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Archive for the ‘Islanda’ Category

LA RIPRODUZIONE DELL’ARTICOLO È VIETATA

I GOVERNANTI… e i magistrati.

 Registrazione del 26 agosto 2018

Personaggi:
L’Albero,  Panchina Petulante, Panchina Ingenua e Alessandro.

 

 L’Albero:  “Buon Giorno Alessandro. Finalmente vieni di nuovo a trovarci.”

L’ALBERO

Panchina Petulante: “Sì, siamo piuttosto tutti arrabbiati. Chissà cosa hai fatto in tutto questo tempo.”

Panchina Ingenua: “Anch’io sono piuttosto arrabbiata, ma, più che arrabbiata sono triste. Pensavo mi avessi dimenticata. Ci vieni a posare le tue chiappe sui miei legni?… te li faccio diventare morbidi.”

Alessandro: “Mi lasciate parlare? Ok Ingenua mi siedo… così posso parlare meglio.”

L’Albero: “Sai, eravamo preoccupati. Sappiamo che non sei più giovane… e tu ti consideri ormai nella categoria dei vecchi. Temevamo fossi stato male.”

Alessandro: “Siete tutti così gentili e… affettuosi. Grazie.

Akureyri

Sono stato, dopo tanto tempo, dapprima in crociera attorno all’Islanda, dove ho scoperto ad Akureyri, il semaforo col cuore… che dedico a Ingenua, poi nella mia Liguria… che mi manca ma non posso farci niente perché non sempre si possono combattere le vicissitudini della vita. Ora sono qui, ma per poco… perché vorrò tornare ancora un po’ in Liguria… finché il tempo lo permetterà.”

Ingenua: “Caro Alessandro, sei proprio affettuoso… ti ringrazio di cuore. Sai, nei miei legni c’è cuore… perché i miei legni sono vivi e comprendono.”

L’Albero:“Sì, sappiamo che sei ligure, ma proprio genovese… non è così?”

Alessandro: “Sì, è proprio così, sono nato, cresciuto e “studiato” a Genova.”

L’Albero: “Appunto abbiamo pensato a te… proprio recentemente, in occasione di quel terribile e “impossibile” disastro che s’è verificato nella tua città. Quel ponte autostradale crollato tutto d’un botto. Abbiamo anche temuto per te, dato che non ti vedevamo; e speriamo anche che nessuno dei tuoi parenti sia stato coinvolto.”

Alessandro: “Vi ringrazio. Sì, son passato moltissime volte su quel ponte, ma non recentemente. Ora quel ponte non c’è più, hanno contato i morti, hanno contato i feriti, ci sono stati dibattiti a “tonnellate”, se si potessero pesare, però, per il momento il colpevole ancora non esiste.”

L’Albero: “È questo il punto che noi non riusciamo a capire.”

Petulante: “Noi appunto dicevamo che sembrava proprio che i politici fossero così arrabbiati… per non parlare della popolazione, dei genovesi.”

L’Albero: “Sì, è proprio così, pensavamo che trovassero subito il gruppo di colpevoli… o il colpevole. Ci fu pure l’Umano Mattarella che parlò di “rigore” nelle indagini.”

Ingenua: “Scusa Albero se t’interrompo, ma l’Umano Mattarella non è da prendere in considerazione. Non mi sembra un Uomo vero; quell’Umano fa sempre tanti bei discorsi… ne fece anche ai terremotati, te lo ricordi? “Non vi abbandoneremo” disse, e forse ci credeva, ma non aveva fatto i conti col popolo del quale era Presidente. Le macerie, ovvero molte macerie sono ancora là.”

L’Albero: “Consideriamo piuttosto le notizie dell’altra sera, quando l’Umano Matteo Salvini è stato preso di mira da un magistrato e “indagato”… si dice così?, per non aver permesso lo sbarco a un certo numero di “migranti” salvati in acque maltesi da una nave della Guardia Costiera italiana.”

Alessandro: “Non mi sento, come genovese ancora incapace di comprendere il crollo di un ponte di quella portata, dover comprendere, uso lo stesso termine, un magistrato che va a mettersi contro un Ministro della Repubblica voluto da una buona parte di italiani. Trovo inconcepibile quel crollo, che dovrebbe “sistemare” un po’ di gente dietro le sbarre, e, ugualmente inconcepibile, il comportamento di quel magistrato siciliano.”

Petulante: “Secondo te, Alessandro, ti sembra giusto che venga impedito a tanti poveretti di raggiungere l’Europa? In fondo loro stanno male e desiderano star meglio… non ti pare?”

Alessandro: “Potresti aver ragione. Ricordo però che, quando emigrai per la prima volta in Svizzera, avevo un passaporto e un contratto con un datore di lavoro. Ricordo anche che mi capitò, più di una volta, di incontrare in treno degli italiani, quelli con le valigie legate con gli spaghi, che viaggiavano per andare a lavorare in Svizzera o in Germania; avevano tutti un contratto e, in molti casi, prima di proseguire dovevano, in zona confinaria, essere controllati dai Sanitari svizzeri. Credo che non ci sarebbe niente di male se si riuscisse a fare un po’ di ordine anche in Italia.”

L’Albero: “Quindi, secondo te l’Umano Salvini fa bene ad essere inflessibile?”

Alessandro: “Direi di sì. In fondo il suo non è altro che un tentativo di far rispettare le leggi. Non so se ci riuscirà. So solo che quando tre anni fa sbarcai a New York fui sottoposto a vari controlli. Non mi fotografarono l’iride perché considerato vecchio e innocuo.”

Petulante: “Credo che tu abbia ragione. Quello che sta accadendo in Italia potrebbe essere niente male per un’operetta.”

L’Albero: “L’ho pensato anch’io… non osavo dirlo perché non volevo offendere Alessandro che stimiamo molto. Sinceramente, dopo aver sentito anche altri miei colleghi, l’Italia sta rischiando il ridicolo… eppure è un Paese così bello… con così tante risorse e così tante industrie di primaria importanza…”

Alessandro: “Speriamo che tutto si aggiusti e che ci sia un po’ di collaborazione da parte dei partiti dell’attuale opposizione. Ora devo salutarvi. Ti lascio cara Ingenua.”

L’Albero con Petulante e Ingenua: “Torna presto a trovarci.”

 

 

 

 

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Da un po’ di tempo guardo con piacere i murales che Barbara Picci porta alla nostra considerazione.

Questo è un piccolo gradevole esempio:

Streetart Flash – Millo @ Bratislava, Slovakia

Mi accade quindi che se vado in giro e ne vedo uno che mi piace… lo fotografo.

Se poi si pensa che è in quella che può essere considerata la città più a nord d’Europa, è ancora più interessante,

Siamo in Islanda… nel nord dell’isola a pochi passi dal circolo polare artico.

Pannello indicatore della città.

D’Estate qui è praticamente sempre chiaro… anche se nuvolo; se non è nuvolo, il sole di mezzanotte è a pochi passi… e lo si può comprendere osservando questa carta dell’isola dove è l’ubicazione della città e del circolo polare artico.

Da web.

Certo che il sole a mezzanotte è qualcosa di particolare, ed è necessario avere degli scuri consistenti se di notte si vuol dormire.

Fu questa la nostra seconda tappa intorno all’isola. Purtroppo era domenica, ed era tutto chiuso, e quindi non fu possibile comprendere il “pulsare” della città. Fummo fortunati perché, la giornata serena, ci permise di respirare a pieni polmoni e godere il panorama della cittadina.

Piccolo panorama di Akureyri

Trovai naturalmente anche l’Ufficio Postale e mi piacque fotografare anche delle semplici case.

Lo scopo però di questo articolo è questa fanciulla effigiata sul muro di una casa.

La fanciulla effigiata sul muro della casa.

Carina, simpatica, sorridente con i capelli che contornano la serenità del viso. Ho pensato che, sicuramente, darà serenità ai cittadini nella lunga notte invernale.

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Oggi come oggi il tempo a mia disposizione per mostrarvi le belle foto islandesi che ho potuto fare durante la mia assenza… mi manca. E mi mancano anche le foto… perché non sono a casa… dove sono le foto.

Ne ho un paio fra cui quella del rosso di un semaforo in Islanda, ed esattamente ad Akureyri… cittadina molto prossima al Circolo Polare Artico.

Da quando in qua un semaforo non può essere interessante?

AKUREYRI… il rosso del semaforo a forma di cuore… sullo sfondo la nave della Costa Crociere

È una delle città europee più a nord. Il rosso del semaforo a forma di cuore… è bello e colpisce… e forse fa pensare all’amore e al fatto che volersi bene può essere molto utile… o indispensabile per vivere serenamente?

È UTOPIA?

Forse sì. Sembra che oggi ci sia tanto amore per l’odio. Non è un gioco di parole… perché sembra che ci si possa crogiolare nell’odio in modo quasi affettuoso.

PUÒ ESSERE COLPA DEI SOLDI?… O DEL DESIDERIO SPASTICO DI POTERE?

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Son tornato e son contento.

Saluto con piacere gli amici che mi leggono. e. nell’attesa di poter raccogliere le idee, vi lascio la vista di questo paesello islandese:

Seydisfjördur

Spero di potervi presto raccontare e mostrare una parte di quello che ho avuto il piacere… raro… di vivere.

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