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Archive for Maggio 2023

Nel TREDICI pubblicato 15 giorni fa devo rammaricarmi per il fatto che ho ricevuto ben 14 « Mi Piace », ma nessuno s’è scandalizzato per il fatto che le poste abbiano impiegato ben 24 giorni per recapitare la cartolina delle elezioni…quella cartolina che avrebbe potuto far ottenere delle agevolazioni (sconti) di viaggio andando a votare (diritto dovere).

Se nessuno s’è scandalizzato può significare 2 cose… o che nessuno è arrivato a leggere quanto ho scritto, e quindi il « Mi piace » suona come un « mi piace » fasullo, o che all’italiano va bene così e non si meraviglia più se qualcuno ruba… infatti, recapitare un oggetto così importante (chissà quanti ne sono stati spediti! Quello per me è arrivato insieme a quello per mia moglie), con cotale ritardo è l’equivalente del rubare.

Se nessuno s’è scandalizzato e pensa che intanto in Italia è così e non si può far niente, forse non si è reso conto che è sempre peggio o… diventa legale rubare ?

Le lettere che scrissi a Genova, mai arrivate, secondo il lessico delle nostre poste… si sono smarrite ; in realtà sono state rubate.

Non credo assolutamente di poter cambiare nulla, non foss’altro che per il fatto che non abito in Italia, credo però che, se l’italiano non si sveglia… come si potrà pensare a un futuro nel quale la parola rispetto arriverà ad essere considerata obsoleta ?

Certo che qualche partita di calcio calma ogni animo verso gli Amministratori della nostra Repubblica… e i Benpensanti si troveranno ghettizzati come i fumatori negli Stati Uniti.

Proprio così. Negli Stati Uniti i fumatori sono ghettizzati. Così li vidi quella volta che misi piede da quelle parti.

Eppure, qualche anno prima si fumava alla grande… anche al cinema e nei film. Basta pensare al grande Humphrey Bogart… sempre con la sigaretta in mano o in bocca.

Anche i francobolli parlavano chiaro con una serie di 3 francobolli del 1950

2 dei 3 francobolli del 1950… c’è amore per il tabacco.

Cos’è poi successo ? Come in tantissime situazioni s’è passati da un estremo all’altro. Quando qualcuno s’è reso conto che il fumo può, ripeto può far venire il cancro al polmone… APRITI CIELO… guai fumare !

Allora Poste Italiane buttano fuori questo francobollo che, in quartina ha ben viaggiato da Villadoro in provincia di Enna a Valsolda… sul Lago di Lugano (Ceresio).

Busta viaggiata con francobolli del 1982

Appunto proprio a Valsolda… quella località che molti ricorderanno con più o meno piacere per aver studiato, o semplicemente letto, il libro del Fogazzaro. Quel libro molto bello ambientato proprio sul Lago di Lugano, in Italia, a pochissimi chilometri dal confine con la Svizzera… PICCOLO MONDO ANTICO.

Il timbro d’arrivo sul retro della busta

Ricordo, abbastanza anni fa, di aver visto alla televisione lo sceneggiato del romanzo con scene dei tempi antichi e, naturalmente Ombretta. Ricordo che a scuola fu obbligatorio leggere il libro… per questa ragione non posso dire di averlo gustato nello stesso modo come potrei apprezzarlo oggi.

Fu un grande romanzo che coinvolse anche i moti che portarono alle Guerre d’indipendenza e all’Egemonia di Torino sul resto dell’Italia. Lo sceneggiato aveva come protagonista Alida Valli… grande cittadina di Pola… oggi Croazia.

Francobollo del 2021 commemorante l’attrice Alida Valli 

Anche Alida Valli ha avuto giustamente il suo francobollo. Non è speciale, ma è sufficiente per farci capire che è stata una delle grandi del cinema italiano.

Dopo la digressione su Valsolda e Piccolo Mondo Antico vale la pena di vedere bene il francobollo del 1982 che ci ha portato a ricordare il Romanzo del Fogazzaro :

INSOMMA… SE FUMI SEI MORTO !!!

L’interessante è che oggi sono moltissimi quelli che ci credono.

Anch’io sono convinto che il fumare possa far male… o anche molto male, ma sono anche convinto che non c’è sufficiente oggettività quando si fanno certe asserzioni… per due semplici ragioni :

La prima è che non ci sarebbe niente di male se si analizzasse psicologicamente il fumatore e si arrivasse a comprendere… PERCHÉ FUMA ?

La seconda è che, la vita sempre più stressante (BISOGNA FAR TUTTO SEMPRE PIÙ PRESTO E FAR GUADAGNARE TANTI SOLDI), oltre a poter stimolare il fumatore, produce oggi molte malattie di tipo psico-neurologico terribilmente destabilizzanti. Quindi, bisognerebbe educare il Genere Umano ad essere un po’ più « rilassato » e rispettoso del prossimo.

Una terza ragione? : « Cosa ci mettono nelle sigarette i trafficanti del tabacco ? Qualcosa che dà assuefazione ?».

Sarei convinto che sarebbe molto meglio permettere al lavoratore, e per lavoratore intendo chi lavora, di avere una vita un po’ più serena senza che si senta in continuazione obbligato a fare sempre di più e in tempi sempre più brevi. È risaputo che non fa bene, ma non si fa nulla per cercare di spostare l’ago della bilancia.

Ebbi occasione di scrivere che mi piacque far sì che i francobolli facessero il loro dovere, e, cioè, trasportassero oggetti di corrispondenza… anche molto lontano.

Feci un invio in una Nazione molto lontana… che sicuramente suona come sconosciuta nelle orecchie di molte persone… PAPUA NUOVA GUINEA.

L’inviai utilizzando una quartina da 400 lire della serie Siracusana.

Busta indirizzata ad AITAPE.

L’oggetto di corrispondenza rimase in circolazione ben 298 giorni, e, per questa ragione si presenta piuttosto logoro.

Devo però dire che mi diverte poter dire che possiedo il timbro di quella località piuttosto agli antipodi.

Timbro, unico ed irripetibile di Aitape.

È interessante poter asserire che dopo solo 6 giorni la missiva era già arrivata da quelle parti… praticamente agli antipodi. Forse perché eravamo negli anni ’76 ?

Io credo che oggi la tecnologia abbia fatto troppi passi da gigante e… giganteggiando rischia di farci annegare tutti.

È comunque interessante come quella busta ritornò in mie mani con tanti… tanti timbri.

Retro della busta… tanti timbri di Papua New Guinea.

Ebbene sì ritornò a me dopo 298 giorni… quasi un anno. La busta era un po’… consumata… ma integra e felice di aver girato il mondo. Quei 4 francobolli da 400 lire avevano fatto il loro dovere. Ecco perché mi piacciono i francobolli timbrati… perché hanno fatto il loro dovere.

Molti considerano il francobollo solo come bene rifugio e pensano quanto potrebbe valere. Esistono appunto dei francobolli che, se hanno fatto il loro dovere, non valgono più nulla… se invece sono integri possono valere anche un bel po’ di Euro.

Un esempio è il 30 lire della prima serie ordinaria repubblicana.

Francobollo del 1947… timbrato.

Questo francobollo, nuovo, con gomma integra valeva nel 2008 € 550. Oggi non lo so… oggi che Poste Italiane hanno distrutto, e stanno continuando a distruggere il gusto di collezionare francobolli rendendoli quasi inesistenti negli uffici postali. Che poi, coll’introduzione sui francobolli delle lettere A e B, Zona 1, 2 e 3 e i vari 50 g, gli stessi addetti alla spedizione di Raccomandate e Assicurate non conoscono il valore del singolo francobollo… e non hanno neppure un prontuario che possa aiutarli a dipanare elegantemente la matassa. Questa realtà potrà far sorridere in uno dei prossimi capitoli.

(Probabilmente continua)

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UNA PESSIMA NOTIZIA 3

Leggo questo titolo su GENOVAQuotidiana :

Pare sia successo in città… su una strada che ho percorso migliaia di volte per andare all’Università prima e in Ospedale al lavoro anni dopo.

Mi chiedo se è necessario che l’Italia debba essere invasa da orsi, lupi, cinghiali, nutrie e altri animali.

Quand’ero giovane non c’erano, si viveva decentemente e sono diventato vecchio (87). Di questo passo, come dovranno andare in giro le nuove generazioni ?

Sono d’accordo sul fatto che gli animali non debbano essere maltrattati…

Perché permettiamo che si maltrattino gli Umani ?

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Nell’UNDICI abbiamo accennato ai nostri Grandi connazionali… Marconi e Meucci.

Tutto cominciò grazie a loro… 

Oggi possiamo vederci e parlare a distanza; allora sembrava impossibile, o già fantastico, poter comunicare a distanza… senza vedersi… ma sentirsi.

Francobollo del 1965

Tutti sanno tutto di Guglielmo Marconi… molto meno di Antonio Meucci. Fu lui ad inventare il telefono e, quasi quasi gli rubò la gloria Alexander Graham Bell.  Il Meucci, dopo una vita travagliata in Toscana, passò ben 15 anni a Cuba, poi si trasferì negli Stati Uniti; pare non navigasse in ottime acque e non gli fosse possibile rinnovare il brevetto del suo telefono… che chiamò Telettrofono. La paternità del telefono fu piuttosto travagliata, tant’è vero che fu definitivamente e ufficialmente attribuita al Meucci solo nel recente 2002. È un fatto che un certo Alexander Graham Bell scozzese di origine, brevettò, a quei tempi in America, il suo brevetto del telefono… pare però dopo l’invenzione del Meucci. Naturalmente il Meucci, anche lui in America, era già famoso prima del 2002 e per questo fu immortalato su un francobollo nel 1965 insieme a Guglielmo Marconi. Ricevette un altro francobollo nel 1978 assieme ad altri 5 personaggi illustri… un blocco di 6 francobolli, tutti da 170 lire… ognuno con l’effige di un personaggio illustre. Potrebbe essere interessante analizzare ognuno di questi 6 illustri.

Sestina del 1978 con 6 personaggi illustri.

Questi illustri, 5 uomini e una donna, sono abbastanza conosciuti… molto meno dalla nostra moderna gioventù che passa interminabili ore a sfiorare coi polpastrelli lo smathphone, mandando e ricevendo messaggi e fotografie d’ogni tipo. Raramente c’è un collegamento con la cultura e con la storia. Forse, rivolgendo loro una domanda potranno dirmi chi era Vittorio Emanuele II, difficilmente cosa faceva Matilde Serao. Ebbene, questo semplice blocco di francobolli potrebbe stimolare ad andare a ricercare cosa fecero queste persone quando erano ancora in vita. Un tempo sarebbe stato necessario consultare l’enciclopedia coi suoi volumoni… sempre a disposizione per essere sfogliati; oggi internet può aiutare moltissimo… si direbbe: “Basta un clic”. Oggi i clic dobbiamo utilizzarli in continuazione per dare seguito ad una burocrazia sempre più farraginosa, ma apparentemente sempre più snella… snella per chi è cresciuto assieme alla tecnologia… catastrofica per chi è cresciuto con “carta, penna e calamaio”. Chi è cresciuto con la tecnologia, sa cos’è un calamaio? Non si può fermare o rallentare la tecnologia e il progresso.

Francobollo del 1978 dedicato ad Antonio Meucci.

E, dato che non si può fermare il progresso, neppure quello della medicina che, con buona probabilità ha dimenticato, per la maggior parte delle malattie la funzione del cerebro e dell’anima e, prima o dopo, si cimenterà col trapianto di cervello umano o artificiale dotato di intelligenza superiore, torno volentieri a quell’uomo che, inventando il telefono ci permette di passare ore e ore a stritolare gli organi dell’orecchio.

Rispetto a Guglielmo Marconi, Antonio Meucci ebbe pochi riconoscimenti filatelici. Nel 2003, forse per il fatto che nel 2002 fu riconosciuto come inventore del telefono, Poste Italiane gli dedicò un francobollo con un foglietto… che trovo essere molto simpatico. uò destare interesse il particolare che in America BELL può essere sinonimo di TELEFONO. Ne ho preso ben atto quel giorno che ad Halifax fotografai un telefono pubblico… anche piuttosto storto e senza cabina.

Un telefono canadese della Compagnia Aliant.

Forse, ai tempi, i contendenti dell’invenzione non potevano immaginare quanto avrebbe potuto essere importante la loro invenzione e quanto avrebbe potuto essere determinante nella vita dell’Essere Umano.

Se prima si telefonava ogni tanto stando in piedi accanto a un telefono attaccato al muro, oggi lo si fa ad ogni pié sospinto. Non è infrequente il telefonino come droga… che sicuramente produce danni ai tessuti nervosi dei più giovani. 

Se il telefonino è “droga” per molte persone, anche quelle meno giovani, i soldi, ovvero la necessità di guadagnarne molti, sembra sia “droga” per l’Amministrazione Postale svizzera. Probabilmente anche per Poste Italiane che trascurano in modo ignominioso proprio il Servizio Postale. È di questi giorni quanto val la pena di raccontare a dimostrazione che Poste Italiane, non solo trascurano il Servizio Postale, ma potrebbero anche essere considerati dei ladri o dei truffatori.

Francobollo Foglietto del 2003 in onore di Antonio Meucci.

Come forse si sa, sono nativo di Genova, ma, la mia ultima residenza italiana è in un Comune della Liguria nel quale il 14 e il 15 maggio si vota. Essendo io residente AIRE (Anagrafe Italiana Residenti all’Estero) ho diritto di votare in quel comune e di avere le agevolazioni di viaggio per recarmi a votare. 

Il Comune spediva e spedisce la cartolina… che, fra l’altro, serve per avere lo sconto sul treno.

Ebbene, Il Comune, ligio al proprio dovere, spedisce per tempo la cartolina, e lo dimostra la seguente stampigliatura…

Spedisce esattamente il 18 aprile scorso e deve pagare la normale tassa di € 1.25…

Quando arriva la cartolina?

La cartolina arriva il 12 maggio 2023… 24 giorni dopo… troppo tardi per organizzarsi. Non è colpa delle poste svizzere… sempre ligie al dovere… anche se, a certi livelli, piuttosto care.

È infatti dimostrativo dell’interesse ad incassare quanto recentemente a me accaduto e degno di sberleffo.

Ho un regolare rapporto epistolare con un mio quasi coetaneo di Trieste che, fra l’altro, apprezza i francobolli. Recentemente ho dovuto mandargli una missiva piuttosto pesante e, affrancando con francobolli belli, per evitare ai ladri delle poste di intervenire, ho spedito Raccomandata spendendo 10 franchi svizzeri fino a 100 grammi. La missiva ha impiegato 15 giorni ad arrivare; ho pensato trattarsi di un caso.

Una lettera inviata a Genova con un francobollo come questo non è stata mai consegnata. Risulta tutt’ora smarrita… ovvero rubata. 

Pochi giorni fa preparai una la busta da spedire a Trieste raccomandata… e la pesai. La mia bilancia mi comunicò un peso di 100 gr. puliti. Non l’affrancai pensando che i francobolli avrebbero fatto superare il peso. L’impiegata delle poste svizzere, una fanciulla belloccia, mi disse che, secondo la loro bilancia il peso era di grammi 101, per cui il prezzo della raccomandata sarebbe arrivata a ben 16 franchi svizzeri… quando oggi il franco svizzero vale di più dell’Euro. Faccio capire che mi sembra assurdo, per un grammo, dover spendere 6 franchi in più. Niente da fare; o 16 franchi o nulla. Ho preferito il “nulla” e, due giorni dopo, dovendo attraversare il confine e andare in Italia, pensai di spedirla prioritaria dall’Italia… e con un bel francobollo… come questo del 2009 che commemorava il Festival Internazionale della Filatelia: 

Anche la bilancia di Poste Italiane non si trovò d’accordo con la mia bilancia, però avevo già incollato il francobollo e, riuscii a convincere l’addetto allo sportello che si trattava del peso del francobollo. In questo caso avrei dovuto spendere quasi il doppio, per cui, il buon senso fece la sua parte e la missiva partì per Trieste… impiegò 2 giorni. Quanto mi costò? € 2.80… anziché 16 franchi svizzeri pari a più di 16 Euro.

VICISSITUDINI POSTALI?… al di qua e al di là della Frontiera!!!

(Probabilmente continua)

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È proprio come dicevo. Ho potuto approfittare dell’esistenza delle Crociere per visitare, anche superficialmente, angoli di mondo dove molto probabilmente non sarei mai andato.

Così, dopo aver analizzato un timbro della Cornovaglia, non può non venirmi in mente di essere stato in Scozia… nel nord della Scozia. Avevo bisogno di un timbro di quella località… perché m’era piaciuta e potevo, in questo modo, arrivare a ricordarla.

Non fu difficile prendere una busta e mettergli sopra questo francobollo.

Affrancatura del 2018

Solo Elisabetta II può dirci che questo è un francobollo britannico. Una volta appiccicato il francobollo nel punto giusto e indirizzata la busta Fermo Posta, per poter verificare il tempo del viaggio, non mi rimase che andare nell’ufficio postale di quella località.

Ufficio Postale di INVERGORDON.

Questo l’ufficio postale con la caratteristica che si trova in un angolo protetto del supermercato SPAR. Molto piacevoli le finestre affrescate al primo piano.

Chiedo gentilente un timbro della località sulla busta… lo chiedo con un mio pessimo inglese.

Timbro  di Invergorgon

 L’addetta, non più giovanissima, mi fa capire che non usa fare quello che io chiedo e che, non si può fare. A fatica riesco a convincerla e a farmi mettere, molto nitido, un bel timbro.

La busta, partì e arrivò in 5 giorni.

Oltre il nord della Scozia ci sono le ISOLE ORCADI con capitale Kirkwall.

Le Isole Orcadi

Lassù ci portò una crociera e, fu appunto fra quelle isole che mi fu possibile fotografare, oltre all’Ufficio Postale, anche l’auto della posta… della ROYAL MAIL. La guida del posto, un’italiana trasferita per amore su quelle ventose isole, ci disse che fra quelle isole non ci sono malfattori e che la popolazione locale è sempre pronta ad aiutare. Al nostro stupore circa la “mancanza” di malfattori, ci disse che, ai tempi, chi si comportava male veniva “scaricato” su un’isoletta disabitata. Se qualcuno, malgrado l’inclemenza del clima, voleva portargli generi di consumo, poteva farlo a proprio rischio e pericolo. Se nessuno portava ristoro al malfattore, cosa che accadeva molto raramente, quello, finiva sicuramente in malo modo i suoi giorni.

Il Furgone della Royal Mail

Su quelle isole non trovai una di quelle buche caratteristiche delle poste britanniche. Mi fu possibile fotografarla, sempre in Scozia, a Glagow… addirittura doppia.

Buca delle lettere doppia a Glasgow

Nelle Orcadi trovai invece una coppia di quelle tipiche cabine telefoniche.

Non mi è dato sapere se le cabine telefoniche sono ancora là o, come succede qui in Svizzera… spariscono. È un fatto che, oggigiorno se non possiedi un cellulare valido e ben carico, se dovessi trovarti in difficoltà non potrai fare come si faceva un tempo e cioè utilizzare una cabina telefonica o il classico posto telefono pubblico. A me è successo, proprio recentemente; il mio cellulare un po’ antiquato non captava; dovevo comunicare con mia moglie… ma mi è stato impossibile… addio cabine telefoniche. Certo che avrei potuto fermare qualcuno e chiedergli aiuto.

Due cabine telefoniche a Kirkwall (Isole Orcadi).

Per rimanere ancora un poco a livello dei britannici, ecco un francobollo di Malta a noi molto vicina.

Francobollo di Malta

L’arcipelago maltese è molto vicino alla Sicilia. Fu un possedimento britannico; dal 1964 è uno stato indipendente… ora Repubblica di Malta. Fa parte dell’UE e ha adottato l’Euro.

Malta, oltre ad essere una meta turistica, riceve frequentemente ospiti che si recano sulle isole maltesi per imparare la lingua inglese. Questo dimostrerebbe che l’influsso britannico è ancora ben presente… anche se prendiamo in considerazione le buche delle lettere… come questa da me fotografata a La Valletta:

Sembra quasi di essere a Londra!

Buca delle lettere a La Valletta capitale dell’isola di Malta

Non so se questa buca maltese è stata rimossa dato che altre buche da me fotografate a Malta erano completamente diverse. È un fatto però che i britannici hanno lasciato le loro impronte postali anche in territori molto lontani, non più britannici, come Hong Kong.

Penso che potrò tornare sull’argomento.

Ora però desidero tornare in Italia… in quell’Italia che non aveva ancora adottato l’Euro… ma era lì lì per farlo. C’era ancora la Lira e, l’italiano s’era abituato a maneggiare il biglietto da Mille lire come se fossero noccioline. Mi piace dare spazio a questo blocco di francobolli da 1000 lire… naturalmente per un invio piuttosto pesante.

Blocco di 10 francobolli del 1000 lire della serie la Donna nell’Arte.

Più volte abbiamo visto questo francobollo. Quante volte ci siamo chiesti chi sia questa donna e, dove sia stata ritratta?

È il busto di Costanza Bonarelli ritratta da Gianlorenzo Bernini… già amante del famoso scultore.

Busto di Costanza Bonarelli (da Wikipedia)

Da quando ho iniziato a “divertirmi” scrivendo di questioni postali, mi sono reso conto di non aver approfondito in passato il significato più interessante del francobollo. Anch’io ho visto molte volte il francobollo da 1000 lire, e lo stesso francobollo in lire e Euro e poi solo Euro, ma non mi sono mai documentato in modo sufficiente. Trovo ora quasi “succulento” l’andare in profondità per fare emergere un po’ di storia… e non solo.

Si pensi che, prima di questa, l’Italia emise una serie molto “corposa” cosiddetta dei Castelli d’Italia… e in Italia ce ne sono molti… da vedere e da visitare. Questo potrà essere un esempio per il futuro.

Serie del 1980. Valore da 150 lire

Con questa serie son stati presi in considerazione più di 30 castelli sparsi sul territorio nazionale. Penso che in futuro potrò divertirmi andando ad analizzarli. 

Questo di Miramare è abbastanza famoso e ha una storia interessante… non tutti sono così. La storia di questo castello cominciò quando Trieste faceva parte dell’Impero Austro-ungarico. Oggi il castello è un museo della città di Trieste.

(Probabilmente continua)

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