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Archive for gennaio 2015

DISTRUGGONO L’ITALIA?

Ieri, giusto ieri, su “Corriere.it” ho visto un filmato nel quale alcuni giovani distruggevano l’interno di un vagone della TRENORD.
Questo il titolo dell’articolo:

Da "corriere.it"

Da “corriere.it”

Pare che siano stati identificati e… e alla fine sarà il contribuente a pagare i danni.

Fin qui tutto normale.

Sì, normale, perché quello che è accaduto  sul treno vicino a Varese è, in piccolo, quello che sta accadendo a Roma… dove si perde tempo prezioso da utilizzare per il bene della Nazione, in scaramucce e litigi vari.

Che il Presidente della Repubblica si sarebbe dimesso lo si sapeva già da molto tempo, e già da molto tempo avrebbero potuto accordarsi o disaccordarsi.

Quelli del treno hanno distrutto l’interno di un vagone, “Quelli di Palazzo Madama e Montecitorio” stanno distruggendo l’Italia dei nostri padri e dei nostri nonni!

F E R M A T E L I !

 

 

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È proprio così! Sembra che la Grecia non abbia gradito lo “Shopping” della Banca Europea, e abbia deciso di essere irriverente verso l’Europa.

da web

da web

Forse dopo le prime schermaglie… ci saranno i miti consigli?

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In un modo o nell’altro bisogna salvare l’Europa.
Ci pensa un nostro connazionale.

da Tages Anzeiger

da Tages Anzeiger

chissà se la Grecia avrà recepito…

Lo vedremo nel prossimo numero.

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Ho trovato questa bellissima notizia: questa arzilla signora:

Lee Watchtsetter - da web

Lee Watchtsetter – da web

vive da sette anni su una nave da crociera.

La nave - da web

La nave – da web

Si può trovare questa notizia dappertutto sul web, per cui può non essere per niente nuova.

La ragione per cui ve la racconto è che ho trovato un commento molto brutto. Questo:

89 crociere??? ma è giusto lasciare che questi vecchi continuino a sperperare ricchezza inutilmente quando milioni di loro compatrioti fanno la fame?

Non so chi l’ha scritto perché non è firmato. Mi chiedo, dato che anch’io sono finito nella categoria dei vecchi, se dovrei mettermi in un angolo, lasciarmi morire e aspettare che gli eredi, dopo avermi aiutato a chiudere gli occhi, saltino addosso a quello che sono riuscito a risparmiare durante una vita.

Perché non posso godermi, nel modo che preferisco, quello che ho risparmiato grazie all’onesto lavoro di una vita?

Non aggiungo altro… per ora.

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Sono ancora più INORRIDITO

NON SCRIVERE “Mi piace” SE NON L’HAI LETTO TUTTO… per favore

 

Bisogna ringraziare Luca Abete e Striscia la Notizia se conosciamo la situazione assurda del Cardarelli di Napoli.

L’avete visto? Avete visto in che condizioni sono i malati!

Ma lo sapete che soffrono? Bisogna proprio che soffrano ancora di più?

Ma non si può dire che non c’è posto dopo che s’è voluto risparmiare. Risparmiare sulla pelle dei sofferenti è delinquenziale. Possibile che nessuno possa denunciare certi incivili governanti che permettono uno scempio di questo genere sulla pelle di un proprio simile?

RIUSCITE PER UN ATTIMO AD ESSERE EMPATICI? RIUSCITE A PENSARE CHE POTREBBE ACCADERE ANCHE A VOI?…  ANCHE SE SIETE ORA PERFETTAMENTE SANI? LA MALATTIA NON GUARDA MICA L’ETÀ DEL VOSTRO DOCUMENTO.

PERBACCO! I VARI MINISTRI E POLITICANTI, SE NECESSARIO, AVRANNO UN TRATTAMENTO DI FAVORE… E ALLORA NON FANNO NIENTE… PERCHÉ A LORO NON GLIENE FREGA NIENTE DELLA DIGNITÀ DEL CITTADINO. SIETE VOI GIOVANI E OGGI SANI CHE DOVETE AGIRE.

Se fate parte dei milioni di persone che hanno visto Striscia la Notizia, avete potuto storcere il naso… e poi basta… e poi siete passati alla prossima notizia… magari comica. Non ha servito a nulla… perché pensate che ora a voi non capita. Nulla di più sbagliato, perché se non fate ora qualcosa, quando capiterà a voi… vi troverete su una barella a piangere.

 

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Vi piace? L’ho trovata e ve la passo.

Da "Tages Anzeiger" di Zurigo

Da “Tages Anzeiger” di Zurigo

C’è anche chi ha il terrore di un innocuo topolino.

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LO SAPEVATE ANCHE VOI?

Questa mi è piaciuta:
https://vocimute.wordpress.com/2015/01/16/re-giorgio-va-in-pensione/

Perbacco… ma non è fantastico?

Dopo aver salvato l’Italia (!!!), andando in pensione crea tanti posti di lavoro. Per la precisione… almeno 12 persone.

È un modo come un altro per combattere la disoccupazione e amare la Patria.

E CHI PAGA?

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SE NON HAI TEMPO PER LEGGERE FINO IN FONDO… LASCIA PERDERE.

NON SCRIVERE “Mi piace” SE NON L’HAI LETTO TUTTO.

 

Nella vita ci sono dei momenti nei quali il cervello fa scattare qualche cosa. Il più delle volte rimane sopito in qualche circonvoluzione cerebrale, altre volte stimola in modo tale e con tale violenza per cui non si può tirarsi indietro; bisogna assolutamente fare qualcosa e passare al lato pratico.
Qualche giorno fa ero in casa di mia figlia. Ero salito in casa sua per semplicemente liberarle i cani affinché in giardino potessero disimpegnarsi di quanto ingombrava le loro viscere. Dato che, dopo una mezz’oretta avrei dovuto rimetterli in casa, cominciai a leggere un libro romanzato che parlava di Fiume (oggi Rijeka) ai tempi terribili della fine del Secondo Conflitto Mondiale.
Mi sovvenne che negli ultimi anni, quando cominciai veramente a diventare attempato, trovò in me sempre maggiore interesse il conoscere quello che avvenne da quelle parti quando da noi tutti gioivano perché la guerra era finita. Mi accorsi che sapevo ben poco relativamente a quegli avvenimenti e a quello che si trovarono a dover sopportare le popolazioni italiane di Trieste, Istria, Fiume e Dalmazia. Mi accorsi anche che, se io sapevo ben poco delle scelleratezze perpetrate in quegli anni, gli italiani oggi adulti e i giovani, uomini e donne, non si pongono neppure il problema relativo a certe sofferenze. Furono molti a morire e soffrire, ma, almeno secondo me, non è il numero quello che conta. Anche solo una persona, se soffre, ha diritto di essere presa in considerazione… e ricordata… per il futuro. Mi trovai anche a considerare che giovani e meno giovani nulla sanno di certi momenti di vita degli anni 70 folkloristicamente molto importanti come la grande diffusione dei miniassegni.
Non si possono mettere sullo stesso piano le atroci sofferenze degli istriani e l’assurdo arricchimento delle banche italiane grazie alla stampa dei “miniassegni”, è però, secondo me, giusto portare a conoscenza di certi avvenimenti ormai storici, non foss’altro che per il fatto che la storia si ripete: le atrocità possono essere dietro l’angolo e le banche continuano a impoverire la popolazione.
Si parla sempre dei campi di sterminio e delle atrocità dei nazisti, si dice che non bisogna dimenticare ma si dimentica che certe Famiglie di Pola o di Fiume hanno visto le loro esistenze annullate o distrutte non solo a causa di una guerra ingiusta o semplicemente stupida, ma soprattutto a causa delle malvagità di popolazioni perfide sobillate da un uomo, che di umano non aveva nulla, ma era protetto da un certo Stalin che, assieme agli Angloamericani s’era seduto al tavolo della pace dalla parte dei vincitori, cioè dalla parte di chi poteva dettar legge.
Credo sia giusto ricordare ai giovani che ci furono certi accadimenti; non per fomentare odio o risentimenti, ma perché sappiano che c’è ancora oggi qualcuno che piange. Oggi qualcuno piange o ha smesso volutamente e definitivamente di piangere a causa di certe politiche bancarie. È giusto ricordare, sempre per il futuro.
Spero di portare uno spiraglio di utilità… ricordando e facendo ricordare.
A scrivere mi hanno aiutato i francobolli… quei francobolli che hanno sempre meno estimatori, ma che ci raccontano anche un po’ di storia… e che purtroppo le nostre poste hanno abbastanza messo nel dimenticatoio.

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Che bello poter ricordare dei momenti piacevoli! C’è sempre qualcosa che dà lo spunto.
Questo, per esempio:
https://lanostracommediajalesh.wordpress.com/2015/01/15/acquerello/

E allora?

Allora ecco una foto, mia foto del 2008.

Danzica

Danzica

e quella di una cartolina acquistata in loco nella stessa occasione.

Cartolina di Danzica con l'acqua

Cartolina di Danzica con l’acqua

Come tutti sanno Danzica è in Polonia e ora, dopo anni di vita travagliata, è libera. I cittadini di Danzica sanno ora cosa sia la libertà.

Oltre ai danni causati dai nazisti, noi oggi conosciamo particolarmente Solidarność che, in un certo senso, mise fine al regime comunista della Polonia.

 

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Il 28 gennaio 2014 scrissi:

https://quarchedundepegi.wordpress.com/2014/01/28/lettera-aperta-alle-poste-italiane-2-2/

Chiaramente l’addetto al sistema non si era accorto, o non aveva voglia di accorgersi che il suo datore di lavoro (Poste Italiane) stava regalando € 0.70 anziché incassarne € 0.85.

Nel caso recentissimo che vi presento:

Busta senza timbro

Questa lettera, arrivata perfettamente e viaggiata regolarmente è affrancata con due francobolli da € 0.45 pari a € 0.90 quando la tariffa aumentata in dicembre 2014 (per l’estero) è € 0.95.

Nessuno si è accorto (o non aveva voglia di accorgersi) che l’affrancatura era insufficiente; inoltre i francobolli, ancora una volta, non sono stati timbrati per cui possono essere riutilizzati. In poche parole, quell’addetto, non in Sicilia ma nell’Alessandrino, ha regalato € 0.90 anziché far incassare al suo datore di lavoro € 0.95.

È interessante prendere atto che le POSTE ITALIANE regalano… Si può anche pensare che, se è vero che rubano… anche perché non mantengono le promesse, possono anche “regalare”.

E PENSARE CHE L’ECONOMIA PUÒ ESSERE AIUTATA… DA UN CORRETTO FUNZIONAMENTO DELLE POSTE

Placca

 

 

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