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Archive for settembre 2020

NON CAPISCO 2

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Evidentemente sono un ignorante e uno che non capisce niente di politica ; ho però sempre creduto che nella parola DEMOCRAZIA fosse insito il piccolo particolare che in democrazia si dovrebbe fare quello che desidera la maggioranza della popolazione.

 

Non capisco a cosa servano le « tornate elettorali » che quasi folcloristicamente riempono le discussioni televisive ogni un po’ di mesi, se dopo che il popolo ha potuto esprimere il suo punto di vista, rimane tutto com’era.

 

Non riesco a capire la politica. Se è vero che il Movimento 5 stelle è al Parlamento con una percentuale attorno al 30% e dopo le « tornate elettorali » delle 9 Regioni del 2020 ha raggiunto una media del 6.59%, ho l’impressione che la democrazia debba essere presa in considerazione.

 

Non credo che il Centro destra che detiene il potere in 15 regioni possa governare peggio di chi oggi sta trascinando l’Italia nel baratro.

 

Forse deve rimanere al Governo per ricevere i soldi dall’Europa ?

 

Perché si pretende di far credere agli italiani che senza i soldi dell’Europa non si campa ?

 

Gli italiani non sono dei pezzenti. L’Italia è grande e potrebbe fare bene. È perché mancano i soldi ? Perché i soldi degli italiani sono finiti all’estero ? Ma anche molti italiani sono finiti all’estero.

 

Molti soldi degli italiani sono finiti all’estero perché da decenni i Governanti dell’Italia si sono dimenticati degli italiani… hanno pensato a se stessi.

Sono finiti all’estero perché un malgoverno distrugge il potere d’acquisto.

 

Non capisco proprio perché si vuol pretendere di far credere che l’italiano sia un pezzente e abbia bisogno della carità europea.

 

Non capisco perché Chi è garante della Costituzione non può anche essere garante del pensiero della maggioranza della popolazione… proprio non lo capisco.

 

Non capisco e… piango. Anch’io ho lasciato l’Italia… e un perché ci sarà.

 

C’è speranza? Solo se vince la DEMOCRAZIA

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Questo lessi nel blog della bravissima Luisa Zambrotta.

Oggi…  pubblico con quello che il tempo non mi ha permesso di scrivere… perché in partenza.

 

https://wordsmusicandstories.wordpress.com/2020/08/24/ricorrenze-e-coincidenze/#like-11982

 

Disse  Jorge Luis Borges:

 

“Non posso spiegarle il mio Paese, perché non lo capisco, come a volte non capisco me stesso. Se vuole una spiegazione, posso inventarne più di una. Amo l’Argentina, ma non la capisco, come non capisco l’universo.”

 

Anch’io amo follemente il mio Paese, la mia Italia… ma non riesco a capirla.

 

Non riesco a comprendere per quale folle ragione gli “intelletti” d’italica stirpe siano così cocciuti e testardi nel voler pretendere di distruggere il “BEL PAESE”… e continuare a dire che lo fanno “per il bene degli italiani”.

 

Sono nato in Italia e, quando ho cominciato a comprendere qualcosa mi son trovato a credere che la guerra fosse una cosa normale. Ho dovuto pensare con la “testa” dei Grandi e immaginare che alla guerra avrebbe potuto seguire una strana parola… “pace”. Prima i bombardamenti, poi uno strano “armistizio” che fece stare ancora peggio per cui si dovette temere i propri connazionali “brigate nere” e non farsi trovare insieme a quei connazionali che, dopo l’8 settembre 1943, smessa la divisa del regio esercito, avevano bisogno di essere aiutati. Guai dare una mano… si rischiava la pelle… perché c’erano anche i tedeschi… che comandavano e non volevano… perché si sentivano traditi.

FRANCOBOLLI CHE PARLANO DI GUERRA… e sofferenze

Con la pace e col fatto che hanno fatto finta di mettersi d’accordo sono cresciuto un poco e ho cominciato a conoscere i nuovi confini d’Italia… ho cominciato anche a credere di capire l’Italia.

I confini sono stati ridotti… non erano più con una grande Venezia Giulia e la Francia ebbe qualche paesello in più.

 

A scuola, in Prima Media mi trovai a dover svolgere il tema: “Perché amo l’Italia”.

Lo so, sembra una barzelletta. La guerra era finita da poco, le macerie dei bombardamenti erano ancora ben visibili… come facevo a sapere se amavo l’Italia?… tanto più che non la conoscevo, e, se la conoscevo, la mia era una conoscenza molto ristretta.

 

Ora, dopo 84 anni, conosco un poco l’Italia a gli italiani ma, come dice Borges, non riesco a capire i miei connazionali.

 

Come finì la guerra, dopo le prime elezioni che sembrava potessero portare all’anarchia, superata la calamità dei comunisti al governo, l’Italia dimostrò le proprie capacità; si parlò di “miracolo economico italiano” o qualcosa del genere.

da “studiarapido”

Non capisco come si possa pretendere di voler a tutti i costi affossare l’Italia solo per salvarsi la poltrona; non capisco perché non si vuol capire che solo facendo funzionare i Servizi è possibile il bene del Paese e di chi ci vive; non capisco neppure come si possa, a certi livelli, parlare di Giustizia quando certi apparati vivacchiano e sembrano remare contro.

 

Infine, per farla breve, non riesco proprio a capire come si possa accettare di essere governati da personaggi così incompetenti con un curriculum così “alieno” nei riguardi delle “cose” dello Stato.

 

Amo l’Italia… quell’Italia che ha veramente tutto e potrebbe dettar legge ad ogni livello. Non capisco perché si comporta da “pezzente” e va a chiedere l’elemosina… e poi non sa come fare a spendere i soldi.

 

ITALIANI… GOVERNANTI… SVEGLIATEVI… AVETE TUTTO… DOVETE SOLO IMPARARE AD ESSERE ONESTI E RISPETTOSI VERSO GLI ALTRI E VERSO LE COSE VOSTRE E QUELLE DEGLI ALTRI.

 

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IL TRENINO

 

Sì, sì, son tornato.

Ho viaggiato anche sul trenino rosso svizzero… su quel trenino che attira molti stranieri anche da molto lontano.

È molto conosciuto anche a livello internazionale… addirittura a livello UNESCO.

Così si è presentato all’arrivo nella stazione di Zernez :

Il trenino sta arrivando a Zernez.

E così si presentava l’interno del vagone… per fortuna con pochi passeggeri 

:

L’interno del vagone.

Inutile dire che il territorio nel quale si snodano i binari di questa ferrovia « Rhetischebahn » (Ferrovia Retica) è praticamente tutto montagnoso… con montagne molto belle.

SVILUPPO DELLA FERROVIA RETICA

Fra l’altro, esiste il Glacier Express, con carrozze panoramiche che va da St. Moritz a Zermatt ai piedi del Cervino e, in tempi esenti da Coronavirus, ha moltissimi clienti giapponesi.

Il GLACIER EXPRESS

La tratta che abbiamo fatto noi passa vicino a Davos dove ogni inverno, sempre esente da Coronavirus, s’incontrano i più importanti capi di stato che, naturalmente se la raccontano e a noi la raccontano… come vogliono loro.

Si chiama WORLD ECONOMIC FORUM e dovrebbe permettere a esponenti di primo piano e a livello mondiale di incontrarsi e discutere le necessità economiche della Terra, nonché la soluzione di problemi della salute e dell’ambiente… sempre a livello mondiale.

Anche i giornalisti possono partecipare, ma, non tutti perché sono selezionati… ben selezionati.

È interessante dover prendere atto che queste « Riunioni » grazie alle quali sono possibili « abboccamenti » ad altissimo livello, anziché portare vero beneficio alla popolazione mondiale, riescano a far sì che i « ricchi » diventino sempre più ricchi e i poveri aumentino di numero e diventino sempre più poveri.

Questa potrebbe essere l’ennesima dimostrazione che, quando i « Grandi » dicono di lavorare per il bene del popolo… dicono le bugie.

Succede dappertutto… anche in Italia… di sentir dire : « …per il bene degli italiani… ». La componente tragica è che in molti ci credono.

Superata questa digressione, si torni sul trenino. Può fornirci panorami verdi e rinfrescanti :

QUANTO BEL VERDE !

O piccoli agglomerati.

Un paesello.

Degno di nota il particolare che fu un francobollo italiano a commemorare la ferrovia svizzera nel patrimonio mondiale.

Francobollo italiano del 2010 : Viadotto Landwasser.

Lo stesso viadotto fece parte di un francobollo da 60 centesimi della serie ordinaria svizzera del 1949. È, a mio avviso un bellissimo francobollo stilizzato che rende stupendamente quell’opera ingegneristica.

Francobollo svizzero del 1949

Francobollo svizzero del 1949

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