Secondo Marco Travaglio direttore del giornale IL FATTO QUOTIDIANO… non sono sano di mente.
L’ha detto l’altra sera… 26 marzo 2019 in occasione dell’ennesima trasmissione/dibattito televisivo.
Ma perché io non sarei sano di mente ?
Perché non darei subito la cittadinanza italiana a quei ragazzi che, con scaltrezza, sono riusciti a salvare se stessi e i compagni dalla furia dell’italiano, originario del Senegal, che guidava il bus… che poi finì in un rogo… il bus.
Certo che non ce ne vuole molto per arrivare a darmi del razzista… ma io non sono per niente razzista… Sono quello che da buon italiano, per sfuggire alla « furbizia » di quelli che avrebbero potuto diventare i suoi « Datori di lavoro » e non gli avrebbero pagato nel modo giusto, andò in terra elvetica.
In poche parole, appena laureato, alla ricerca di un lavoro e di chi avrebbe potuto versarmi uno stipendio, attraversai la frontiera e raggiunsi la città di Zurigo.
Fui accolto come assistente e imparai l’arte dell’anestesia, ma anche l’educazione e la precisione. Ero un italiano in terra straniera ; avevo il mio passaporto italiano e non pensavo assolutamente di essere un discriminato.
Non pensavo neppure di arrivare, prima o dopo, a chiedere la cittadinanza elvetica ; ero soddisfatto della cittadinanza italiana che avevo e, sapendo che l’avrei perduta se avessi ottenuto la cittadinanza di un’altra nazione, per nessun motivo l’avrei cambiata.
Sapevo, in ogni caso, che non era semplice diventare cittadini svizzeri, e che, oltre tutto, bisognava dimostrare di conoscere bene gli usi e i costumi svizzeri e, dimostrare anche di essere integrati.
Avevo tutti i diritti e i doveri di ogni cittadino svizzero e no. Potevo dire bene della Svizzera che mi aveva ospitato… ma continuavo ad amare la mia Patria lontana.
Ancora oggi l’amo… ma soffro.
Soffro nel dover prendere atto che è ormai un anno che abbiamo votato per veder cambiare qualcosa… in meglio però… perché non basta sostenere chi è povero, bisogna sostenere anche chi non lo è ancora evitando di farlo diventare tale ; e bisogna anche sostenere chi soffre e chi ha sofferto…
Lo si fa ?
Forse.
È un fatto però che, a più di sette mesi dalla tragedia del crollo del ponte di Genova, ancora non esiste un colpevole o presunto tale alla sbarra.
Non sono sano di mente.
Credevo che essere italiano significasse qualcosa… in una Penisola così carica di arte e di menti meravigliose… quelle che hanno lasciato un segno indelebile a livello mondiale. Basta pensare a Guglielmo Marconi e Antonio Meucci, per fermarsi alle comunicazioni.
Certo che è importante ringraziare chi ha saputo essere furbo e ha salvato tanti coetanei, ma, la cittadinanza è qualcosa che può essere veramente compresa solo al raggiungimento della maggiore età.
Lo so, NON SONO SANO DI MENTE, e, quasi quasi dovrei pensare che non ho diritto di essere italiano… dato che dall’Italia son fuggito. Non sono stato capace di essere abbastanza furbo e irrispettososo verso il mio prossimo.
È così che si deve fare. Perché essere onesti ? Dichiarare al fisco quello che si guadagna ? Pagare il biglietto se si va in treno ?… ecc. ecc.
AMO ANCORA L’ITALIA
Quarc??? Buonasera….magari fossero tutti come te….forse ql di buono l’ avrebbero fatto, secondo me…
Buona notte cara Meteora.
Quarc
Notte….
Punti di vista, credo.
Ci sono pro e contro in tutte le argomentazioni.
Se avere solo la nazionalità italiana a te non ha portato particolari svantaggi, potrebbe tuttavia non essere così per chi vorrebbe quella italiana ma non può averla.
Caro Kikka,
Circa la cittadinanza, non si può ragionare con la convenienza o meno.
Il vantaggio deve essere morale… e un bimbo o ragazzo ancora non può comprenderlo appieno.
Buon Pomeriggio.
Quarc
Credo che certi ragazzini abbiano un vissuto alle spalle che li porti s comprendere cose che molti adulti non capiscono. La cittadinanza italiana per alcuni è la salvezza e lo imparano molto presto
Non credo che senza cittadinanza italiana siano in pericolo di vita. In Svizzera ci fu un certo Schwartzenbach… ma non morì nessuno.
Buon Pomeriggio.
Quarc
Ho googolato Schwartzenbach. Io credo che un figlio di immigrati, nato in Italia, debba essere italiano, magari ponendo condizioni di permanenza dei genitori: da quanto risiedono, per quanto risiedono, se pagano le tasse… e qui quanti italiani diventerebbero apolidi…
Hai trovato lo Schwarzenbach (senza t – ho sbagliato)?
Certo che chi è nato in Italia, secondo me, potrà ottenere la cittadinanza italiana… ma alla maggiore età… e se lo desidererà.
Ci sono in Svizzera molti italiani, da molti anni, mai diventati svizzeri.
Ciao Pendolante.
Quarc
Quarc non li pensare proprio. Hai fatto bene ad andar via.
Anch’io se lo potessi fare lo farei, per la tranquillità che qua non c’è,
specialmente dove abito. M’hanno rubato la borsa due volte e qualche notte fa hanno incendiato addirittura un camion. Non si vive bene qua, specialmente al
Sud.
Ciao Quarc,
io già sto pensando al mare…
Cara rpapac,
Ti ringrazio. Tienti stretta la borsa… mi raccomando.
Salutami il tuo bellissimo mare.
Buon Pomeriggio.
Quarc
Ti lascio un saluto sperando nella primavera qui da Ancor freddo
Grazie cara Skay,
Gioisco per il tuo saluto che… ricambio di cuore.
Qui, mattina e sera… veramente freddo.
Buon Pomeriggio.
Quarc
A me non piace la “concessione” della cittadinanza come premio, come facevano e fanno i sovrani, non ho apprezzato il can can mediatico della Tv e spero che i due ragazzini tornino al più presto alla loro dimensione quotidiana. Purtroppo in Italia pratichiamo lo sport (si fa per dire) di dividerci in fazioni su tutto, come i guelfi e i ghibellini di un tempo lontano, vediamo il bianco e il nero, il bene e il male, sfuggendo alla complessità, come i tifosi di una squadra di calcio. Mentre la realtà è sempre complessa, piena di sfumature e di aspetti da considerare, punti di vista diversi da conciliare, ma la politica è sempre più incapace di fare sintesi e di agire per il bene comune.
Ma… quanta saggezza nelle tue parole!
Hai perfettamente ragione quando dici che bisogna “dividerci in fazioni su tutto”.
Hanno dimenticato il bene comune.
Grazie.
Buon Pomeriggio.
Quarc
Non sono tanto sana di mente nemmeno io
Sono contento di poter prendere atto che vieni nel mio “carruggio”.
Buon Pomeriggio.
Quarc
Qui vige il regime della strafottenza! Menefreghismo, individualismo francese! Non è mai esistito amore per la patria e per il prossimo, principi per altro che ci hanno sempre trasmesso i nostri genitori e nonni!
Chissà… chissà che Genitori o che nonni hanno avuto!
Grazie per la tua presenza.
Quarc
apriamo un ospedale per tutti noi che siamo allora malati di mente… io la penso proprio come te. Non mi trovo piu’ in questa dimensione, non tollero più tante cose- mah……. su tante cose ho difficoltà a rapportarmi con la realtà— mi sento come se fossi strana ed incompresa…. ma non posso cambiare la mia natura…. ciao quarc, buona settimana
Cara Rosa,
Che idea… un ospedale per noi!
Certo che ci sono molti modi di ragionare.
Bisogna solo sperare nel futuro, e anche che gli altri, QUELLI SANI DI MENTE capiscano che il punto di vista loro potrebbe essere sbagliato.
Buon Pomeriggio.
Quarc
sinceramente se penso a quello che ultimamente pubblica il Fatto Quotidiano, direi che sono loro a non essere sani di mente….
Benvenuta Roberta nel mio blog.
Quindi pensi anche tu che sia sbagliato? Siamo sani di mente? Grazie.
Comunque sia, non leggo mai IL FATTO QUOTIDIANO. Sento qualche volta il suo direttore alla TV.
Ti ringrazio per la tua presenza qui.
Buon Pomeriggio.
Quarc
grazie a te!
Io credo che ci vogliono generazioni per veramente integrarsi in un altro paese e in un altra cultura. Vedo già le difficoltà fra i differenti cantoni in Svizzera! Sono appenzellese di origine e, malgrado il fatto che vivo in Ticino da tantissimi anni e parlo l’italiano, non sarei mai una di loro!
Saluti e buon tutto Martina
Perfetto!
Buona notte… e grazie.
Quarc