglia, da profano, di fare alcune maliziose ipotesi.

Mi limito a considerare che la fragilità di certe navi è troppo alta o l’errore umano…  

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Qualche giorno fa fui a Berna. Andai naturalmente in treno. Viaggio ottimo, non solo, ma molto piacevole il veder nevicare come da questa foto, non perfetta ma significativa.

Dal caldo confortevole del treno

A Berna la temperatura poco sotto lo zero permette di passeggiare tranquillamente e godere le bellezze di una città particolare. Bisogna però fare molta attenzione. In alcuni punti uno strato sottilissimo di nevischio ghiacciato autorizzerebbe scivolate spettacolari.

Il tempo a disposizione fu sufficiente per veder aumentare la temperatura e non essere obbligati ad eccessiva circospezione.

Questa una strada del centro di Berna.

Berna - sulla destra una delle tipiche colonne.

Volli fotografare il particolare della fontana.

Questo particolare dimostra che nei giorni passati la temperatura fu veramente rigida.

Osservate le piramidine di ghiaccio in corrispondenza di ogni rubinetto.

LE PIRAMIDI DI GHIACCIO

Se l’estate prossima andate a farvi un giro per Berna penso che troverete tutto in ordine ma queste piramidi di ghiaccio saranno probabilmente sciolte.

E, per finire, una foto per soli uomini.

UN VESPASIANO NEL CENTRO DI BERNA

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L’altra mattina mentre mi facevo la barba ascoltavo, come al solito, la radio.

Parlavano di Cristoforo Colombo e di Amerigo Vespucci.

Noi italiani siamo fieri di loro.

Cristoforo Colombo sbarca in America

Siamo fieri di poter dire che erano italiani… e come tali sono diventati famosi?

Ma, in che modo sono diventati famosi? Grazie al fatto che qualcuno ha creduto in loro; ma non in Patria, bensì all’estero.

Cristoforo Colombo sarebbe nato a Genova nel 1451 si trasferì poi col padre a Savona, ma nel 1574 abbandonò la Madrepatria e raggiunse a Lisbona il fratello Bartolomeo.

Dal Portogallo non fu difficile passare in Spagna da dove salpò alla ricerca delle Indie… ma scoprì l’America.

…e l’America si chiama così grazie a un altro italiano, appunto, Amerigo Vespucci.

Anche Amerigo Vespucci ci rende italianamente orgogliosi. La nostra Nave Scuola più bella, se non vado errando, si chiama proprio Amerigo Vespucci.

L'AMERIGO VESPUCCI in un francobollo del 1931

Anche lui, quasi coetaneo di Cristoforo Colombo, nato a Firenze nel 1454, navigò e esplorò gran parte delle coste orientali dell’America del Sud grazie alla fiducia del re Ferdinando II di Aragona.

Ma se vogliamo, per il momento, rimanere nel campo dei grandi navigatori, non possiamo dimenticare Giovanni Caboto. Non è chiaro dove effettivamente nacque; nella Repubblica di Genova o a Gaeta. Era praticamente coetaneo di Cristoforo Colombo e, al servizio di Enrico VII d’Inghilterra scoprì le coste del Nord America.

Anche CABOTO ebbe nel 1997 il suo francobollo

Quindi noi inneggiamo alla capacità degli italiani ma ci dimentichiamo che sono riusciti col loro genio grazie all’aiuto straniero. Due nella Penisola Iberica e uno in Inghilterra. Nessuna nazione italiana, neppure la Repubblica di Venezia, ebbe la lungimiranza di aiutare il genio di questi uomini.

Dal 1492, anno della scoperta dell’America ad oggi, moltissimi “cervelli” italiani sono riusciti a diventare Qualcuno espatriando.

Basta un solo nome: ENRICO FERMI. Nato a Roma nel 1901, fu già Qualcuno in patria. Dovette fuggire negli Stati Uniti. Un po’ a causa del Regime Fascista e un po’ a causa di mancanza di fondi.

Oggi molti cervelli fuggono a causa di “mancanza di cervello” dei Governanti.

Manca la capacità di amare la Patria o c’è troppo amore per la tasca del portafoglio?

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Scartabellando ho trovato una cartolina di Madrid. In bianco e nero. Del 1963.

Non è niente di speciale. Mi fu spedita in Svizzera dove lavoravo da 5 mesi. A spedirmela fu un compagno di studi.

MADRID - PIAZZA DI SPAGNA

Non sono mai stato a Madrid e non so neppure se questa piazza è ancora così o ha subito dei cambiamenti.

Da allora sono passati quasi 50 anni e molte cose sono cambiate in Spagna; sicuramente in meglio.

Di questa cartolina mi ha colpito e interessato il francobollo.

Il francobollo di questa cartolina è un comunissimo francobollo di quei tempi. Penso che l’affrancatura per una cartolina per la Svizzera fosse 1 peseta.

Francobollo timbrato a MADRID il 17 settembre 1963

Fui in Spagna un paio di volte e scrissi qualche cartolina. Sul francobollo con cui affrancai le cartoline c’era l’effige del Re di Spagna. Sul francobollo di questa cartolina c’è l’effige di FRANCISCO FRANCO Dittatore di Spagna.

Questo francobollo ha attirato la mia attenzione perché mi ha fatto pensare a quanto accadde nella Penisola Iberica. La Spagna era Governata da un Dittatore fascista e ora ha un governo democraticamente eletto.

Il mio interesse, dal punto di vista storico, va allo stupendo particolare che vide la Dittatura trasformarsi in Monarchia e la Monarchia in vera democrazia senza particolari rivoluzioni o lotte intestine.

Abbiamo sempre considerato la Spagna quasi come un paese sottosviluppato. Ma se consideriamo appunto come ha saputo passare dalla dittatura alla democrazia, possiamo promuoverli a pienissimi voti, tanto più…

…tanto più che proprio noi, per arrivare alla democrazia, abbiamo martoriato e ucciso il nostro fratello; e l’abbiamo fatto con vero odio.

Dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 (molto abbondante) molti italiani hanno potuto soffrire “gratuitamente” grazie all’operato del connazionale.

PROTAGONISTI DEL XX° SECOLO - GINO BARTALI

Nel luglio del 1948, dopo 21 morti, fu il veramente grande Gino Bartali a salvare l’Italia dalla rivoluzione.

Fu nel 1982, dopo che l’Italia vinse i mondiali di calcio, che gli italiani si accorsero che si poteva veramente avere un po’ di amor patrio.

Ma oggi cosa vuol dire amare la Patria? Forse lo capiremo se “QUELLI CHE ABBIAMO MANDATO A ROMA A GOVERNARCI” la smetteranno di litigare e considereranno prioritario evitare al cittadino una parte di “sofferenze gratuite”.

CREDO CHE VALGA LA PENA ESSERE OTTIMISTI

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L’amica Marisa mi ha fatto conoscere GIOVANNI PALATUCCI.

Dopo aver letto il mio articolo su PERLASCA mi ha stimolato ad approfondire questo personaggio altrettanto meraviglioso.

https://quarchedundepegi.wordpress.com/2011/12/03/il-francobollo-insegna-11-giorgio-perlasca/

Ho trovato anche che le Poste Italiane gli hanno dedicato, nel 2009 un francobollo.

Francobollo del 2009 dedicato a GIOVANNI PALATUCCI

Quest’uomo del sud emigrato nell’estremo Nord-Est dell’Italia, fu a Fiume come Questore nel 1937.

Pare che nel 1941 scrivesse:“Ho la possibilità di fare un po’ di bene, e i beneficiati da me sono assai riconoscenti. Nel complesso riscontro molte simpatie. Di me non ho altro di speciale da comunicare”.

Salvò, a proprio rischi e pericolo, dalla deportazione circa 5000 ebrei.

Rischiò talmente tanto che, dopo aver letteralmente beffato il comando delle SS, il 13 settembre 1944 venne arrestato dalla GESTAPO e tradotto nel carcere di Trieste; il 22 ottobre poi fu trasferito nel campo di sterminio di Dachau dove trovò la morte a pochi giorni dalla Liberazione e a soli 36 anni.

Solo il 19 maggio 1995, in occasione della festa della Polizia, il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro ha conferito la Medaglia d’Oro al merito civile alla memoria di Giovanni Palatucci.

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Se faccio un lavoro, e lo faccio bene è giusto ch’io venga retribuito? Credo di sì!

Se non spendo tutti i soldi che guadagno, è giusto risparmiarli? Credo proprio di sì!

Se ho risparmiato, è giusto che i miei soldi non perdano il loro potere d’acquisto? Credo sempre di sì!

Ipotizziamo che lo Stato dove ho “depositato” i miei risparmi sia mal governato e i miei soldi perdano il loro potere d’acquisto. È giusto ch’io li porti in un altro Stato? Se lo Stato fosse l’Italia la risposta sarebbe no!

Da "LA SETTIMANA ENIGMISTICA"

Qualcuno ricorderà sicuramente questa bellissima e chiarissima vignetta.

Se porto i soldi in un altro Stato ben governato faccio qualcosa MORALMENTE GIUSTO ma LEGALMENTE SBAGLIATO; se lascio i soldi nello Stato malgovernato e, grazie all’inefficienza permetto che il mio capitale venga depauperato faccio qualcosa LEGALMENTE GIUSTO ma MORALMENTE SBAGLIATO.

Perché moralmente sbagliato? Perché se io posseggo un bene, ho il dovere di salvaguardarlo per me e per la mia Famiglia. Non è giusto che io permetta a Governanti corrotti e imbelli di sperperare le mie fatiche.

Non sto mica parlando dell’Italia… e neppure della Svizzera.

Parlo in generale. Vi farebbe piacere se qualcuno entrasse in casa vostra, raggiungesse i cassetti nei quali custodite i soldi e si prendesse una percentuale di quello che trova dicendo che gli servono… A cosa gli servono? Gli servono per andare a cena con gli amici; poi, a notte inoltrata, vi porterà gli avanzi.

Leggete quanto ho trovato:

Da “IL TEMPO” del 4.11.2011.”È alto tradimento portare denari all’estero!», ha sentenziato mercoledì nel salotto di Vespa a Porta a Porta, il presidente dell’Abi Giuseppe Mussari. «È un reato!», gli ha fatto eco Matteo Colaninno del Pd.

In fondo hanno ragione. Ma è più reato sperperare i soldi del contribuente, e quindi degli italiani onesti, o difendere il frutto di un lavoro? Portare i propri soldi all’estero è o no l’equivalente del sottrarre il malloppo a un delinquente?

Ripeto; non sto parlando dell’Italia… e neppure della Svizzera.

Ho però fatto un veloce e semplice calcolo di quanto è accaduto in Italia.

Ricordo perfettamente che quando emigrai la prima volta in Svizzera, correva l’anno 1963, per acquistare un franco svizzero erano necessarie 145 lire.

Quando riemigrai definitivamente nel 1979 le lire necessarie per acquistare un franco svizzero erano circa 500. Ciò significa che, in meno di venti anni, il potere d’acquisto della lira era circa quattro volte meno; questo per il fatto che, in questi anni anche il potere d’acquisto del franco svizzero era leggermente diminuito.

Dal 1980 al momento in cui l’Italia arrivò a far parte dell’Eurolandia, ci fu un’ulteriore perdita del potere d’acquisto.

Ma, se la moneta di una Nazione perde potere d’acquisto, non potrebbe essere colpa dei Governanti?

Sottrarre il malloppo al delinquente! Guardate un po’ che fine fanno i malloppi dei contribuenti:

http://www.raffaelecozzolino.it/2012/02/02/e-unitalia-di-ladri/#comments

Siamo di fronte a qualcosa di recente.

Lo conoscete?

Sbraitare contro chi porta i soldi all’estero e divertirsi alla “Tremonti” con gli scudi fiscali è sicuramente utilissimo. Ma non sarebbe meglio mettersi a Governare per rendere l’Italia appetibile ai capitali stranieri?

Chi porta i soldi all’estero finisce in prigione. Chi, governando male agevola i “furti” fa carriera… o no?

Con questo articolo non sto dicendo che è giusto far espatriare i propri soldi; vorrei far calmare, rilassare e pensare quelle tante persone che si rovinano il fegato pensando che l’Italia starebbe meglio se nessuno portasse i soldi all’estero.

L’ITALIA STAREBBE MEGLIO SE I GOVERNANTI, SECONDO IL MANDATO RICEVUTO DAGLI ELETTORI, LAVORASSERO PER IL BENE DELLA PATRIA. I SOLDI RIMARREBBERO IN ITALIA E NE ARRIVEREBBERO ALTRI DA INVESTITORI STRANIERI.

Non so se riusciremo ad arrivarci. Non so se la maggioranza degli italiani arriveranno a capirlo. Temo che la mia speranza sia proprio fantascientifica.

Da "LA SETTIMANA ENIGMISTICA"

Forse potremo arrivarci se una buona parte di coloro che si candideranno alle prossime elezioni troveranno il tempo di leggere questo BEST SELLER.

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Quando cominciai a leggere questo articolo mi sembrò di essere veramente troppo ignorante. Sapevo di essere ignorante. Mi chiesi di quale malattia o di quale sindrome si potesse parlare. Capii, poco alla volta, non essere una questione di ignoranza. Capii di essere stato un po’ tardo. Potrebbe essere l’età? Perché no!

http://larabafenice.wordpress.com/2011/11/18/il-mio-difetto-genetico/#comments

Questo articolo è scritto molto bene e fa credere di avere di fronte una persona molto sofferente a causa di una grave malattia.

Ma dov’è la malattia?

Nell’articolo non ho lasciato commenti dato che mi ero ripromesso che avrei scritto un articolo; non ho neppure letto i commenti.

Questa non è una malattia. Questa è una gran fortuna! Ci sono però molte persone fortunate che non si rendono conto di essere state più volte baciate dalla fortuna e quando accade qualcosa di sgradevole ma ordinaria amministrazione pensano di essere sfortunatissime.

Scrissi più volte in favore delle donne e mi sono rammaricato più volte di fronte alle “violenze” fatte a donne e bambine.

https://quarchedundepegi.wordpress.com/2011/09/04/donne/

e questo

https://quarchedundepegi.wordpress.com/2010/10/01/appendice-n°-1-allarticoletto-19/

sono un piccolo esempio.

La donna ha dei poteri unici e inimitabili e, se lo decide, può reagire.

Proprio ieri nel CORRIERE DEL TICINO ho trovato questa fotografia:

Da "IL CORRIERE DEL TICINO" - LE "FEMEN" dimostrano a Zurigo

Ho approfondito l’argomento e ho trovato (da Wikipedia) che FEMEN è un movimento di protesta ucraino fondato a Kiev nel 2008. Il movimento divenne famoso su scala internazionale per la pratica di manifestare in topless contro il turismo sessuale, il sessismo e altre discriminazioni sociali. Alcuni degli obiettivi dell’organizzazione sono “di incrementare le capacità intellettuali e morali delle giovani donne in Ucraina” e ” di ricostruire l’immagine dell’Ucraina, un paese dalle ricche opportunità per le donne”.

Sempre da Wikipedia: Studentesse universitarie tra 18 e 20 anni formano la colonna portante del movimento. A Kiev, ci sono circa 300 attive manifestanti che fanno capo al movimento. Non mancano gli uomini altresì interessati alla causa e attivamente coinvolti. Alle manifestazioni del gruppo partecipano circa 20 volontarie in topless insieme agli oltre 300 membri completamente vestiti.

L’obiettivo del movimento è di “smuovere le donne in Ucraina, rendendole socialmente attive.

Queste donne, anziché considerarsi delle “disgraziate” o delle “menomate” hanno deciso di muoversi e di portare avanti un progetto con coraggio.

Il coraggio, infatti, non è solo quello di muoversi contro tutti, ma anche quello di affrontare il gelo pur di trovare ascolto.

Queste “donne” determinate e coraggiose hanno anche dimostrato a temperature veramente rigide:

DAVOS

http://frz40.wordpress.com/2012/01/29/w-le-femen/

Davos, luogo della dimostrazione di queste fanciulle si trova a 1560 metri sul livello del mare.

Le donne hanno fatto enormi progressi.

CONTINUATE! GLI UOMINI VI AMANO E VI AIUTERANNO!

IMPARATE A RICONOSCERE QUELLI ONESTI!

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