PER FAVORE NON SCRIVERE MI PIACE SE NON L’HAI LETTO TUTTO.
LA RIPRODUZIONE DELL’ARTICOLO È VIETATA
Registrazione del 25 giugno 2017
Personaggi:
L’Albero, Passante Alessandro, Panchina Petulante, Panchina Ingenua, Albero Conifera.
L’Albero: “Mi fa piacere sapere che sei fra noi.”
Passante Alesandro: “Per quale ragione sei così… quasi affettuoso?”
Panchina Ingenua: “Se ti siedi su di me, sarò veramente affettuosa. Ho voglia di coccolarti.”
L’Albero: “Avanti Ingenua, non essere così. Lo sai che Alessandro è una persona seria.”
Ingenua: “Ma io gli voglio bene. Che male c’è se gli massaggio il sederino?”
Alessandro: “Smettetela. Dimmi perché sei contento di vedermi. È successo qualcosa di particolare? Altrimenti me ne vado senza neppure sedermi un attimo.”
L’Albero: “Semplicemente volevo discutere con te quello che abbiamo visto su un libretto che stava leggendo una signora seduta su Petulante.”
Panchina Petulante: “Sì era seduta su di me e stava leggendo un libretto di una Cassa Malati… parlava di prestazioni ambulatoriali.”

…della Cassa Malati…
Alessandro: “Cosa diceva di particolare? Mi siedo.”
L’Albero: “Io da qui l’ho fotografato. Dice, in poche parole, che faranno sempre di più interventi chirurgici ambulatoriali, cioè che, noi l’abbiamo capita così, per certi interventi non ci sarà più il ricovero in ospedale, ma, fatto l’intervento il paziente operato potrà tornarsene a casa… come se niente fosse. Non so che tipo di assistenza potrà avere quando sarà a casa e gli farà male dove sarà stato operato…”
Alessandro: “Ho capito perfettamente… e non è il caso di preoccuparsi più di quel tanto; bisognerebbe invece arrabbiarsi, e anche molto perché, anche se fanno finta di considerare il tutto sotto il gusto dell’efficienza, certi vantaggi sono solo ed esclusivamente a beneficio dell’assicuratore. Il paziente che, essendo malato dovrà in ogni caso essere considerato sofferente, sarà quello che non avrà il postoperatorio con la dovuta assistenza.
L’Albero: “Ti chiedo: Gli umani, almeno quelli che dirigono le assicurazioni cosiddette sociali, hanno presente la considerazione che “lavorano” per qualcuno che, essendo malato soffre, o “contemplano” solo i numeri e il fatto che, in ultima analisi, quei sofferenti porteranno loro degli utili?”
Alessandro: “È una domanda vera o soltanto una battuta ironica? Purtroppo, salvo rari casi, gli Ospedali non ci sono solo per curare i malati.”
Ingenua: “Ma cosa dici caro Alessandro… Per chi dovrebbero esserci?”
Alessandro: “Vi potrà sembrare strano, ma ci sono per chi ci lavora dentro; non solo per l’egoismo e la superbia di alcuni medici, ma anche per la comodità di chi lavora nei vari servizi.”
Petulante: “Non riesco a seguirti. Stai dicendo qualcosa di assurdo. Come fai a pensare quello che hai appena detto.”
Alessandro: “Due semplici esempi:
Negli ospedali si cena molto presto; in certi ospedali svizzeri troppo presto rispetto all’ora in cui il paziente cenerebbe se fosse a casa. Perché? Perché così gli addetti alla ristorazione possono tornare a casa in un’ora per loro potabile.
Gli interventi operatori vengono eseguiti già alla mattina, anche abbastanza presto, anche se l’ora migliore per il paziente sarebbe nel pomeriggio. Perché così fa comodo all’equipe medica che, salvo chi è di turno, potrà tornare a casa in famiglia.
Ci sarebbero altri piccoli esempi significativi… ma non vorrei dilungarmi.”
L’Albero: “Tornando all’incremento degli interventi ambulatoriali, pensi quindi che sia solo una questione economica? Oggi i soldi sono diventati così importanti?”
Alessandro: “Ma certamente, e non solo oggi. Oggi in modo esagerato, al punto che il divario fra ricco e povero è aumentato in un modo folle.”
L’Albero: “Penso proprio che tu abbia ragione. Guarda un po’ cosa mi mostrò un vecchio collega… lui che c’era già durante la Seconda Guerra Mondiale:

La Didascalia della vignetta: “Cari ragazzi non siete morti invano.”
Da Simplicissimus
Petulante: “È terribile! Grazie ai morti che ci permisero di scrollarci di dosso la tirannia del nazismo, la Borsa ha fatto guadagnare molti soldi.”
L’Albero: “Un attimo per favore. Mi sta chiamando la Conifera da Lavena Ponte Tresa in Italia. Ha qualcosa da dirmi. Ha sentito che stiamo parlando di ingordigia pecuniaria.”

CONIFERA
Albero Conifera: “Ciao amico e ciao ragazze. Sentivo che state parlando di soldi. Forse ancora non lo sapete, ma è una notizia recentissima.
Avete mai sentito parlare di un umano Fabio Fazio? A me è antipatico, e poi sembra pure tonto, ma è bravo e ci sa fare.”
Petulante: “Sì certo; è quello che sembrava un po’ comunista… in ogni caso socialista e impegnato per le cose giuste?… o apparentemente tali?”
Conifera: “Sì, proprio quello. Quello che fa sempre parlare l’umana Littizzetto… che fa abbastanza ridere e parla spesso del Walter e della Jolanda.”
Ingenua: “Non farci star sulle spine; cosa ha fatto?”
Conifera: “Avrebbe firmato un contratto con RAI 1; arriverà a percepire uno stipendio, o un guadagno o qualcosa del genere come 2.800.000 Euro all’anno.”
L’Albero: “A me sembra esagerato. Anche se è molto bravo. Ma, caro umano Alessandro, anche senza essere socialisti o comunisti come quelli che dicono che è tutto di tutti, non ti sembra che voi umani stiate correndo un po’ troppo dietro ai soldi? Anche qui in Svizzera si corre dietro ai soldi come se fossero noccioline.”
Alessandro: “Anche qui nel Canton Ticino. Ho sentito dire di un ticinese che in un anno s’è messo in tasca qualcosa come 12 milioni di franchi.”
L’Albero: “Certo che l’umano Fazio, in questo caso, fa quasi ridere… e sembra che possa rischiare di essere annoverato fra i poveri con solo 2 milioni e 800.000 Euro all’anno!!! Ma non credere che l’Umano ticinese sia il più ricco “come dipendente”. Le case farmaceutiche versano ai loro capi anche tanti milioncini.”
Conifera: “Non so com’è da voi in Svizzera, e non so neppure com’è qui da noi in Italia, c’è però in me la consapevolezza che, con la scusa di curare chi soffre, troppi “Grandi” s’arricchiscono… ed è un gran peccato perché mi sembrerebbe, da albero, che gli umani potrebbero avere una vita migliore se evitassero il dio soldo tanto come punto di partenza quanto come punto d’arrivo. Potremo parlarne coll’amico Alessandro… che faceva il medico… ed è ancora medico.”
Ingenua: “Certamente il mio amicone Alessandro è d’accordo. E spero che venga sempre a scaldare i miei legni… ed io gli farò tante coccole. Senti Alessandro i miei massaggini?”
Alessandro: “Non devi mica dirlo a tutti.”
Ingenua: “Scusami… ma cosa c’è di male se dico che sei il mio Umano preferito?”
Alessandro: “Lasciamo perdere. Ora vado via e vi saluto tutti e tutte con affetto.”
L’Albero e Petulante: “A presto Alessandro.”
Conifera: “A presto.”
Read Full Post »