È meglio rimanere indifferenti?
Quando seppi del naufragio della Costa Concordia contro lo scoglio dell’Isola del Giglio, mi ritrovai ad essere molto triste… e lo scrissi:
https://quarchedundepegi.wordpress.com/2012/01/14/quella-di-oggi-e-una-giornata-molto-triste/
Da allora, quella nave che sembrava solo un disturbo al turismo dell’isola, sicuramente, o probabilmente lo incrementò. Ora, dopo che finalmente hanno trovato la strada giusta per risolvere quel problema, quella povera nave ha incrementato il “turismo televisivo” e quello locale dell’estremo ponente genovese.
Ho trovato questo annuncio:
Uno più significativo dell’altro. Da una catastrofe ci si può arricchire. D’altra parte i nostri progenitori l’avevano sentenziato:
MORS TUA VITA MEA.
Ciò che mi ha fatto scrivere questo articolo è il fatto che nella mia infanzia, fino all’adolescenza, sono cresciuto con questo mare. Lo vedevo tutti i giorni. Non c’era ancora quella lunghissima diga e tutte quelle gru. In quel mare ora inquinato, ci facevo il bagno. C’era lo scoglio che si può vedere nella seconda figura vicino al molo di sinistra. Su quello scoglio il sole di tutta una mattina mi scottò per benino. Che sofferenza!
Bene. Ora Genova è contenta e i pegliesi di ponente possono affittare i loro balconi “vista Concordia”.
Perché non fare un monumento a Schettino?