Mi sono imbattuto per caso in questo blog: http://marisasalabelle.wordpress.com/2014/04/15/curve/ e mi sono reso conto che la vita è quasi sempre a curve. Se vogliamo fare dei progetti, pensiamo di partire da un certo punto e arrivare in un altro punto prestabilito. Di solito le previsioni sono… diritte; la realtà, se riusciamo ad arrivare a destinazione, ci obbliga a fare molte “curve”, nonché un mucchio di digressioni. Ho detto appunto… se riusciamo, dato che molte volte non riusciamo per niente. Poi ci sono le curve vere, quelle fisiche. E qui ci sarebbe da sbizzarrirsi perché di curve fisiche ce ne sono in noi e fuori di noi. Agli uomini piacciono particolarmente quelle femminili… non proprio come questa:
Questa Venere può essere molto importante, ha le sue curve ma può piacere molto di più agli archeologi. Gli uomini cosiddetti normali hanno gusti leggermente diversi. Lascio ai lettori l’eventuale ricerca, non difficile, di curve femminile e mi lascio distrarre dall’esistenza di innumerevoli curve architettoniche che da qualche millennio sono giunte a noi. Molto significativa la curva dell’arco romano che possiamo trovare quasi ad ogni piè sospinto in tutta Europa. Quello più suggestivo che ricordo con particolare piacere è un ponticello costruito in pietra sulla mulattiera che dal Lago Gabiet porta alla Capanna Gnifetti nella Valle di Gressoney. È un ponticello assolutamente non largo, senza sponde che attraversa un ruscello. È ad arco romano e tutto solo in pietra.
Parlando di curve, non si può dimenticare le curve delle strade.
Ce ne sono di impercettibili sulle autostrade e ce n’è di innumerevoli e ben marcate su altre strade.
Le curve che ricordo con particolare piacere perché del periodo mio in cui ero molto più giovane ma già con la responsabilità di una famiglia non ancora però al completo, è quando ci cimentammo con roulotte sulla strada dello Stelvio. Una bellissima e simpaticissima strada che da Bormio in Valtellina arriva in Val Venosta. Il colle stradale dello Stelvio dovrebbe essere il secondo d’Europa e raggiunge i 2760 metri sul livello del mare.
Le curve dovrebbero essere 86, fra salita e discesa. Questa, da una cartolina dell’epoca la strada da noi percorsa in discesa:
Il ricordo è piacevolissimo (anno 1976). Il percorso con tante curve… ma con la roulotte.
Quindi molta attenzione… proprio in CURVA.
EVVIVA LE CURVE!
Mi hai fatto venire in mente un aneddoto di mio padre, quando raccontava che aveva iniziato a lavorare giovanissimo e i colleghi più anziani lo mandarono a cercare “la squadra curva”……per prenderlo in giro 🙂
Buona giornata 🙂
Cara Silvia,
Come aneddoto non è male.
Trovò la “squadra curva”?
Buona serata… qui c’è un bel temporale.
Quarc
certo che no ahahahahah
Che strano!
Questo tuo singolare post sulle curve mi ha fatto tornare alla mente due curiosi aneddoti: 1. Anni fa, in vacanza in Grecia con amici, abbiamo visitato questa nazione spostandoci in lungo e in largo utilizzando come mezzo i pullman locali e una volta, esasperata dalle condizioni di viaggio e da qualche malessere avevo sbottato: “uffa, la Grecia è come me: piena di curve nel posto sbagliato” 😉
Il secondo episodio, invece, riguarda uno spettacolo che vidi tempo fa: “Infinities” di Ronconi in cui lo spettatore doveva seguire un percorso tra vari padiglioni e alla fine veniva invitato a seguire dopo l’uscita la direzione che l’istinto gli suggeriva e questa poteva essere lineare o circolare.
Cara Monique,
Avrai sicuramente anche molte curve al posto giusto.
Credo che troppe volte non seguiamo “l’istinto” ma ascoltiamo troppo la ragione… e ci dimentichiamo di voler bene.
Buona serata.
Quarc
Mio Dio!!!!!! Lo Stelvio con la roulotte …… non posso nemmeno pensarci … 😄😄😄😄😄😄
Perché no?
Non fu la fine del mondo. La giornata era splendida e la famiglia tranquilla (una moglie incinta e due figli)… e il guidatore… un po’ più giovane di adesso.
Fu bellissimo!
Ciao.
Quarc
Non ho dubbi che fu bellissimo, lo Stelvio è splendido.
Mi meraviglio che la moglie incinta non abbia vomitato anche l’anima.
Ciao
Marta
Cara Marta,
Nooo! Per prima cosa mia moglie era abituata ad andare in giro con la roulotte; in secondo luogo se si va in montagna con una roulotte si va adagio… specialmente in discesa dato che il rimorchio spinge.
Buon pomeriggio.
Quarc
Sicuramente una donna forte e di altri tempi (come me ahahah) al giorno d’oggi la maggior parte delle donne incinte sembra che siano le uniche al mondo ad aspettare un figlio, si mettono tutte in maternità a rischio (se lavorano) ….. insomma sono delle piattole …. beh non tutte, ovviamente, ma la maggior parte purtroppo si!!!!! Ho avuto delle colleghe che avrei ucciso con le mie mani, prima e dopo la gravidanza …. io non ho avuto figli, ma ho dovuto sacrificarmi un sacco per i figli degli altri e questo non è giusto. Medici troppo indulgenti e donne poco corrette, ecco perché le donne fanno più fatica degli uomini a trovare lavoro!!!!
Ciao Quarc, devo preparare la valigia per la partenza (lunedì) e devo dire che ho voglia di partire, ma non di preparare la valigia …..😄😄😄😄😄
Cara Marta,
Hai ragione. Mia moglie è nata e cresciuta a Zurigo.
Non prendertela!
Buon viaggio.
Quarc
mi hai fatto sorridere con questo post e cmq io ho tutte le curve al posto giusto 😀 ciao caro Quarc
Mi compiaccio con te!
Buona notte.
Quarc
Curve, ovviamente curve…
Perché far dritto ciò che sta bene curvato?
Un sorriso
Giancarlo
Più che giusto.
Ciao Giancarlo.
Quarc
Evviva le curve (anche nelle donne)!
Appunto, Marco!
Buona notte.
Quarc
🙂
Cara Marisasalabelle,
Benvenuta nel mio blog… anche se piuttosto sintetica.
Buona giornata.
Quarc
La prossima volta sarò più loquace!
Ciao Quarc, pensa che le curve dello Stelvio,ai tempi sportivi, le percorrevo in bicicletta… Bello questo post, sei speciale nel far riflettere i tuoi lettori, prendi spunti da cose che diamo per scontate ma sulle quali c’è da “girarci” molto intorno. Buon venerdì.
Fantastica… e che muscoli!
Sono contento di leggere che l’articolo ti è piaciuto.
Buona giornata anche a te. Qui piove.
Quarc
Anch’io ho fatto lo Stelvio, e anche il Gottardo e il Falzarego. Che posti! Naturalmente non guidavo io…
Per concludere, ti posto un brano della canzone “Viaggi e miraggi” di Francesco De Gregori, uno dei miei artisti preferiti:
“Accompagnarti per certi angoli del presente,
che fortunatamente diventeranno curve nella memoria…”
Se hai fatto anche il Gottardo sei passata vicino a Lugano o hai attraversato la città. Magari ci siamo pure incontrati.
Trovo interessante “le curve nella memoria”.
Quante cose ci sarebbero ancora da scrivere sulle “curve”.
Ti ringrazio per avermi dato lo spunto.
Buona giornata.
Quarc
A Lugano abita mio zio… a Viganello, precisamente.
Però!
Buona Domenica Quarc 🙂
Anche a te Simona… Buona Domenica.
Quarc
essendo priva delle “curve” più apprezzate dai moderni maschietti, avevo deciso di non dire la mia, ma il tuo singolare post mi ha stuzzicato, pertanto dico che trovo assolutamente noiosa la diritta via, più intriganti e apprezzabili invece le curve impreviste che la vita offre a tutti noi – ciao
Grazie Loretta,
Sei sempre speciale.
Buon pomeriggio domenicale.
Quarc
Ciao, interessante riflessione! Secondo me le persone che hanno affrontato poche curve sono meno ricche di chi ne ha percorse tante senza finire fuori strada. Buona giornata!
Grazie anche a te Trutzy!
…l’importante, se si esce di strada, non sfracellarsi e poter rientrare.
Quarc
Giusto!