Le Poste Italiane possono stampare francobolli e venderli. Dopo che hanno venduto il francobollo, il francobollo diventa proprietà di chi l’ha comprato. Fin qui, credo siamo tutti d’accordo.
Domanda: “Qual’è la funzione del francobollo?”
Risposta: “Se applicato su un oggetto di corrispondenza (lettera o cartolina), dimostrare di aver pagato la tassa per il trasporto e il recapito dell’oggetto in questione.”
Domanda: “Dopo che un francobollo è stato appiccicato su un oggetto di corrispondenza e imbucato per la spedizione in un’apposita buca delle lettere, diventa di nuovo di proprietà delle Poste Italiane?”
Risposta: “No. Le Poste Italiane dovranno obliterarlo o timbrarlo, ma non torneranno ad essere proprietarie di quel francobollo.”
Domanda: “Perché dovranno timbrarlo?”
Risposta: “Per evitare che quel francobollo venga di nuovo utilizzato per altra corrispondenza.”
Domanda: “Chi è il proprietario del francobollo… una volta imbucata la lettera o la cartolina?”
Risposta: “Dopo il recapito, salvo accordi particolari, il francobollo diventa proprietà del destinatario.”
Domanda: “Dal momento in cui l’oggetto di corrispondenza arriva alle Poste, è dovere dei “funzionari” portare rispetto verso l’oggetto di altrui proprietà?”
Risposta: “Nello stesso modo come non si deve danneggiare una carrozza ferroviaria, le Poste non devono danneggiare o deturpare ciò che ricevono in consegna. Il francobollo dimostra che le Poste sono state pagate “in anticipo” per un lavoro. È un tacito accordo fra Poste e Utente.

Francobollo su cartolina
Questo francobollo che ho ricevuto recentemente su cartolina da Bari è stato deturpato dall’integrazione di affrancatura pari a € 0.05 stampata sul francobollo di € 0.95.
Il francobollo da 95 centesimi è insufficiente per spedire una cartolina in Svizzera. La tariffa per la Svizzera è € 1.00. Quindi mancavano 5 centesimi. L’utente ha chiesto allo sportello un francobollo da 5 centesimi; l’ufficio postale, come la maggioranza degli uffici postali, era sprovvisto di francobolli da 5 centesimi e ha stampigliato sul francobollo l’oscenità che potete vedere… senza firma, perché, in questo caso questo atto di maleducazione potrebbe essere stato fatto tanto a Venezia come a Viareggio. Forse gli addetti ai lavori possono analizzando la stampigliatura capire chi è stato quell’impiegato maleducato. Ma, a questo punto viene da chiedersi: “È stato solo maleducato, o mi ha “rubato” il valore affettivo (e non solo) del francobollo che io potrei anche voler collezionare?”
Questo caso che ho riportato è solo un piccolo esempio di maleducazione verso l’utente. E poi, si sa, c’è sempre tempo: LA CARTOLINA È ARRIVATA DOPO 20 GIORNI.
In questo caso si tratta di un brutto francobollo di uso corrente, ma in altri casi, vengono deturpati e oscenizzati anche francobolli belli che s’intende collezionare.
Si sa, oggi le Poste Italiane, oltre ad essere diventate una banca, vogliono fare anche gli assicuratori. Ma non sarebbe meglio se facessero il lavoro a cui sono deputate, e cioè servire “postalmente” la popolazione?… senza essere arroganti e senza rubare?
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