Registrazione del 27 novembre 2017
Personaggi:
Alessandro, L’Albero, Panchina Petulante, Ulivo il saggio e Panchina Ingenua.
Alessandro: “Siamo agli sgoccioli caro Albero; il vento di ieri t’ha portato via quasi tutte le foglie.”
L’Albero: “Sì purtroppo; qualcuna è ancora al suo posto. A me piace molto quando le mie foglie cadono piano piano una alla volta. Mi piace che cadano senza dover subire la forza del vento… mi piace quando vanno a ricoprire Petulante e Ingenua e si forma un bel prato giallo… sì, perché il colore del mio “manto” autunnale è particolare.”
Panchina Petulante: “È vero; anche a noi piace essere ricoperte dalle sue foglie. Quest’anno purtroppo non è andata così. Abbiamo il prato del colore delle sue foglie, ma il vento ha spazzato via tutto da noi. Anche Ingenua è triste.”
L’Albero: “Guarda un po’ come la violenza può cambiare tutto. Qui da noi non è grave, tanto più che il vento ha potuto ripulire l’aria… e poi, diciamocelo, certe violenze della natura bisogna accettarle; la tragedia comincia quando voi Umani pretendete di soggiogarla… la natura. Non potreste farci un pensierino tutte le volte che volete agire in quella direzione?”
Alessandro: “Hai ragione… poi la natura si prende la sua rivincita e noi diciamo che è accaduto l’imprevedibile.
L’Albero: “Ma sì, lo dite perché pensate così di sistemare la vostra coscienza… specie quando ci sono dei morti. Che poi, il comportamento di voi Umani “produce” tanti di quei morti…”
Alessandro: “Come sarebbe a dire?”
L’Albero: “Sarebbe a dire che, indipendentemente dai morti che “producete” con la vostra noncuranza verso la natura, ogni tanto vi ammazzate, vi dichiarate guerra, oppure usate le “bombe intelligenti” credendo di non far del male a nessuno.”
Alessandro: “Alludi alla guerra contro l’Iraq?”
L’Albero: “Sì sì… proprio a quella. Quell’Americano ne ha fatto tanto di male… ma lui continua a vivere bene. Invece l’Umano Ratko Mladić che ne ha fatto anche tanto di male è stato condannato all’ergastolo da un Tribunale Internazionale. Ti chiedo: “Perché questo tribunale giudica solo chi è ormai “in disuso” e non “altri” altrettanto criminali?”
Petulante: “Ma caro amico Albero, ma non ti sembra di fare una domanda un po’ stupida? Non hai ancora imparato da tutti i tuoi amici alberi che fra gli Umani la legge non è uguale per tutti per cui ci sono gli Intoccabili che possono fare tutte le porcate che vogliono e verranno sempre osannati? Perché fai certe domande al nostro amico Alessandro? Lui fa parte di quei comuni mortali che, dopo aver lavorato onestamente una vita, e aver mantenuto moglie e figli, desidera consumarsi la vecchiaia con un po’ di serenità.”
L’Albero: “Faccio a lui queste domande perché ho capito che non è cretino come la maggior parte di quelli che chiamiamo Umani… ma poco Umani sono.”
Alessandro: “Ti ringrazio. Ma cosa dovrebbe fare il Genere Umano per uscire da questi momenti?”
L’Albero: “Non credo che esista una ricetta che possa aiutarvi veramente… non foss’altro che per il fatto che da sempre il vostro sport preferito è quello di ammazzarvi. Cominciò Caino e continua il dittatore della Corea del Nord… che pare usi i cani per togliere di mezzo chi non gli va bene. Però, se si volesse fare qualcosina di bene, bisogna cominciare dai giovani… ma anche da “Chi detta legge” che potrebbe dare il buon esempio. Mi piacerebbe sentire cosa ne pensa il mio collega Ulivo.”
Ulivo il Saggio: “Caro collega ti ho ben sentito e sarei intervenuto anche se tu non m’avessi interpellato. Il grosso del problema è la disillusione dei giovani verso chi Governa facendolo in modo scorretto. Se “Quelli che stanno in alto” imparassero ad essere un po’ più onesti e dimostrassero di lavorare, non solo parlare, per costruire, sarebbe un’altra musica.”
L’Albero: “Lo sai che m’è venuta in mente una componente importantissima del Malgoverno degli Umani?”
Ulivo: “Cosa aspetti a dirmela?”
L’Albero: “Da un po’ di tempo a questa parte, fra gli Umani, la componente più importante sono diventati i soldi. Rispetto a un po’ di anni fa gli Umani erano dei “clienti” della Banca per cui c’era una specie di tacito accordo; la banca faceva un certo servizio e il cliente pagava volentieri… se il cliente lasciava alla banca un certo capitale, la banca versava volentieri alla fine dell’anno certe cifre di danaro… che si chiamano interessi.
Ulivo: “Oggi invece il cittadino è diventato la “serva” della banca, nel senso che ha finito coll’asservirsi agli Istituti di Credito, non può più fare a meno della banca, non solo non riceve più interessi, ma, alla fine dell’anno si trova col capitale sempre più decurtato. Fa tutto la banca… lui non ha più nulla da dire… viene facilmente abbindolato e vede sparire i soldi come se la colpa fosse sempre degli Altri o della Congiuntura o del Mercato o addirittura degli Americani.”
L’Albero: “E poi ci sono gli Umani che devono pagare l’ipoteca e sperano di non perdere il lavoro.
Quello che non riesco a capire, caro amico Ulivo è come facciano gli Umani ad essere così pecore; possibile che non siano ancora riusciti a ribellarsi? Penso che lo sappiano che i Capi delle banche guadagnano milioni… e che tutti i soldi che un tempo si chiamavano “interessi al cliente” vanno ai capi.”
Petulante: “Voi parlate dei soprusi delle banche… e fate bene, ma, la sapete l’ultima?
L’Albero: “Sarebbe?”
Petulante: “Sarebbe che vogliono fare in modo che si usi sempre meno il contante. Pare che in Svezia siano pochissimi gli Umani che usano il contante… pagano pure il caffè con la carta di credito! Forse in Svezia c’è una politica più giusta, credo però che qui da noi, tanto in Svizzera quanto in Italia, l’uso per quasi tutto della “plastica” finirebbe col permettere alle Autorità di controllare ogni movimento degli Umani e far guadagnare ancore di più agli Istituti Bancari… ed essere questi poveri Umani sempre più asserviti alle banche.”
Alessandro: “Mi sembrate tutti piuttosto saggi… avete centrato il problema dell’impoverimento delle popolazioni? Sicuramente in parte. È indubbio però che noi Umani dovremmo essere un po’ meno egoisti e un po’ meno indifferenti di fronte alle popolazioni che soffrono.”
Panchina Ingenua: “Bravo Alessandro. Fino a questo momento sono stata zitta e ho solo ascoltato. Fra tutti avete dimenticato di ribadire che nel vostro agire, per prima cosa, oltre a rispettarla la natura, dovreste amarla… perché vi dà anche da mangiare.”
Alessandro (guarda l’orologio): “Hai proprio ragione. Di stare ad ascoltare voi non mi sono accorto che mi è venuto tardi. Vi saluto e vi rigrazio dell’affetto che sempre mi dimostrate. A presto.”
L’Albero e Panchine: “A presto.”
Speriamo che arrivi presto un po’ di primavera e pace per tutti…
Buona serata Quarc
Cara Cuore…,
La speranza ha diritto di farsi largo… ma dipende un po’ da tutti.
Buona serata anche a te.
Quarc
L’onesta’ Quarc, parola poco conosciuta in questo periodo, ti abbraccio e ti auguro la buonanotte, 🙂
Hai ragione cara Laura,
e le banche non la conoscono da ormai molto tempo.
Contraccambio l’abbraccio. Buona notte.
Quarc
che dire quarc…tutto giusto quello che dicono i tuoi alberi…mi piace molto l’ulivo il saggio…bel pezzo buongiorno amico mio, a presto
Cara Viki,
Ti ringrazio. Lo so, gli alberi parlano bene e le banche continuano a comandare e impoverire i risparmiatori. Nel 2016 il capo dell’UBS si sarebbe messo in tasca 12 milioni di franchi!
BUON GIRNO e un bel ciao.
Quarc
lo so lo so…e non pagano mai i megadirettori
quando si volatizzano i soldi dei piccoli risparmiatori, vedi banca etruria e Mps…non parliamo di Bankitalia quella che : io non c’ero e se c’ero dormivo…
Le scimmiette in Italia sono tre o trentatré?
Ciao.
Quarc
facciamo un centinaio?
Anche il mio giardino è tappezzato di foglie di tutti i tipi e di tutti i colori, sopra un tappeto verde smeraldo d’erba.
Per quanto riguarda il denaro, perché non torniamo al baratto?
Non ci avevo pensato… col baratto non abbiamo bisogno delle banche.
Ciao.
Quarc
Potremmo anche barattare le nostre “capacità”: l’idraulico viene a lavorare a casa mia, io insegno inglese a sua figlia, il dentista mi cura la carie, mio marito va a zappargli l’orto, ecc. In alcuni luoghi è nata la “banca delle ore” dove chi sa fare qualcosa si mette a disposizione e in cambio può chiedere prestazioni di altre persone.
Cara Neda,
L’idea non è male, ma leggere “banca delle ore” mi fa venire la pelle d’oca. Banca non va bene… ci vuole un’altra parola meno da affaristi.
Buon Pomeriggio… e per fortuna che possiamo scherzare.
Quarc
Sì, ho sempre trovato anacronistico anch’io quel termine e non so nemmeno se chi ha avuto questa iniziativa è poi riuscito a portarla avanti. Ogni tanto c’è qualcuno che ne parla.
Certamente. Ogni tanto certe idee saltano fuori e poi svaniscono.
Buona Giornata.
Quarc
Sono belli questi tuoi racconti, ma non credo più che l’uomo possa rimediare ai danni fatti. Siamo destinati all’autodistruzione per come la vedo io, o forse riusciremo a scamparla andando a colonizzare qualche altro pianeta.
Buona serata .
Cara Patrizia,
Io credo ancora che si possa fare qualcosa. Bisognerebbe però essere consapevoli che è necessario fare e che non basta parlare.
Ciao, e grazie per il tuo intervento.
Quarc
Frohe Weihnachten. Wolfgang
Danke schön… e BUON 2018.
Quarc