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Archive for novembre 2020

FOTOGRAFIE 19 – ILTRAMONTO AUTUNNALE

Non è questa la prima fotografia che ho fatto di un tramonto… è però particolare per la stagione… 

L’ho trovata piacevole e, mi fa dunque piacere pensare che anche i vostri occhi possano goderla e apprezzarla.

Tramonto autunnale a Lugano

Buona giornata a tutti i miei cari lettori.

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Leggo questo e mi viene la pelle d’oca :

e leggo anche questo :

Sembrano bufale, ma forse sono messaggi veri.

Vogliono distruggere l’Italia ?

Non hanno capito che il loro compito è fare in modo che il « malato » possa essere ben curato ?… o preferiscono « produrre » tanti nuovi malati ?

Intanto, ormai l’abbiamo capito… dopo la terza ondata, verrà la quarta e poi la quinta… e così via.

UN PO’ DI BUONSENSO FAREBBE LA DIFFERENZA… O NO ?

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PATETICO… GERRY SCOTTI

Devo dire che Gerry Scotti mi è simpatico e lo guardo volentieri… però, dico… però dopo che l’ho sentito in televisione fare il « panegirico » del Covid19…

Certo che può essere utile muoversi contro i « negazionisti »… è una questione di gusti o di realtà.

Sentire però : «  Io li vedevo tutti, vedevo 24 persone immobili, intubate, come nei film di fantascienza ».

Ma che ospedale è quello nel quale un degente grave, non in terapia intensiva, può vedere ben 24 persone intubate e assistite respiratoriamente ?

Credo si debba essere seri.

Ho fatto l’anestesista per ben 20 anni e non credo esista un ospedale nel quale sia possibile, da degente grave, avere una panoramica dei 24 pazienti gravi… intubati !!!

È chiaro, a questo punto, che è tutta una macchinazione che vuole, a tutti i costi, produrre terrore nel popolo… il che è sbagliatissimo… da codice penale?

Caro Gerry, Sei molto bravo nel tuo lavoro e guadagni sicuramente molti soldi facendo pubblicità ; perché vuoi terrorizzare il tuo prossimo ?

Ti rendi conto che con certe panzane rischi di arrivare a dar credito ai negazionisti.

Cerchiamo di essere seri… non sarebbe una buona idea ?

24… non sono un po’ troppi ?

Non voglio essere negazionista… e non lo sono… però, certe sceneggiate potrebbero dimostrarmi che con questo COVID19 c’è « qualcuno » che non ce la racconta giusta.

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POVERI NOI !!!

Mi offende pensare che debbano accadere certe cose.

Per chi non conosce il genovese « cantuné » significava vigile urbano… oggi polizia urbana.

Il rispetto per le istituzioni dov’è andato a finire ?… o solo gli italiani devono rispettarle ?

Quegli « 80 stranieri » che fine hanno fatto ?

E che fa il Ministro dell’Interno ?… e gli altri ?

Sanzionano chi non ha la mascherina ?

Chissà se certi buonisti mi faranno pure passare per razzista.

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O hanno dedicato una strada al nostro Ministro della Salute… o la SPERANZA è andata VIA.

C’È A LUGANO

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Se devo vedere certe « comiche » sono obligato a ridere.

Il Vice ministro s’arrabbia!!!

Ma, non c’è proprio niente da ridere. Quest’uomo, mio collega,è il Vice ministro della Salute… un tempo si diceva Sanità.

Ma perché si pretende di essere in guerra ?

Questa non è guerra… questa è un’altra cosa.

La guerra è terribile… veramente terribile… che si vada a documentarsi cos’è successo in Europa negli anni ’40.

Certo, se si parla di guerra si cerca di nascondere tutto quello che non è stato fatto in passato… non solo dopo il primo Covid19 quando ancora si chiamava Coronavirus, ma negli anni passati…

Parlare di « GUERRA » significa terrorizzare la gente… e… non è bello… è quasi da vigliacchi !… o è da vigliacchi davvero ?

Posso parlare di guerra perché l’ho vissuta e posso parlare di manchevolezze burocraticamente agevolate a livello ospedaliero… perché ho vissuto e lavorato in Italia… tanto a livello universitario quanto civile.

Credo che potrebbe essere necessario… parlare un po’ meno e lavorare davvero… se naturalmente se ne ha la capacità e la competenza.

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Posso solo riportare pari pari quello che ci ha fatto leggere LUISA ZAMBROTTA nel suo articolo : 

https://wordsmusicandstories.wordpress.com/2020/11/09/carl-sagan/

✽ “La terra è un piccolissimo palcoscenico in una vasta arena cosmica. Pensate ai fiumi di sangue versato da tutti quei generali e imperatori affinché gloriosi e trionfanti potessero diventare i padroni momentanei di una frazione di un puntino. Pensate alle crudeltà senza fine inflitte dagli abitanti di un angolo di quel punto ad abitanti di un altro angolo di quel punto, appena distinguibili da loro. Come sono frequenti i loro malintesi, come sono smaniosi di uccidersi a vicenda, come sono roventi i loro odi! I nostri atteggiamenti, la nostra immaginaria autostima, l’illusione di avere una qualche posizione privilegiata nell’universo, sono messi in discussione da questo punto di pallida luce. Il nostro pianeta è un granellino solitario nel grande buio cosmico che ci avvolge. Nella nostra oscurità – in tutta questa vastità – non c’è alcun accenno all’eventualità che ci possa arrivare da qualche altra parte un aiuto per salvarci da noi stessi. Spetta a noi. “

Sono dell’idea che questo scritto sia da ponderare… molto.

Combinazione, nel settembre del 2019 mi portarono a vedere un Planetario… questo:

Planetario di Cadro

Eravamo piuttosto coricati e ci fecero vedere la volta celeste… poi ci portarono a navigare nel Cosmo. Ne fui affascinato… non avrei mai pensato che avrebbe potuto essere così interessante.

Mi trovai però a pensare che facevo parte della popolazione di un pianeta quasi inesistente rispetto all’immensità del cosmo. I miei pensieri, belli o brutti, di giorno o di notte, non erano poca cosa, erano un nonnulla… si perdevano in quel Cosmo infinito, buio, immenso, cosparso di “spilli” scintillanti. Ho pensato ai litigi di una riunione di Condominio, alle diatribe di un Consiglio Comunale, per non considerare i confronti parlamentari.

Mi trovai a riflettere sulla pochezza di certe continue discussioni alla televisione… Cosa siamo noi Umani disperati in un granellino sperduto nel Cosmo con le nostre Guerre di religione o di predominio egemonico?

Sì, ho pensato questo ed altro.

Leggo quanto scrisse Carl Sagan e leggo pure questo titolo apparso sul periodico Azione del Canton Ticino:

Del 28 settembre 2020

Notizia sconcertante e terribile.

Perché gli Umani devono continuare ad ammazzarsi?… non sanno di essere un granellino in un granello affondato nell’infinito del Cosmo?

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Proprio così. Così ho deciso un paio di giorni fa… ho deciso di far la prima colazione su uno dei treni più belli che circolarono in Europa… appunto in Europa… non solo in Italia.

Si chiamavano TRANS EUROP EXPRESS (TEE)… e collegavano le principali città d’Europa in tempi brevi e col giusto comfort. Erano di sola Prima Classe ed era obbligatoria la prenotazione ; senza prenotazione si poteva salire solo se c’erano dei posti liberi.

I collegamenti dei primi TEE erano internazionali e circolavano nel Benelux, in Germania, in Francia, in Svizzera e in Italia.

Mi son trovato più volte a percorrere un paio di tratte e a soffermarmi per la prima colazione e per cena nell’annessa carrozza ristorante… si mangiava bene, non era self service e non era particolarmente caro. 

Mi fu possibile avere un paio di piattini come questo… questo mi è rimasto… l’altro l’ho regalato.

Piattino originale TEE

L’altra mattina mi sono quindi  dilettato con questo bel piattino e ho potuto ricordare come poteva essere piacevole e gratificante viaggiare bene… specialmente se alla fine del viaggio aspettava un lavoro impegnativo e responsabile.

M’è sembrato di rivivere quei momenti, anche prima e dopo la carrozza ristorante, quando il viaggio era piacevole, quasi raffinato, anche per il fatto che il personale era presente, l’orario veniva rispettato e il prezzo non era assolutamente esagerato.

Chissà se tutto questo potrà ritornare ? 

Stando alla propaganda che sbandieravano nel secolo scorso sembrava che nel 2000 il viaggiare in treno sarebbe stato semplicemente « sublime »… così, non solo non è stato, ma indubbiamente, in molte tratte molto è peggiorato.

Non rimane che ricordare, sognare e, dopo paziente ricerca, prendere atto che uno di questi treni è presente su un francobollo svizzero del 1962.

Francobollo svizzero del 1962

Era il Milano-Zurigo ; ce n’erano addirittura 2. Uno si chiamava GOTTARDO e l’altro TICINO… non fermava a Chiasso. Il personale viaggiante cambiava a Como e il controllo doganale veniva fatto mentre il treno era in movimento fra Lugano e Como. Per questa ragione non era difficile vedere i Finanzieri italiani passeggiare nella stazione di Lugano.

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