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Archive for febbraio 2020

COLORI 6

 

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È COME SE NON CI FOSSI… PERÒ ANCORA ESISTO… E MI PIACE FAR CAPOLINO.

UN GRANDE SALUTO A VOI MIEI LETTORI TUTTI

 

COLORI 6

Ho menzionato chi lavora in ufficio…

Naturalmente, se le pareti degli uffici sono di colore sobrio il lavoro è sicuramente meno stressante. Io non ho mai lavorato in ufficio e credo che non mi sarebbe riuscito di sopravvivere in uno di quegli uffici aperti dove si sta in tanti, un tempo col ticchettio di tante macchine da scrivere, ora con ognuno il suo computer con lo schermo da scrutare continuativamente.

Sì, qualche volta in un piccolo ufficio ho dovuto leggere o scrivere. Il mio ufficio era in corsia, o, ancor meglio in Sala Operatoria… giorno e notte.

 

Anche se gli odierni Computer hanno un’enorme « memoria », è sempre necessario un po’ di cartaceo… per chi può raccoglierlo. Oggi, negli uffici e negli scantinati degli uffici ci sono i « classificatori ». Possono essere colorati… e di vari colori.

Lugano. Classificatori o Raccoglitori… di tutti i colori.

Desta interesse il fatto che, di questi tempi, pare che gli impiegati di uno stesso ufficio, non si parlino guardandosi negli occhi, ma comunichino via e-Mail.

Questo fatto mi fa venire i brividi. Perché spersonalizzarsi in questo modo? Perché dare spazio solo, o quasi, alle macchine? Si usavano le penne, addirittura le penne stilografiche. L’hanno ricordato con un bel francobollo quelli di POSTE ITALIANE.

Francobollo del 2019 – Cento anni della penna AURORA.

Sarei sicuro che per molti giovani è quasi turco parlare di penna stilografica e di pennini… anche perché la penna biro è molto più comoda e non sporca quasi niente.

Credo che la penna stilografica col pennino sia ancora utilizzata quando si devono firmare degli atti notarili; la biro non va bene.

Ci sono poi i cultori della penna stilografica e dei pennini.

Ricordo che quando andavo a scuola, era sempre interessante quando si doveva andare a comprare i pennini… ce n’erano di tutti i tipi.

Quasi mi commuovo, potrebbe essere un modo di dire, quando ricordo che, sceso dal tram, prima di andare a scuola dai Gesuiti dell’Arecco, andavamo nella cartoleria in cima a Via Assarotti a comprare i pennini… sì perché erano ancora i tempi in cui per scrivere erano necessari: “CARTA, PENNA E CALAMAIO”.

Dicevo che “quasi mi commuovo” perché mi viene anche da ridere pensando che in quella cartoleria vendevano anche delle mini pistole e dei fucilini in miniatura che sparavano chicchi di riso… uno alla volta.

Si pensi come poteva essere nel silenzio dell’aula scolastica, sì perché ogni tanto si poteva tagliare il silenzio col coltello, il tic del chicco di riso che picchiava contro la grande carta geografica appesa alla parete.

Se vogliamo una penna o un evidenziatore, possiamo andare a Genova…

QUANTE BELLE PENNE A GENOVA IN VIA VENTI SETTEMBRE

Tornando all’impiegato che usa il computer e il monitor, è risaputo che ogni tanto andrà in ferie… che dovrebbero essere non solo un diritto, ma anche un dovere.

Un tempo si compravano le valigie, oggi rotola tutto… e allora si usano i trolley.

QUANTI BEI TROLLEY TUTTI COLORATI… A LUGANO

Benissimo… andiamo in viaggio? Sono ferie estive?

Sì. Allora ci vuole un bel cappello bianco per riparare la testa dai raggi solari.

Lo posso trovare in qualunque località quando c’è il mercato settimanale, oppure qui.

QUANTI BEI CAPPELLI!… A LUGANO.

Sì, qui a Lugano, dato che abito qui. Ma se si va da qualche parte in vacanza, a meno che non si vada dove fa veramente molto caldo, sarà sempre utile e necessario avere anche indumenti per potersi riparare da freschini serali.

E poi, non bisogna dimenticare che, c’è chi va in vacanza dove l’”aria condizionata” la fa da padrona… per esempio in crociera.

Oggi le Crociere sono di moda. Molte navi di varia stazza solcano le acque del Mar Mediterraneo, degli Oceani e dei mari veramente freddi del nord.

È bello affidarsi a certi alberghi galleggianti e farsi trasportare in giro per il mondo; quello però che non mi piace è quando la nave è troppo grande, e poi, l’aria condizionata… dappertutto c’è l’aria condizionata e… abbastanza fredda. Se potessero, piazzerebbero l’aria condizionata anche all’esterno. Ho fatto molte crociere e, salvo rari casi, mi son trovato sempre abbastanza bene… però ci vuole sempre un pulloverino… proprio per poter arrivare a combattere quel terribile condizionamento dell’aria. Non è però così grave come la mania, tutta americana, di mettere il ghiaccio dappertutto… proprio dappertutto… per fortuna lo si può rifiutare.

PULLOVERINI LEGGERI… a LUGANO

C’è chi non condivide il piacere della crociera… e non è necessario. Si può andare dappertutto… anche in Italia. Sì, proprio in Italia ci sono moltissimi posti uno più bello dell’altro… per non parlar dei “Borghi” recentemente messi positivamente in risalto dalla televisione di stato.

Lo Stato, il nostro Stato, tramite le Poste Italiane, ha cercato di mettere a fuoco o di propagandare molte località italiane; e bisogna proprio dire che ce ne sono di meravigliose.

Francobollo italiano del 1976

Questo castello, e questa località si trovano in Valle d’Aosta. Le Poste Italiana, a partire dal 1974 hanno emesso regolarmente francobolli cosiddetti turistici. È un peccato che, se si va a cercarli negli uffici postali, raramente è possibile trovarli. Vengono venduti, se ci sono, solo negli uffici capoluogo di provincia e in qualche altro ufficio importante. Purtroppo credo non sia un vizio solo italiano. Ora, la cosa più importante è poter arrivare a produrre un profitto.

Recentissimamente mi trovai appena al di là dal confine svizzero… in Germania… per la precisione a Costanza.

Quella città che dà il nome ad un lago abbastanza esteso che bagna ben tre nazioni, fu sede dell’omonimo Concilio. C’erano tre papi… e volevano sapere se ce n’era uno giusto o se quello giusto doveva ancora essere eletto.

Oggi di papa ne abbiamo uno solo; ce n’è però uno che non se la sentiva di continuare a portare la responsabilità della Chiesa e si dimise.

Dovrebbe esserci come se non ci fosse; eppure, recentemente pare che abbia dovuto dire la sua quando sarebbe stato meglio che fosse stato zitto… dato che si dimise.

A Costanza la giornata era piacevolmente appena appena fresca… c’era il sole e molti teutonici, e forse anche svizzeri espatriati per fare la spesa, tranquillamente seduti ai tavolini all’aperto a gustarsi piccoli spuntini o generose tazze di caffè. Io trovai un buon caffè espresso.

Gironzolando per la città ho trovato delle scarpe… più “scarponi” che scarpe… per chi vuol camminare… magari facendosi aiutare con due bastoni… tanto di moda.

Scarponi di vari colori a Costanza

Costanza, oltre a dare il nome al Concilio del 1414-1418 voluto da Re Sigismondo dà il nome al lago detto anche Bodanico.

È un peccato dover pensare a questo Concilio che vide, fra l’altro, l’esecuzione sul rogo di Jan Hus… che predicava la “trasparenza” e condannava la corruzione della chiesa cattolica. Dispiace dover pensare che già esisteva la corruzione… con la gioiosa consapevolezza che ora, almeno in Vaticano, non esiste più!

A Costanza può fare bel caldo d’Estate, ma frescolino nelle mezze stagioni salvo le giornate assolate nelle quali si può stare bene all’aperto o passeggiare vicino al lago o andare al porto. Ci sono i vaporetti… e ce ne sono di tre Nazioni. Da bambino fui più volte sul Lago di Costanza; mi piacevano molto quelle piccole navi ed era molto bello fare la giterella domenicale.

Konstanz – Nel porto.- Un battello lascia il porto – Un battello austriaco e sullo sfondo la statua IMPERIA.

Belli i colori blu, bianco e rosso con sullo sfondo il verde degli alberi. Dietro al battello è visibile la statua IMPERIA, all’imboccatura del porto. Tiene in alto i personaggi nudi più importanti del Concilio di Costanza: Sigismondo e il Papa Martino V.

LA STATUA IMPERIA (da Wikipedia)

Come è possibile raggiungere Costanza? In treno?

La città di Costanza confina con la cittadina svizzera di Kreuzlingen che viene raggiunta direttamente da Zurigo e da San Gallo

Dalla Svizzera, il treno svizzero arriva nella stazione di Costanza senza alcuna difficoltà diplomatica. È un treno moderno denominato THURBO… Mi ha permesso di raggiungere Costanza da San Gallo… dove ho potuto fotografarlo.

Il treno Thurbo nella stazione di San Gallo (Svizzera)

L’interno allegramente colorato del THURBO

Il lago di Costanza è molto bello, ma, in definitiva io preferisco la mia Riviera… quella ligure di Ponente. Clima meravigliosamente mite e tanto bel mare… e la possibilità di mangiar bene… e genuino.

Anche questi sono colori.

Quando ho iniziato con gli articoli COLORI, ho voluto prendere in considerazione quasi esclusivamente colori artificiali captati qua e là. Sono questi gli unici colori della natura che utilizzo nei miei articoli… perché sono diventati un po’ artificiali. Non sono più collegati al terreno e messi in bella mostra dall’uomo… in questo caso dall’uomo della Riviera dei Fiori nel mercato cittadino.

Trovo questo abbinamento bellissimo che s’impone d’autorità all’occhio che vuol godere.

C’è anche l’occhio che gradisce il panorama dall’alto di un aereo o i colori di una città… da dentro la città. Una città colorata è sicuramente Amsterdam… e ad Amsterdam ci vanno molti in aereo… e se vanno in aereo atterrano a SCHIPHOL e camminando negli ambienti aeroportuali possono aver fame di cioccolato… pare e sembra di tutti i colori.

Montagna di cioccolata a Schiphol (Amsterdam).

Certo che non ci si può nutrire solo di cioccolato. Però i dolci attirano mica male se sono colorati nel modo giusto.

È quello che vedremo.

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