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Archive for aprile 2013

C’È SEMPRE UN VINCITORE

L’altro giorno fu per l’Italia un grande giorno.
Erano tutti contenti… o quasi… o no?

Finalmente l’Italia ha un Governo!

Ma come mai ha un Governo?

Ha un Governo perché  f i n a l m e n t e  sono riusciti a mettersi d’accordo.

Lui comanda e gli altri dicono di sì.

Chi è Lui?

IL CAVALIERE D’ITALIA!

IL CAVALIERE D'ITALIA

IL CAVALIERE D’ITALIA

Lui è il vero vincitore; quello che sembrava morto; che sembrava finito; che sembrava non avesse più niente da dire.

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Vi ricordate quanto accadde un po’ di mesi fa?
Questo:

https://quarchedundepegi.wordpress.com/2012/01/14/quella-di-oggi-e-una-giornata-molto-triste/

Una bella nave ha finito di vivere… e non solo la nave… grazie alla leggerezza di un paio di persone… o una sola!

Il giorno 20 aprile 2013 sarà ricordato come il giorno in cui un’ultraottantenne ritorna in lizza, e vince nuovamente, la poltrona della Presidenza della Repubblica Italiana. Tutto questo quasi 2 mesi dopo “frettolose” elezioni.

Una bella Nazione, forse la più bella, ha finito di capire la democrazia!… forse l’ha decapitata.

VIA BEL PAESE è a Como

VIA BEL PAESE è a Como

Come i miei lettori sicuramente sanno sono medico ormai attempato con po’ di esperienza di ospedali e di medicine complementari.

In medicina, se si vuole agire correttamente e si desidera curare come si deve, dopo aver fatto delle indagini sul paziente si cerca di INTERPRETARE.

Grazie a una buona interpretazione si può curare.

In politica no? Non bisogna interpretare i desideri della Nazione? Cosa hanno detto le recenti elezioni?

DALL’INTERPRETAZIONE DEI GRANDI* SI CAPISCE CHE, SECONDO I CITTADINI, VA BENE SE SI CONTINUA NELLO STESSO MODO DI IERI!… O NO?

*) I “GRANDI” sono quelli che siedono a Montecitorio e Palazzo Madama.

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esternoPossibile che i dipendenti della Conad debbano sempre svegliare la moglie, se hanno dimenticato di fare qualcosa?

Non vi ha ancora rotto?

Vi fa venir voglia di andare a fare la spesa alla CONAD?

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PENSATECI BENE!

DOPO LE RECENTI ELEZIONI AVEVANO DETTO CHE UN COMICO NON AVREBBE MAI POTUTO GOVERNARE.

Dopo quello che ci hanno dimostrato, dal giorno delle elezioni ad oggi, sono più comici quelli che prima erano seri o sono più seri quelli che prima erano comici?

DA WEB

DA WEB

Normalmente un comico si comporta da stupido per farci ridere. Qualche volta uno stupido sembra un comico e il suo comportamento potrebbe farci ridere ma… in realtà ci rattrista.

DOPO QUASI DUE MESI NON ABBIAMO UN GOVERNO. SIAMO IN MANO AGLI STUPIDI O AI COMICI?… O SIAMO NOI STUPIDI?… O SIAMO SOLO STUPEFATTI PERCHÉ “LORO” NON HANNO CAPITO IN CHE DIREZIONE ANDAVA LA NOSTRA VOLONTÀ?

AI POSTERI L’ARDUA SENTENZA?

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Non riesco proprio a capire come sia possibile che gli italiani siano sempre più poveri.
Intendiamoci, non è che non riesco a capire; non riesco a capire come si possa arrivare a tanto… tanto quanto sta scritto su questo blog dell’amica Loretta:

http://lorettadalola.wordpress.com/2013/04/11/tasche-semivuote/#comment-4405

Se le tasche di alcuni italiani sono semivuote, dovrebbe significare che altre tasche di altri italiani siano semipiene. Dove sono andati i soldi che erano nelle tasche ora semivuote? In tasche di altri italiani?  In Italia o in Europa o in un’isola sperduta dei Caraibi?

Se è vero che nulla si crea e nulla si distrugge il capitale c’è ancora; semplicemente ha cambiato sede. Se ha cambiato sede a causa di licenziamenti o fallimenti o simili avvenimenti, dovrebbe, con un po’ di pazienza, essere possibile poter arrivare al colpevole o a chi ha permesso che accadesse… soprattutto a chi ha permesso che accadesse.

PERCHÉ IL COLPEVOLE O CHI HA PERMESSO CHE ACCADESSE, NON SOLO CONTINUA A CIRCOLARE LIBERAMENTE, MA FA… CARRIERA?

MAGARI ANDRÀ A SEDERSI SULLA POLTRONA PIÙ ALTA!… E CI STARÀ SETTE ANNI!

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Purtroppo il diavolo è ancora disoccupato.

Ho letto, con profondo dispiacere, questo articolo che vi incito a leggere (non basta dare un’occhiata):

http://calogerobonura.wordpress.com/2013/04/12/il-genocidio-che-non-vogliamo-vedere-400-milioni-di-aborti-in-cina-imposti-dalla-legge-del-figlio-unico/#comments

Se, dopo aver letto ci troviamo dispiaciuti può essere normale.

Se ci troviamo gioiosi, perché consideriamo l’aborto un evento insignificante, è un po’ meno normale.

Se pensiamo che non si può fare niente è, almeno secondo me, sbagliato, anche se loro possono fare quello che vogliono.

Proprio oggi hanno corso il Gran Premio di Formula 1 in Cina. Tutto il mondo l’ha visto in televisione.

Ugualmente, non tutti, ma molti corrono in Cina e fanno produrre dove è più conveniente… e noi comperiamo… e loro sono convinti di aver fatto bene… e noi ci mettiamo a “piangere” se uccidono i condannati… e noi continuiamo a comperare… e quelli che stanno qui dicono che la concorrenza è micidiale… e così via.

Finché noi ci inchineremo davanti a loro, loro crederanno di aver fatto giusto… e continueranno sulla stessa strada… e compreranno anche la nostra pelle.

QUINDI? SI PUÒ FARE QUALCOSA. CI SI PENSI QUANDO SI VA A COMPERARE!

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“È SOLO L’INIZIO”

Con queste parole è stato siglato dal maggiordomo di un B il primo incontro fra un B e l’altro B.

“È SOLO L’INIZIO”

Ma come è possibile che sia solo l’inizio? È dalla fine di febbraio che gli italiani aspettano. E dopo quasi un mese e mezzo dicono: “È SOLO L’INIZIO”.

PRIMO B

PRIMO B

Io non mi intendo di politica e non riesco a essere diplomatico, ma non passeggio sui cadaveri delle persone che mi hanno dato fiducia.

SECONDO B

SECONDO B

E gli italiani aspettano fiduciosi!

MAH! MAH! MAH!

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Svariati anni fa, quando ero ancora “giovane”, ero impegnato come anestesista in un piccolo ospedale della Liguria. La zona era piuttosto turistica per cui il lavoro era sufficiente per poter dire che era molto.
L’ospedale si occupava dei locali e, naturalmente anche di chi, di passaggio o meno, arrivava nel tentativo di veder alleviate certe previste o impreviste sofferenze.

Una mattina mi trovavo nel reparto di Medicina e stavo parlando col Vice Primario. Non ricordo quale fosse l’argomento. In quel frangente entrò un ricoverato non più giovanissimo che disse al medico: “Dottore io oggi sarò dimesso.”

“Bene” rispose il collega “sta bene ora?”.

“Certo dottore. Volevo chiederle, posso bere vino?”

“No” rispose l’uomo in camice bianco.

“Posso fumare una sigaretta, ogni tanto?”

“No”.

“Posso bere caffè?”

“No” di rimando.

“Posso bere birra?”; “mangiare paste, dolci, torte?”

“No, no, no” la risposta del Vice Primario fu sempre no.

Dopo qualche altro no, quello che stava per diventare un ex ricoverato uscì dalla stanza e andò a prepararsi nell’attesa del parente.

Io, che ero rimasto zitto in disparte, nell’attesa di riprendere il discorso interrotto, chiesi al collega: “Hai curato tu quel signore?”

“Sì” mi rispose.

Ed io, di rimando: “Cosa l’hai curato a fare?”

“Stava male, ora sta bene.”

“Ma l’hai curato perché possa continuare a vivere?”

“Certo che sì” fu la risposta.

“Ma” gli chiesi “se gli hai proibito tutto quello che piace e che, qualche volta fa bene, gli hai proibito di vivere… per continuare a vivere… come se non vivesse!”.

Il collega non mi diede torto… e me ne andai anch’io per raggiungere il reparto a me più congeniale.

Questo colloquio ricostruito ma perfettamente vero mi sovvenne un paio di giorni fa dopo aver trovato questa figura in francese su questo sito  (http://www.maidermaider.com/bazar/envois/env2013/env2013-04.html):

VIVERE UCCIDE

VIVERE UCCIDE

Deve essere proprio così? Perché vivere deve ucciderci? Ma se non posso prendermi qualche soddisfazione che gusto c’è vivere?

Non posso fare a meno di ricordare al lettore che, se ne ha voglia, può leggere quanto scrissi a proposito del “Businness anti fumo”.

https://quarchedundepegi.wordpress.com/2010/04/18/appendice-n°1-allarticoletto-5/

Devo, o posso, anche ricordarmi di una paziente di mezza età che arrivò a morire a causa di un’asma terribile.

Un paio d’anni prima mi avevano presentato la signora ricoverata da qualche giorno. Era piaciuto, durante un Seminario, il mio “spettacolo” di ipnosi medica. Avevo cercato di stimolare la miope mente dei tenutari della Medicina Accademica; avevo cercato di dimostrare che non potevano essere i depositari della medicina, ma che c’erano anche altri confini valicabili per arrivare a sperare di conoscere la Verità.

Questa signora era asmatica da alcuni anni. Prima che la conoscessi aveva una storia con un’asma “potabile”. Riusciva a vivere quasi normalmente pur avendo bisogno di cure. Aveva il vizio del fumo. Le piaceva fumare; non moltissimo; fumava con piacere; il fumo le dava distensione, la rilassava, le permetteva di sentire con meno preoccupazione i piccoli e meno piccoli drammi della vita di tutti i giorni.

Si sa che i medici curano sempre meno il malato e… sempre di più la malattia. La medicina Accademica (o moderna, o quella di tutti i giorni) usa gli schemi e quello che vuole (o pretende) la statistica. La Medicina Moderna trova 500 persone “uguali”, le studia, le compara, le colma di capsule, supposte, fiale, pomate, cataplasmi ed esprime degli enunciati. In questo caso esprime: “IL FUMO FA MALE!“… e basta. Non si discute; non si considera chi fuma, cosa fuma, quante sigarette al giorno, se le fuma alla mattina presto o dopo mangiato, se le aspira o no. “IL FUMO FA MALE”… e va eliminato.

Quella povera donna fu bombardata ignominiosamente dai miei colleghi: “Smetta di fumare. Fumare fa male. Vuole morire?”.

La signora stava relativamente bene. Non stava per morire e riusciva a godersi le sigarette che fumava. I bombardamenti dei medici furono tali per cui questa signora eliminò dalle proprie piacevoli abitudini l’accendersi ogni tanto una sigaretta. Ricordo che mi disse: “Da quando smisi di fumare la mia asma peggiorò moltissimo e non mi diede più tregua”.

Nel caso di questa signora il fumo era quasi terapeutico; in ogni caso non aveva la negatività che la propaganda pretende.

Non bisogna generalizzare e bisogna tener presente che tutto è relativo.

PENSATE CHE FACCIA PEGGIO UNA SIGARETTA OGNI TANTO O IL COMPORTAMENTO DI CHI STA A ROMA NELLA STANZA DEI BOTTONI?

LA SIGARETTA FA MALE A UNA PERSONA E BENE AL MONOPOLIO. “QUELLI” FANNO DEL MALE A MILIONI DI ITALIANI. 

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Sembra un pesce d’aprile! Peccato che ci è stato propinato come “sorpresa” pasquale.

Effettivamente la fantasia di Napolitano è inesauribile. Dopo più di un mese dal giorno in cui gli italiani hanno votato, ha pensato di chiedere lumi ai saggi; per la precisione 10. Contemporaneamente si è accorto che l’Italia ha ancora efficientissimo, si fa per dire, il Governo.

Quindi, tanto per cominciare, lo Stato, la Repubblica Italiana, quella realtà che ogni cittadino come me DEVE imperativamente rispettare, potrà, dopo aver “sbloccato” i miliardi, pagare i creditori che piangono da anni.

MA BISOGNAVA ASPETTARE L’INSUCCESSO DI BERSANI? NON SI POTEVA PENSARLO IN DICEMBRE 2012? 

Quando, al telegiornale, ho sentito la storia dei 10 saggi, ho pensato automaticamente agli Indiani del Nord America.

Da "Playmobil"

Da “Playmobil”

…e al fatto che in ognuno di noi c’è un “bambino” che ci permette o ci aiuta a giocare.

…o che avevano letto il mio articolo:

https://quarchedundepegi.wordpress.com/2010/11/28/considerazioni-6/

In ogni villaggio c’erano gli Anziani sicuramente più saggi e con maggiore esperienza. Forse erano gli Anziani che decretavano momenti particolari nella vita della tribù.

Ho trovato questa illustrazione. Non so se è “La danza della pioggia” che potranno arrivare a fare i 10 saggi di Napolitano.

È la danza della pioggia o la danza dell'EURO?

È la danza della pioggia o la danza dell’EURO?

Come si può pensare che 10 saggi (chissà perché fra i saggi di Napolitano non c’è neppure una donna) riescano a trovare il bandolo della matassa!

Mi sembra un’altra stupenda trovata per “MENARE IL CAN PER L’AIA”, e prendere in giro gli italiani.

L’economia piange, gli italiani piangono, Grillo grida, i Grillini dicono NO, Berlusconi e soci straparlano, il precariato impedisce agli italiani di vivere, ecc.

L’Italia non ha bisogno di 10 saggi. L’Italia ha bisogno di saggezza.

Abbiamo tutti visto cosa hanno saputo fare i TECNICI. Dobbiamo proprio aspettare di vedere cosa faranno i SAGGI?

Basterebbe interpretare i risultati delle recenti elezioni per sapere che direzione bisogna prendere. In medicina, se un paziente è febbricitante, si considera la “direzione della curva”, non solo la situazione del momento. Non si può fare qualcosa di simile anche nella “cura” di una Nazione?

Non abito più da molto tempo in Italia. Il mio cuore di italiano piange di fronte alla miopia di chi dice di agire “per il bene degli italiani”.

Anche la Medicina Accademica è miope e non accetta i cambiamenti e la necessità di usare la parola magica: “COMPLEMENTARITÀ”.

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