Oggi 24 febbraio 2022 il genere umano è riuscito a dimostrare, non solo di essere guasto, ma di aver raggiunto livelli talmente bassi per cui, considerarlo al rango della bestialità, significherebbe offendere gli animali.
Sapevo che Putin avrebbe iniziato ad invadere l’Ucraina, dopo che nel 2014 gli permisero di far sua la Crimea ; non avrei immaginato però che sarebbe riuscito a imitare così bene il comportamento di Hitler.
Un orso sta camminando tranquillamente nella steppa siberiana.
Fa freddo… molto freddo. L’orso sente in lontananza il cip cip di un uccellino.
Si accorge, avvicinandosi, che il cip cip diminuisce.
Avvicinandosi sempre di più si rende conto che il cip cip, non solo diminuisce ma, quando è abbastanza vicino è… fievolissimo.
Cerca di andar più veloce e, arrivato dove si trova l’uccellino, non può fare a meno di constatare che quell’uccellino sta per morire di freddo.
« Perbacco » pensa l’orso « devo fare qualcosa per ottenere che quella creatura non muoia. Come posso fare per riscaldarla ? »
Decide di fare una cacca bella calda e di metterci dentro l’uccellino che sta per morire di freddo.
Detto fatto… produce una bella e grande cacca, prende l’uccellino che ormai non riesce più a fare cip cip e ce lo mette dentro.
L’uccellino che stava per morire sente il calore che gli permette di riprendersi e ritornare ad essere vivo… mentre l’orso, consapevole di aver fatto un’opera buona se ne va per la sua strada.
L’uccellino si riprende e ricomincia a cantare cip cip con maggior vigore e grande gioia.
Lo sente un lupo di passaggio… poco distante. Il lupo ha freddo e fame… segue il cip cip gioioso dell’uccellino, lo raggiunge e… se lo pappa.
Morale?… importantissima.
NON SEMPRE, SE QUALCUNO TI METTE NELLA MERDA LO FA PER FARTI UN DISPETTO.
NON SEMPRE SE QUALCUNO TI TOGLIE DALLA MERDA LO FA PER FARTI FA UN PIACERE.
L’Albero: “Caro Alessandro, mi fa piacere vederti. Sono sicuro che apprezzerai quello che ho captato recentemente.”
Alessandro: “Sentiamo… cos’hai captato di bello?”
L’Albero: “Sono riuscito a collegarmi con un bel Pino Marittimo. Sì, quello è proprio marittimo perché vede davanti a sé un mare meraviglioso. Vede dove finisce la Riviera dei Fiori e inizia la Costa Azzurra.”
Panchina Petulante: “Ma allora penso che sia un bel posto.”
Panchina Ingenua: “Caro Alessandro, perché stai lì in piedi? Vieni a sederti su di me… ti faccio un bel posticino.”
Alessandro: “Va bene Ingenua. Mi metto comodo… come sei morbida.”
Ingenua: “Certo… solo per te… come se tu fossi un cuscino di seta.”
L’Albero: “Ingenua cara, vabbè che hai perso la tramontana dato che è arrivato Alessandro, potresti però lasciarmi parlare.”
Ingenua sottovoce: “Stai comodo Alessandro?” a voce alta: “Scusami Albero, sto zitta e ascolto.”
L’Albero: Come dicevo, quello è un posto bellissimo che, oltre al Pino che si chiama Pinuccio, ci sono anche molti colleghi Araucaria Excelsa su un Lungomare stupendo e molto lungo… più di due chilometri. E poi c’è anche una statua un po’ particolare frutto di una leggenda.”
Petulante: “Quante cose!”
L’Albero: “Sì, quello è un posto meraviglioso dove la natura è stata particolarmente benevola… senza parlare del clima… semplicemente ideale. Pensate che non nevica quasi mai e ci sono molti cactus anche molto grandi.”
Petulante: “Perché non ti colleghi direttamente con lui? Vogliamo sentire direttamente da lui e potergli fare delle domande. Purtroppo le “antenne” sono le tue, e tu solo puoi permetterci di parlare con lui.
L’Albero: “Hai ragione mia cara. Ci provo.”
Dopo qualche lungo minuto.
L’Albero: “Anche se oggi non è stato facile, ci son riuscito.”
ALBERO PINUCCIO
Albero Pinuccio: “Ciao caro amico del Canton Ticino; come si sta in Svizzera?”
L’Albero: “Qui va tutto benissimo. Ho parlato di te alle mie amiche, e non vedevano l’ora di poterti parlare. Ho spiegato loro che vivi in una zona d’Italia molto bella e baciata da un clima invidiabile.”
Pinuccio: “Hai ragione. Qui il clima è invidiabile, e fino a un po’ di anni fa anche gli Umani andavano abbastanza bene. Da qualche anno però, non va più tutto così bene. Vedi, o vedete care amiche, qui un tempo c’erano tanti alberghi e c’erano anche tanti turisti, non proprio di lusso, ma turisti che gioivano di potersi godere il mare e la tranquillità… e la nostra stupenda passeggiata. Ma, lì con te c’è l’umano Alessandro che conosce bene la situazione… o no?”
Alessandro: “Ma certo che la conosco… ma tu lo sai meglio di me. Di lì vedi passare tante macchine, e poi, il Municipio è lì a due passi, e da dove ti trovi puoi veder quello che succede.”
Pinuccio: È vero. Senti, evitiamo oggi di parlar male degli Umani che hanno distrutto il turismo, fra l’altro, ribatezzando gli alberghi “Residences”. È più bello parlare della mia vicina Magiargé.”
LA FONTANA CON LA STATUA DI MAGIARGÈ
Petulante: “Cosa vuol dire Magiargé? È un tipo di albero?”
Pinuccio: “Ma nooo. È il nome di una fanciulla raffigurata nel mezzo di una settecentesca fontana. Si trova in un angolino molto tranquillo… e c’è pure una vostra collega “Ombrosa”. Sicuramente tu Alessandro ti sei già seduto su Ombrosa… che si ricorda di te. Ti sei seduto per riposarti, più di una volta, prima di continuare a salire verso la parte alta della città.”
Panchina Ombrosa: “Che bello! C’è Alessandro! Come stai? È un po’ che non vieni.”
Panchina OMBROSA
Alessandro: “Ciao Ombrosa… non è poi così tanto. Il tempo passa.”
Pinuccio: “Ora vi racconto di Magiargé che tanti anni fa era una giovane schiava amata da un pirata saraceno, che forse era l’ultimo re arabo di Spagna di nome Boadbil. Non importa chi fosse esattamente; la cosa più importante è che durante un assedio, questa giovane, rapita a Granada, di passaggio da queste parti, si ammalò. Boabil o Boadbil, che doveva proseguire le sue scorribande e non poteva fermarsi per curarla, anche se la amava molto, dovette a malincuore affidare Magiargé agli abitanti della città. Gli abitanti si presero cura della ragazza ma, malgrado le cure, la giovane e bella fanciulla morì. S’era fatta benvolere da tutti, e tutti la rimpiansero e non si dimenticarono mai di lei. Le diedero sepoltura in un angolo appartato da dove si può vedere il mare… dato che Magiargé era arrivata dal mare… e diventò un poco il simbolo degli abitanti del posto.”
MAGIARGÈ… particolare.
Ingenua: “Caro Pinuccio, lo sai che mi hai rattristato. Mi veniva quasi da piangere.”
Ombrosa: “Anch’io mi rattristo tutte le volte che sento questo racconto.”
Pinuccio: “Coraggio, è solo una leggenda… ma una bella leggenda.
L’Albero: “Tu però mi avevi detto che in quella bellissima località ci sono dei colleghi meravigliosi.”
Pinuccio: “Proprio così. Vi ho già detto che c’è uno stupendo Lungomare con tanti stupendi colleghi. Cercherò di presentarveli… sono molto di più di un grande esercito, e, anche se ognuno ha la sua personalità, si riesce a farli parlare tutti in coro.”
L’Albero: “Presentaceli, ci farà piacere, ma io so che da quelle parti ci sono anche tante colleghe palme… di tutti i tipi.”
Pinuccio: “Hai ragione, è proprio così. Ora voglio contattare l’”Esercito delle Araucarie” e voi, se ne avrete voglia potrete parlare con loro.”
Petulante: “Ma da quelle parti ci sono anche delle colleghe nostre?”
Pinuccio: “Ma certamente… ora un attimo di concentrazione… mi collego.”
Dopo pochi secondi.
Esercito delle Araucarie : « Ciao Pinuccio. Qual buon vento ? »
Alcune Araucarie sul Lungomare
Pinuccio: “Care ragazze, è dalla Svizzera che ci contattano. Siamo in un posto bellissimo baciato dalla natura.”
Esercito delle Araucarie: “Fantastico! Da qui vediamo spesso anche gli svizzeri che passeggiano su questo splendido Lungomare. Qui vengono in moltissimi a passeggiare… tutto l’anno. Dalla foto voi vedete solo una piccola parte di noi. Siamo proprio un esercito… vivo.”
L’Albero: “Vengono a passeggiare anche in pieno Inverno?”
Esercito delle Araucarie: “Ma certamente! Voi non potete immaginare quanto qui il clima sia clemente. Vi posso dire che un po’ di anni fa, quando questa località non era ancora stata declassata dal mentecattismo dei suoi abitanti e dei suoi amministratori, su questo Lungomare vedevamo tante di quelle donne impellicciate che non potete immaginarlo. Se si voleva vedere grandi quantità di pellicce di visone bastava venire qui di domenica pomeriggio. La componente interessante è che questa moltitudine femminile, piovuta qui a svernare soprattutto da Piemonte e Lombardia, si sentiva in dovere di sfoggiare la pelliccia anche se la temperatura esterna era più che gradevole. Siamo sicure che, se avessimo avuto il naso, avremmo potuto “sentire” l’intensa produzione di sudore mal tamponata dal peso del pelo animale.”
L’Albero: “Oggi non è più così?”
Esercito delle Araucarie: “No… oggi non è più così… per due ragioni fondamentali. La prima ragione è che non va bene se s’indossano pellicce vere da animali ammazzati apposta. La lotta degli animalisti ha decimato l’”estimatore” della pelliccia.
In secondo luogo, anche se non ci fosse la lotta alla pelliccia, non ci sarebbero più gli alberghi capaci di ospitare chi si pavoneggiava indossandola. Non sempre la pelliccia era un lusso nel vero senso della parola, i lussi sono tutt’altro, però, se qualcuno voleva andare serenamente a svernare lasciando per un mesetto le brume del nord, aveva bisogno di un albergo; un tempo qui c’erano tanti alberghi per tutti i gusti… oggi c’è la desolazione… o quasi. Gli Amministratori Locali possono fare i salti mortali per risollevare la situazione, ma se manca il locale dove andare a dormire ed essere rifocillato…”
L’Albero: “Dite di essere in un posto bellissimo… ma abbandonato da Umani di buon senso. È questo che volevate dire? E tu Pinuccio cosa ne pensi?”
Pinuccio: “Sono d’accordo con l’Esercito. Il vero “purtroppo” è che, non solo non si può tornare indietro, ma è anche difficilissimo o impossibile sperare in tempi brevi a un vero miglioramento. Conosco Alessandro e so che è medico… anche se non lo fa più; so che lui ha fatto delle grosse battaglie in campo sanitario, ma, ha potuto poco contro le barriere di gomma dei politici. Anche nella gestione di un Comune importante sono i politici quelli che distruggono le buone idee.”
L’Albero: “Perché i politici?”
Pinuccio: “Il più delle volte per ignoranza… veramente crassa. Se si pensa che l’Assessore alla Cultura, o qualcosa del genere, fu desideroso di parlare direttamente con Molière quando gli comunicarono che quel determinato spettacolo sembrava troppo caro…”
Alessandro: “Pinuccio, non esagerare. Hai perfettamente ragione quando dici che i politici possono essere ignoranti, però ci sono anche i burocrati che mettono i bastoni nelle ruote… e poi… non dimentichiamolo, c’è sempre il “valore dei soldi”.
Petulante: “Sono sempre stata zitta, e ho l’impressione che i vostri discorsi vadano sempre di più su una strada sbagliata. Mi permetto di chiedervi se non credete di aver scoperto l’acqua calda quando tirate a mezzo i politici e i burocrati dicendo che sono ignoranti e in malafede?… non tutti naturalmente! Inoltre, vi chiesi, e mi sembra di vederle, se su quel Lungomare ci sono anche delle colleghe nostre?”
Esercito delle Araucarie: “Hai anche un po’ ragione, però, ogni tanto fa piacere potersi un po’ sfogare… perché a noi fa sommo dispiacere dover prendere atto del “deperimento” di una cittadina così bella come questa.
GEMELLE TRANQUILLE
Circa le tue colleghe, qui ce ne sono moltissime… e te ne mostro qualcuna: LE GEMELLE TRANQUILLE e LA COMODONA… sì, perché viene facilmente utilizzata da chi non sa dove posare oggetti ingombranti che non servono subito.
COMODONA
Petulante: “Ma dev’essere bellissimo poter sentire i discorsi di chi passeggia e quello che si dicono quelli che mettono le loro chiappe su queste colleghe.”
Esercito delle Araucarie: “È vero. Sai molti Umani si siedono senza parlare. È per loro molto bello poter semplicemente “ascoltare” la voce del mare… e vederne le onde… qualche volta molto grosse, ma anche tranquille… stupendamente tranquille. Chi viene qui… qui a passeggiare o semplicemente a sedersi su Comodona o su una collega di Comodona… ama il mare… quello che voi Umani state cercando con tutte le vostre forze di distruggere.”
IL MARE
L’Albero: “Hai ragione Esercito. Mi sbaglio o, da quelle parti, c’è anche la parte Alta di quella località che è molto suggestiva?”
Esercito delle Araucarie: “Beh, che dire se non che Pinuccio si trova proprio a metà strada fra noi e la suggestiva parte alta? Diglielo tu Pinuccio.”
Pinuccio: “Ma sì… qui è tutto bello… anche gastronomicamente… ve lo racconterò un’altra volta”.
L’Albero: “Se così deve essere. Ti contatteremo.”
Ingenua e Petulante: “Sì, sì… ci sarai anche tu Alessandro?”
Alessandro: “Naturalmente… inoltre s’è fatto tardi… Vi saluto. Un saluto particolare a Ombrosa e a Pinuccio.”
Ombrosa e Pinuccio: “Ciao Alessandro. Ti aspettiamo.”
Alessandro: “Chissà… tutto è possibile. Salutatemi la bella Magiargé.”
L’Albero, Ingenua e Petulante: “Ciao Alessandro. Ci contatterai se vai a trovare Pinuccio?”
Alessandro: “Certo che sì. Non potrò mica andare in giro senza ricordarmi di voi.”
Questo è il messaggio che il 15 febbraio invierò a tutti i miei contatti. Da dicembre per lo Stato non ho il diritto di salire su un treno, su un pullman, su un aereo, non ho il diritto di entrare in un bar, di andare al ristorante, di dormire in un albergo, di entrare in una piscina o in un museo. Dal 1 febbraio non ho il diritto di entrare nei negozi, in banca, alle poste. Da oggi, 15 febbraio, non avrò più il diritto di lavorare e guadagnarmi da vivere. Mi è rimasto il diritto di entrare nei negozi alimentari e quello, nel caso non avessi qualche risparmio da parte, di morire di fame. Mi è rimasto anche il dovere di pagare le tasse. Divieto in più divieto in meno, in questa situazione si trova oggi qualche milione di persone in Italia, molte delle quali impediti di lavorare. E’ una tua scelta, magari penserai, basta vaccinarsi e tutto finisce. E’ vero. Proprio come era una scelta dei professori degli anni ‘30 la loro espulsione dalle Università, bastava prendere la tessera fascista e tutto finiva. Ed era una scelta dei cristiani la loro persecuzione, bastava sacrificare all’Imperatore e tutto finiva. Che dire poi di chi sceglieva di farsi torturare dall’Inquisizione, bastava abiurare e il dolore finiva. E oggi non è forse una scelta quella della donna di subire violenza sessuale? Basta concedersi all’aggressore è la violenza sparisce. Strani tempi questi, in cui se qualcuno minaccia di farti saltare la vetrina se non gli dai 100 euro lo chiami mafioso ma ti sembra normale che lo Stato privi dello stipendio chi non fa del suo corpo quello che è stato deciso dall’alto per lui. Forse l’istinto ti fa dire che sono cose diverse. Lo sono, con elementi in comune: violenza e discriminazione per ragioni politiche. Se pensi che in questo caso ci siano invece delle ragioni mediche, mi spiace, non sei informato. Non ce ne sono mai state, era noto alla comunità scientifica ben prima che queste misure venissero inserite, ma ora tutti, persino i virologi di corte, lo ammettono candidamente in TV, questa settimana Crisanti e Bassetti. Allora anche l’obbligo delle cinture di sicurezza è una discriminazione, ti sento ribattere. Davvero? Ti sembra la stessa cosa indossare delle cinture per qualche minuto o qualche ora e accettare un trattamento sanitario sul tuo corpo che ha esiti permanenti, esiti che le case produttrici dichiarano di non conoscere? E soprattutto: ti sembra che la pena prevista per non indossare le cinture sia paragonabile a quella che subisce chi non accetta di subire questo trattamento? Ti chiederai perché sto scrivendo a te questo messaggio. Lo sto inviando a tutti miei contatti, senza escludere nessuno. So che raggiungerà tanti nella mia stessa condizione, che magari lo adatteranno e lo inoltreranno a loro volta. Raggiungerà altri che a questo ricatto hanno dovuto loro malgrado sottostare e altri che condividono ciò che scrivo e che pur non essendo nella mia situazione si stanno adoperando per fare cessare questo abominio. Ma il messaggio raggiungerà anche persone che lo accoglieranno con fastidio, alcune con molto fastidio. E’ a loro che soprattutto mi rivolgo. Vedi, questa infamia finirà e i responsabili pagheranno per le loro colpe, come è sempre avvenuto nella storia quando lo Stato si fa tiranno. Ma nella storia è anche sempre avvenuto che la gente comune fuori dai palazzi se la sia poi cavata con queste frasi: non me ne ero accorto, avevo sottovalutato, non ero informato bene, non lo sapevo. Ecco. Ora lo sai. Italia, 15 febbraio 2022
Sono passati più di 50 anni da quando la missiva con questo timbro partì da Genova.
Quasi 54 anni fa.
Trovo molto interessante l’idea di dare delle indicazioni importanti col timbro meccanico allegato all’obliteratrice. Certo che, a quei tempi la corrispondenza era molto, molto di più di adesso… e la posta veniva recapitata molto, molto prima di ora.
Mi piace questo timbro che mette l’accento su determinati segnali… e non è l’unico.
Da Napoli. Purtroppo non si legge l’anno.
Penso che anche questo timbro sia di quel periodo. Fra l’altro rende benissimo… come chi abbaglia disturba chi viene in senso inverso e « facilita » una collisione.
È interessante notare come era possibile spedire un oggetto postale con solo 15 lire… rispetto ad oggi che bisogna affrancare con € 1.10 corrispondenti a lire 2129 !!!
Oggi la corrispondenza, quando c’è un francobollo, viene timbrata in modo impersonale senza alcuna indicazione.
e, in particolare, per chi non avesse voglia di leggere l’articolo, quanto disse il Governatore della mia Liguria… Toti :
«Ricordo che a partire dal 15 febbraio per gli over 50 cambiano le regole per l’accesso ai luoghi di lavoro. Dovranno possedere ed esibire la certificazione verde Covid- 19 emessa per vaccinazione o guarigione, quindi il Green Pass rafforzato. Un incentivo in più per spingere a vaccinarsi chi ancora non lo ha fatto e aumentare la percentuale della popolazione che, grazie alla campagna vaccinale, si è messa in sicurezza».
Leggo poi questo articolo di “IL SIMPLICISSIMUS”… che vi prego di leggere:
e, ripensando a quello che disse Toti, ho deglutito molto amaro.
Spero che non sia vero quello che scrive « Il Simplicissimus », ma, se è vero quanto ho letto nell’articolo, mi sembra impossibile che il Governatore di una Regione così bella come la Liguria non sia informato di quanto accade in Europa… e, se è informato, come fa a parlare di sicurezza mandando la popolazione al vaccino ?
e mi sono rattristato… molto rattristato… anche perché penso che siano molti gli italiani che hanno perso la speranza e la fiducia.
Conosco poco questa persona, ma sento nel mio profondo di poterla ben stimare… ed è per questa ragione che mi ha particolarmente rattristato.
Sono triste anche per me ; non sono vaccinato, e non lo sarei neppure se mi fossi fatto vaccinare… perché quelli millantati non sono vaccini… sicuramente utili a chi li vende e probabilmente a chi li propaganda.
Ormai sono catalogato fra i vecchi, e, se continuerà così, verrà propagandata non solo la quarta dose, ma anche la quinta… e così via… finché i « propagandisti » saranno in vita.
Non so se vedrò la fine di questa storia.
Il mio ottimismo mi dice che potrà andare solo meglio… Lo dico anche ad « Evaporata »… che accetti di farsi un poco contaminare dal mio ottimismo… verranno tempi migliori… la positività della Natura, che lei ammira, avrà il sopravvento sulla malvagità umana.