Caro Matteo Renzi,
Scusa se ti dò del tu ma dato che mi sei simpatico e potresti essere mio figlio… mi prendo questa licenza.
Ti scrivo perché vedo che fai di tutto per raddrizzare l’Italia. Per lo meno questa è l’impressione. Come cittadino italiano che vive all’estero dove “le cose” funzionano abbastanza bene e dove quindi la gente riesce a lavorare, trovo che sia molto giusto quello che stai facendo.
Ti chiederei un piccolo sforzo: “Aiuta gli italiani che vogliono lavorare.”
“In che modo?” potresti chiedermi tu.
“Semplicissimo” ti risponderei ” fa in modo che certi Servizi funzionino. Non ti chiedo di snellire l’apparato burocratico, dato che anche tu ti sei reso conto che le resistenze sono terribili, no, ti chiedo solo di aiutare chi vuol lavorare. ”
Tutto scaturisce da una mia recente discesa in Patria. Ho dovuto spedire una missiva a un’amica. Potevo mandargliela con posta normale; ero titubante dato che l’anno scorso proprio le poste italiane hanno rubato un mio invio… facciamo che l’invio è stato smarrito così non siamo obbligati a dire che la Posta ruba.
In poche parole ho optato per la Raccomandata pensando che sarebbe “sicuramente” arrivata un paio di giorni dopo… anche tre a causa di alcune festività. Ci credi caro Matteo che il mio invio è stato recapitato dopo 18 giorni? Pensa, se l’avessi spedito come prioritario, la posta ordinaria in Italia è stata eliminata, avrei speso € 2.60, come raccomandata invece ne ho spesi € 5.35. Più del doppio. Ti sembra giusto?
Che si tratti di un furto oppure no è un altro paio di maniche. Il problema sta nel fatto che se un italiano ha voglia di lavorare e ha bisogno di fare delle spedizioni, non può spendere dei capitali a scapito del benessere dei dipendenti. La posta è un Servizio Pubblico di primaria importanza e deve lavorare per il popolo e per il Paese e, soprattutto deve rispettare l’utente e non deve rubare.
Vedi caro Matteo, io vivo da trentaquattro anni in Svizzera. Gli svizzeri hanno molti difetti, si fanno pagare ma rispettano il cliente e, per quanto riguarda i servizi, funzionano bene.
Anche il funzionamento “decente” dei treni sarebbe utile per chi lavora e per chi viene in vacanza nel nostro Paese. Lo sai che non esistono solo i treni che vanno a Roma. Ogni tanto vado nella mia patria dove possiedo un appartamento. Quello dove ho vissuto coi miei tre figli. Pur essendo la prima casa ho pagato l’IMU. Lo sai che mi piacerebbe tanto andare in treno? Mesi fa ho fatto un esperimento, e sono andato in treno. Lo sai che su quel treno, pur essendo un Intercity, mia moglie ha fatto fatica a trovare un gabinetto appena decente per fare pipì? Però non poteva chiudere la porta; ho dovuto stare io davanti alla porta a fare la guardia.
Non voglio tediarti. Cerca, con tutto quello che fai, di fare in modo che gli italiani che vogliono lavorare lo possano fare con fiducia verso le istituzioni e verso chi dovrebbe essere al suo servizio.
Sai, quando vengo in Italia, ancora non mi vergogno di essere italiano, però sono molto contento di aver ricevuto, anni fa, la cittadinanza svizzera. Vorrei continuare ad amare la Patria Italia.
Tuo… emigrato.
Quarchedundepegi
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