Da qualche giorno è passata quella che chiamano “LA FESTA DELLA DONNA“. A me non piace. La sento come un insulto verso quello che la donna è per l’Umanità. Non si può ridurre a un giorno all’anno il significato grandioso e unico dell’essenza femminile.
O forse è l’unico modo per vendere un po’ tanta mimosa?
Avete mai visto un bell’albero di mimosa?
Lo sapete che la mimosa si vende a peso?
Ho trovato questo francobollo:

Angelica Kauffmann
È chiaro che si tratta di una donna e si capisce anche che è un francobollo svizzero. Ma chi era questa signora alla quale le poste svizzere hanno dedicato un francobollo? Era una donna nata in Svizzera e vissuta in Austria e in Italia e morta a Roma nel 1807. Era una pittrice molto importante. Ho trovato su questo:
http://nik27536.wordpress.com/2011/09/04/le-donne-nellarte-angelika-kauffmann/
molte notizie interessanti che sicuramente sono per molti una novità. Questa donna, come moltissime altre donne, è riuscita ad emergere… ma è quasi finita nel dimenticatoio.

Kauffmann – La madre dei Gracchi
Immaginiamo tutte quelle donne definite “casalinghe” che ogni giorno faticano da mattina a sera e, come semplici casalinghe, sono considerate niente o pochissimo.
Dobbiamo avere rispetto per le donne famose ma ancor più per quelle indispensabili umili donne che popolano le nostre famiglie. Il rispetto deve però esserci tutti i giorni dell’anno, non con l’ipocrisia di un po’ di mimosa un unico giorno su 365.
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