Feeds:
Articoli
Commenti

Archive for the ‘Fiducia’ Category

Ho preso questa fotografia da questo articolo :

 

https://pendolante.wordpress.com/2018/12/03/lunedi-scocciato/

 

di PENDOLANTE che… qualche volta con piacere commento.

Da “PENDOLANTE”

Le ipotesi che hanno potuto portare ad una situazione come questa sono molte e molti sono i commenti a questo articolo.

Da parte mia, credo che non sia difficile vedere in questa foto recente su un treno recente la situazione della nostra Italia… recente pure Lei. Questa può essere la fotografia della nostra beneamata Patria… che amo profondamente.

Potremmo definirlo « pressapochismo » ? Forse sì.

Ma si può continuare così in eterno ?

Credo di no.

Ma insomma, non sarebbe ora che la smettessero di discutere, si rimboccassero le maniche, non andassero più a tutti i convegni di tipo politico dove il finale è o propaganda o bla bla bla e costruissero qualcosa di buono ?

 

In questo mese abbiamo deciso, io e mia moglie di andare a trovare i miei parenti a Genova… in treno. Dovrò tener d’occhio il calendario degli scioperi… sì il folklore delle agitazioni sindacali non permette di fare dei progetti a lungo termine… immaginiamoci come va a finire per chi « deve » e « può » lavorare (nel senso che lo Stato gli dovrebbe permettere di lavorare).

 

Un paio di mesi fa ho spedito un mio libro a Palermo… che non è mai arrivato ; cioè, da qualche parte è arrivato ; è arrivato dove qualcuno l’ha rubato… qualcuno delle Poste Italiane o per colpa delle Poste Italiane. Secondo « quelli delle poste » è andato smarrito. Quello che poi ho spedito raccomandato, quello sì che è arrivato. Quindi mi hanno rubato il libro e l’affrancatura… quella normale o quella raccomandata… una delle due. O ciò che s’è smarrito non può essere considerato rubato ?

 

Il 22 novembre 2018 ho spedito, sempre dallo stesso ufficio postale in provincia di Varese, gli auguri ad amici di Bari in Puglia e Ragusa in Sicilia… ho allegato, come altre volte, due tavolette di cioccolato. Ho affrancato ogni invio con € 3.60, quindi in totale € 7.20. Non è ancora arrivato nulla… e, chissà se arriverà. Tempi lunghi… o come il libro ? Invii RUBATI… rubati da POSTE ITALIANE… perché POSTE ITALIANE non devono permetterlo… perché POSTE ITALIANE hanno incassato la tassa per il trasporto e il recapito a domicilio. Che poi, anche se arrivano dopo molti giorni… troppi… si può sempre dire che hanno rubato… una parte della tassa e… la buona fede dell’utente.

Se vado all’ufficio postale a brontolare, « loro » mi rispondono che « Può succedere ». Può succedere per due invii contemporaneamente ? CHE LADRI !

 

Lo stesso vale per chi ci governa ? Se ti aggrediscono o aggrediscono i tuoi averi e ti difendi, ti trovi indagato, se non ti difendi ti dicono : « Mi dispiace »… come quando il treno arriva in ritardo e si perde la coincidenza. Ma dov’è finito il rispetto per il cittadino ? Anche questo è rubare.

 

Dicono che il buon andamento di un matrimonio lo si vede dalle piccole cose.

Un Governo è una specie di matrimonio con la popolazione… e se funziona lo si può vedere dalle piccole cose… ma anche dalle « grandi cose »… come QUELLE che dovrebbero gestire la salute o « alleviare » le sofferenze.

 

Già parlai in passato della Sanità. Ho accennato alle « agitazioni sindacali » sempre più folkloristiche e ai piccoli furti di POSTE ITALIANE e poi… proprio OGGI qui ho visto, grazie a PENDOLANTE il ritratto, quello vero, quello genuino dell’ITALIA… sul treno di TRENITALIA.

 

Non si può dire che non è vero. Basti un piccolo, ma piccolo esempio… quello del Presidente della Repubblica che, a suo tempo, quando tutti sembravano crederci, disse testualmente ai terremotati : « NON VI ABBANDONEREMO ». Così fu… o no ?

Non furono abbandonati… DIMENTICATI… o no ?

 

DALLE PICCOLE COSE SI VEDE IL MATRIMONIO E L’AMORE FRA CONIUGI.

DALLE PICCOLE COSE SI VEDE UN GOVERNO CHE FUNZIONA.

 

MA NON VI VIENE DA PIANGERE ?

NON VI VIENE VOGLIA DI REAGIRE ?

 

Ma cosa ne pensa la nostra povera martoriata Italia ? Qui effigiata con un piccolo accenno filatelico.

Della serie SIRACUSANA o ITALIA TURRITA.

Questa è l’Italia nei francobolli. Questa serie di francobolli (questi sono solo 2 di tanti valori), che è stata usata per molti anni in Italia, si chiama dell’ITALIA TURRITA o Siracusana.

Perché siracusana ?

Perché il viso è stato preso da un’antica moneta di Siracusa.

 

Antica moneta siracusana (da Antonio Randazzo da Siracusa con Amore).

Sulla testa disegnata dal pittore Vittorio Grassi, il capo è cinto da una corona muraria completata da torri.

La missiva del 1980… arrivò in 2 giorni!!!!!

Read Full Post »

L’ho fatta in un istante… e, quando l’ho guardata ho pensato che avrebbe potuto piacere… e far pensare.

IL SOTTOPASSAGGIO

Read Full Post »

Nel settembre del 2016 misi online l’Introduzione e il Primo capitolo:

https://quarchedundepegi.wordpress.com/2016/09/25/livia-alle-prese-con-la-medicina-ufficiale-di-alessandro-depegi/

https://quarchedundepegi.wordpress.com/2016/09/29/primo-capitolo-livia-alle-prese-con-la-medicina-ufficiale-di-alessandro-depegi/

Mi fermai perché avevo pensato che poteva essere buona cosa cercare un editore disposto a stampare e divulgare. Non posso dire di aver cercato molto; c’è qualcosa che mi trattiene.

Recentissimamente l’amica Rosa di Genova ha riesumato il PRIMO CAPITOLO.

Ergo, ho pensato di mettere online il secondo capitolo… poi… poi vedremo. Rimango dell’idea che i gradini vanno fatti uno alla volta.

Questo il SECONDO CAPITOLO:

 

Il cardiologo

 

La cittadina dove Livia e Claudio rimangono per un po’ di giorni è molto bella e aiuta, col clima marino a ritemprarsi… fino a un certo punto però.

Ha infatti un’ampia passeggiata a mare che permette non solo di camminare senza fretta respirando a pieni polmoni l’aria pulita da cui ci si trova circondati, ma anche di ammirare un mare fonte di vita e captarne i colori che, a seconda del momento della giornata, cambiano in continuazione.

MARE

Livia con Claudio ne approfitta per tentare di riprendersi. Purtroppo l’extrasistolia la disturba molto per cui quando cammina deve rallentare molto il passo e deve sedersi frequentemente. Se poi deve fare anche pochi gradini, l’affanno fa capolino, quasi violentemente, e deve fermarsi.

Claudio non sa più cosa fare. Purtroppo Livia è sempre sofferente e questa bradicardia con extrasistolia continua ad infastidirla. Decide di telefonare alla dottoressa Canapa e chiedere il suo pensiero: “Scusa Giacinta se ti disturbo, ma non so più da che parte voltarmi. Qui la situazione è sempre la stessa; il polso sempre uguale, se non peggio. Avrei pensato di dare a Livia, tanto per cominciare, mezza compressa del betabloccante Concor 2.5; cosa ne dici?”

La dottoressa è sempre molto gentile e disponibile: “Mi sembra un’ottima idea.” risponde “L’indicazione è quella giusta.”

Nel ringraziarla, Claudio pensa: ”Questa donna è un po’ una mosca bianca. Si comporta in modo veramente collegiale… anche se è molto occupata accetta di rispondere e, fuori orario, acconsente di essere chiamata sul cellulare. È sempre peggio! Sempre meno medici sono rintracciabili “fuori orario” e, se in orario è impossibile avere un colloquio o bisogna sottostare agli interrogatori di acide e impersonali segretarie.”

Claudio si sente sollevato e dà la mezza pastiglia a Livia che sembra ne abbia subito un piacevole beneficio. Sembra solo. Il miglioramento dura poco perché sparisce l’extrasistolia, ma la frequenza diventa bassissima: 30 pulsazioni al minuto!

Claudio si spaventa e, mentre aspetta che la situazione ritorni almeno come prima: “Prima o dopo l’effetto sparirà!”, è sempre lì a tenere il polso di Livia.

Se c’era una cosa che sapeva fare Claudio, era quella di sentire il polso di una persona. 20 lunghi anni in sala operatoria quando i monitor non c’erano e si doveva controllare la situazione anestesiologica col polso, coll’apparecchio della pressione a mano e coll’osservazione della pupilla.

Onde far comprendere anche “agli addetti ai lavori” qual era la routine del medico anestesista negli anni 60, sarà bene descrivere per sommi capi cosa doveva fare un anestesista durante un intervento della durata, per esempio, di 2 ore. Può essere interessante anche per il profano che, non raramente, crede che il compito dell’anestesista si riduca a un’iniezione endovenosa di “dormia”.

Quante volte Claudio si è sentito dire: “Mi raccomando dottore, me ne dia tanta (di dormia); non voglio svegliarmi durante l’operazione.”

Oppure, e questo Claudio lo sentì nella Svizzera francese, quando un paziente si recò presso l’abitazione dell’anestesista che sostituiva per pagare l’onorario di un’anestesia; avrebbe detto testualmente: “Vengo a pagare l’iniezione.” E avrebbe aggiunto: “Però costa cara l’iniezione!”

Claudio aveva imparato i rudimenti dell’anestesiologia nelle cliniche universitarie di Zurigo. Aveva imparato che la precisione era importantissima.

Orbene, un buon anestesista, anche se aveva a disposizione un respiratore automatico, doveva, ogni 10 minuti, misurare la pressione arteriosa e il polso… e doveva scriverli; se poi qualcosa non seguiva la norma o aveva il sentore che si dovesse stare con le antenne ben tese, controllava quello che faceva il chirurgo e rimaneva con le dita incollate sul polso del paziente; doveva poi controllare le pupille ed eventualmente far sì che l’occhio rimanesse chiuso (per evitare la cornea perdesse la necessaria umidità). Ogni tanto passava la mano sulla fronte del paziente per controllare eventuali sudorazioni anomale. Se poi era necessario poteva anche dover trasfondere sangue o altri liquidi… endovena. Non sempre aveva un respiratore automatico a disposizione, per cui, oltre a tutto il resto, aveva il compito di ventilare il paziente a mano… con un pallone!

Il suo primario dovere era però quello di conservare uno stato ottimale di narcosi e rilassamento muscolare controllando la necessità di iniettare i giusti medicamenti nella giusta quantità per permettere, alla fine dell’intervento, un sereno risveglio con ottima respirazione autonoma.

Secondo Claudio, l’anestesia è un’arte, non è un mestiere. Un anestesista, che maneggia medicamenti molto potenti, deve saper capire un attimo prima cosa si deve fare; deve avere una quota piuttosto alta di sensibilità ed elasticità per cui, se per trenta minuti non deve fare quasi niente, di colpo deve riuscire, se necessario, a fare trenta cose nello spazio di pochi secondi o minuti… dopo averne intuito la necessità.

Claudio l’aveva imparato in tedesco… e poi s’era trovato altrove col bagaglio della precisione, ma soprattutto s’era trovato solo. Sì, perché l’anestesista è spesso solo… e deve decidere da solo… tutto solo.

 

Claudio sapeva che il polso ha da dire la sua, e dopo quella preoccupante “bradicardia” senza extrasistolia aspetta che tutto ritorni come prima… soprattutto senza eventuali altri danni.

Sì, perché i medicamenti possono produrre dei danni!

 

Per fortuna il comportamento del cuore torna ad essere come prima e i due, Livia e Claudio, fanno “armi e bagagli” e abbandonano l’aria di mare per l’abitazione abituale nel Canton Ticino in Svizzera; sanno però che bisogna fare qualcosa, tanto più che avevano prenotato una settimana in un albergo a Merano… per Livia molto utile per potersi un po’ veramente riposare, non dovendosi in continuazione occupare delle faccende domestiche.

Del Centro Cardiologico non possono più fidarsi e hanno bisogno di sapere se devono disdire l’albergo in Alto Adige.

Claudio chiede aiuto al bravo cardiologo Dr. Bardelli. Non c’è ma telefonerà. Infatti telefona e, sembra un gioco di parole, fa telefonare per un appuntamento.

 

È già passato più di un mese da quando è iniziata questa storia!

Si pensi, magari solo per un attimo al fatto che questa donna ha cominciato ad essere disturbata da più di un mese e, pur essendosi recata subito nell’altisonante “centro”, ora deve rivolgersi a un cardiologo privato.

 

Livia, con Claudio, si trova ora nella sala d’aspetto del Dr. Bardelli, e ci restano per quasi un’ora, esattamente 55 minuti prima di essere chiamati.

“A parte il piccolo particolare che c’era un bel caldo torrido” si chiede oggi Claudio “per quale ragione un medico deve far aspettare così a lungo i pazienti che si rivolgono a lui? Se vien dato un appuntamento, si possono capire i cinque minuti, anche dieci, ma non un’ora. È una questione di organizzazione, di rispetto e di educazione; tutto questo indipendentemente dall’eventuale urgenza.”

 

Bisogna dire che il Dr. Bardelli è molto gentile e, oltre a fare molti esami a Livia, la visita pure con scrupolo e attenzione. Fra visite, esami, misurazioni della pressione arteriosa, elettrocardiogramma normale e sotto sforzo con camminata sul tapis roulant, Livia può risalire in macchina per tornare a casa con Claudio due ore dopo.

Il parere del Dr. Bardelli fu molto importante, perché Claudio e Livia avevano programmato di partire proprio il giorno dopo per una settimana di relax a Merano. Il parere del cardiologo fu positivo; disse infatti che non c’era nulla di grave e che non bisognava preoccuparsi. Disse solo che la pressione era un po’ alta, per cui prescrisse del Magnesio in bustine e un medicamento di nome Atacand.

Claudio è fiducioso; ha sempre avuto un buon rapporto coi cardiologi. Sì perché, facendo l’anestesista, più volte s’è trovato con situazioni difficili al limite dell’operabilità; proprio in quei casi la collaborazione col cardiologo fu importante.

Claudio non era così bravo come tanti altri anestesisti che sapevano tutto anche dal punto di vista cardiologico. Sì, l’anestesista lo sapeva fare, ma, quando usciva dal suo campo preferiva affidarsi agli specialisti… e questo lo tranquillizzava e, in un certo senso, gli dava maggiore sicurezza. L’anestesista, anche quando si trova a lavorare inquadrato in un organico con altri colleghi, nel momento in cui lavora, è solo, e, da solo deve risolvere il problema che si presenta… quando uno meno se l’aspetta.

 

Dopo la lunga visita, Livia è rimasta abbastanza soddisfatta, ma, potremmo definirla “prudente”. Ha preso atto della prescrizione, ma grazie a internet e al bugiardino è andata a verificare le controindicazioni del farmaco. Ha notato che, essendo lei stata “facile” a bronchiti e broncopolmoniti, quel medicamento avrebbe potuto scatenare o “aiutare” ulteriori problemi. Si rifiuta quindi di prendere quel medicamento e continua ad “accettare” le gocce che le dà Claudio dopo averla testata.

A certi livelli è possibile fare dei test perfettamente innocui che danno una certa sicurezza e tranquillità. In che modo? Con una “kinesiologia spicciola”… così l’ha definita Claudio.

Che gocce sono quelle che Claudio dà a Livia? Sono gocce omeopatizzate “ideate” dal Dr. Roberto Bruzzone che Claudio ben conosce.

 

 

 

Read Full Post »

Così si sentiva al Luna Park… altrimenti detti Baracconi.

L’imbonitore prometteva premi a tutti.

 

Treni, sciopero dalle 21 del 18 marzo per 24 ore. Previsti disagi per i viaggiatori

È lo sport dello sciopero… i sindacati in testa, forse con arroganza, vincono:

ALTRO GIRO, ALTRA CORSA, ALTRO REGALO… VI VOGLIO ROVINARE.

Lo sciopero è legittimo… ma non bisogna abusarne; come per l’alcool e le medicine.

Non ho studiato abbastanza la storia degli scioperi, so per certo che gli svizzeri di Zurigo dopo essersi da sempre con fiducia serviti dello scalo genovese, un bel giorno voltarono le spalle alla Liguria e cominciarono a servirsi di Amburgo e di Rotterdam.

Perché?

Perché, a quei tempi ogni occasione era buona per incrociare le braccia.

 

 

 

Read Full Post »

DIRE NO

Per puro caso… che non esiste (il caso), trovo questo articolo:

https://lunanuvola.wordpress.com/2016/09/19/se-nessuno-te-lha-mai-detto/

Quanto è importante riuscire a dire no; e quante volte diciamo sì anche se vorremmo dire no.

Disturbi o malattie possono aver origine proprio da questa incapacità, che, fra l’altro, riduce la fiducia in se stessi.

IL BUROCRATE. Da "The Pollo Web"

IL BUROCRATE. Da “The Pollo Web”

Saper dire NO… con educazione… aumenta il giusto amore verso se stessi.
Perché devono essere solo i Burocrati a dire no?

Read Full Post »

Era il 2011 quando scrivevo questo articolo:

https://quarchedundepegi.wordpress.com/2011/08/02/appendice-n°-5-a-“diavolo-disoccupato”/

Son passati quasi 5 anni!!
ed oggi?

Oggi è peggio.

Ho scelto questa foto piuttosto recente perché due bambini piangono:

macedonia-migranti-scontri-poliziaborig_main

Ma cosa possono pensare degli adulti che dovrebbero dar loro fiducia?

Non sopporto le sofferenze “gratuite” anche se riguardano una sola persona.

Ma qui si vuole o si permette che tanta gente e tanti bimbi soffrano “gratuitamente”!!!

MA COME FA L’ESSERE UMANO AD ESSERE COSÌ MALVAGIO?

Esistono i romanzieri che, con fantasia scrivono storie terribili. Non credo che la fantasia potrebbe inventare una storia così assurda e raccapricciante!

 

Read Full Post »

PIERINO

In una barzelletta che assolutamente non ricordo, Pierino diceva: “La pubblicità è l’anima del commercio”.

Oggi, a più di sei mesi dalla sua uscita (Il mio libro TUTTO VERO), vorrei ringraziare, di cuore, chi scrisse questo articolo:

http://accantoalcamino.wordpress.com/2014/05/23/tutto-vero-istantanee-di-vita-il-libro-di-quarc/

e contemporaneamente farmi un po’ di pubblicità.

Ho scritto il libro molto lentamente. Credo di aver impiegato più di dieci anni. So di non essere uno scrittore, per cui non mi considero assolutamente un allievo di Alessandro Manzoni.

Quello che ho scritto, e pubblicato a mie spese, è frutto della mia vita e della mia attività professionale.

Chi avrà voglia di leggerlo si renderà conto che esiste qualcosa d’altro… molto interessante… che può dare speranza e permettere di guardare avanti con fiducia.

Read Full Post »

Che bello! Sono già arrivato a 5.

Sembra proprio che questo libro riuscirà a nascere. Altro che la gravidanza di un elefante! Qui la gestazione è iniziata nel secolo scorso. Quindi fa doppiamente piacere rendersi conto che qualcosa nascerà.

SPERIAMO NON SIA UN MOSTRO!

Credo di poter avere fiducia.

Questo è quanto ho fatto scrivere sul 1° risvolto di copertina.

Leandro è un medico “diverso”. Aveva deciso fin da bambino di arrivare a fare il medico, ma non sapeva ancora che la medicina non è una scienza scientifica. Non sapeva ancora che siamo tutti diversi e che ognuno di noi ha una psiche che condiziona ogni funzione del nostro corpo… e del nostro cervello. Non sapeva neppure che ognuno di noi è dotato di uno straordinario cervellone, definito inconscio, che, oltre a condizionarci, ha una memoria straordinaria. Leandro ha cominciato a impararlo “per caso” qualche anno dopo la laurea, dopo aver conosciuto le potenti capacità farmacologiche degli anestetici e un po’ di chirurgia.
In questo libro, TUTTO VERO, Leandro accenna a qualcosa di sé e racconta di quello che può succedere se riusciamo a contattare quell’immenso contenitore di notizie che si chiama inconscio. Mette di fronte al lettore l’anima di chi ha conosciuto la sofferenza e ha deciso, per il proprio benessere, di studiare la propria storia.
Leandro, che ha conosciuto un po’ di sofferenza e, più volte come paziente, il letto d’ospedale, auspica una medicina meno tecnologica e più umana.

Read Full Post »

“È SOLO L’INIZIO”

Con queste parole è stato siglato dal maggiordomo di un B il primo incontro fra un B e l’altro B.

“È SOLO L’INIZIO”

Ma come è possibile che sia solo l’inizio? È dalla fine di febbraio che gli italiani aspettano. E dopo quasi un mese e mezzo dicono: “È SOLO L’INIZIO”.

PRIMO B

PRIMO B

Io non mi intendo di politica e non riesco a essere diplomatico, ma non passeggio sui cadaveri delle persone che mi hanno dato fiducia.

SECONDO B

SECONDO B

E gli italiani aspettano fiduciosi!

MAH! MAH! MAH!

Read Full Post »

FIDUCIA

Suona un proverbio:
FIDARSI È BENE, NON FIDARSI È MEGLIO.

Ho trovato i risultati di questo sondaggio:

DA UN GIORNALE TICINESE

L’ho trovato molto interessante. La fiducia verso i Giornalisti è pressoché nulla. Eppure moltissime persone leggono i giornali e li commentano.

Anche i politici riscuotono poca fiducia. In questo caso non ci meravigliamo più di quel tanto. Infatti si dice o no?

PIOVE – GOVERNO LADRO 

Fino a qualche decennio fa si poteva considerare, quel detto, piuttosto assurdo. Oggi però sembra proprio che certi governi siano veramente responsabili verso alcuni cambiamenti climatici. Chissà se il recentissimo “caldo” fuori stagione è da imputare al “riscaldamento globale”?

Comunque sia non capisco come mai ci si fidi meno degli avvocati rispetto ai politici. Forse perché gli avvocati sono qui per “litigare” ma prima di farlo si fanno pagare profumatamente?

Significativa la fiducia verso i medici. Forse perché se se ne parla male poi non ci curano più?

In definitiva però questa è solo una specie di statistica. In ultima analisi cos’è la Fiducia? Trovo, sul dizionario Hoepli, questa definizione:

Sensazione di sicurezza basata sulla speranza o sulla stima riposta in qualcuno o qualcosa

Sicurezza e stima. Due parole importantissime che vengono utilizzate molto frequentemente… e abusate. Nell’esercizio della mia professione, più volte mi fu detto:”Mi fido di lei ciecamente”. Sono andato a cercare qualche illustrazione che potesse dirci veramente cos’è la fiducia. Ne ho trovato due.

La prima

I CONSUMATORI SIAMO TUTTI NOI

è piuttosto “attuale”.

Non so se fa ridere, sorridere o… piangere.

Dal punto di vista nostro è però significativa. Se ci fidiamo di qualcuno, la nostra fiducia è tale per cui ci affidiamo e ci lasciamo “fare” qualunque cosa.

Si parla di “iniezione di fiducia”. Quella che ha in mano l'”operatore” non è proprio una siringa…

Poi ho trovato un’altra figura. Una figura che possa veramente dirci cos’è la fiducia.

Questa figura è molto semplice. Ci dice però in che modo possiamo veramente affidarci.

da "TESTIMONIANZE E APPROFONDIMENTI"

Quel bimbo non può più tornare indietro. Se l’uomo (immagino il papà) si sposta leggermente il bimbo cadrebbe rovinosamente. Nel suo lasciarsi andare quel bimbo dimostra fiducia illimitata.

Questa figura mi ha fatto ricordare quanto raccontò anni fa alla televisione Catherin Spaak. Pare che appunto il suo Papä le disse, press’a poco come nella figura, di buttarsi. Lui si spostò e lei cadde. Pare che il padre volle insegnarle che non bisogna mai fidarsi di nessuno.

Fin qui quanto da me scitto qualche giorno fa prima di partire per la mia Liguria, dove mi trovo in questo momento.

Abbiamo parlato di fiducia; ma dopo quanto è accaduto ieri 15 ottobre 2011 a Roma, come si può pensare di dare il 3% di fiducia ai politici?

I nostri politici sono tutti concordi nel condannare i fatti di Roma. Ma non si rendono conto che dovrebbero condannare se stessi? Non si rendono conto che, se ci fosse stata la volontà avrebbero potuto evitare certe violenze? Loro dovrebbero rifondere agli italiani i danni fisici e morali subiti!

Hanno dimostrato che la fiducia per loro è scesa abbondantemente sotto zero.

Read Full Post »