Questo lessi nel blog della bravissima Luisa Zambrotta.
Oggi… pubblico con quello che il tempo non mi ha permesso di scrivere… perché in partenza.
https://wordsmusicandstories.wordpress.com/2020/08/24/ricorrenze-e-coincidenze/#like-11982
Disse Jorge Luis Borges:
“Non posso spiegarle il mio Paese, perché non lo capisco, come a volte non capisco me stesso. Se vuole una spiegazione, posso inventarne più di una. Amo l’Argentina, ma non la capisco, come non capisco l’universo.”
Anch’io amo follemente il mio Paese, la mia Italia… ma non riesco a capirla.
Non riesco a comprendere per quale folle ragione gli “intelletti” d’italica stirpe siano così cocciuti e testardi nel voler pretendere di distruggere il “BEL PAESE”… e continuare a dire che lo fanno “per il bene degli italiani”.
Sono nato in Italia e, quando ho cominciato a comprendere qualcosa mi son trovato a credere che la guerra fosse una cosa normale. Ho dovuto pensare con la “testa” dei Grandi e immaginare che alla guerra avrebbe potuto seguire una strana parola… “pace”. Prima i bombardamenti, poi uno strano “armistizio” che fece stare ancora peggio per cui si dovette temere i propri connazionali “brigate nere” e non farsi trovare insieme a quei connazionali che, dopo l’8 settembre 1943, smessa la divisa del regio esercito, avevano bisogno di essere aiutati. Guai dare una mano… si rischiava la pelle… perché c’erano anche i tedeschi… che comandavano e non volevano… perché si sentivano traditi.
Con la pace e col fatto che hanno fatto finta di mettersi d’accordo sono cresciuto un poco e ho cominciato a conoscere i nuovi confini d’Italia… ho cominciato anche a credere di capire l’Italia.
I confini sono stati ridotti… non erano più con una grande Venezia Giulia e la Francia ebbe qualche paesello in più.
A scuola, in Prima Media mi trovai a dover svolgere il tema: “Perché amo l’Italia”.
Lo so, sembra una barzelletta. La guerra era finita da poco, le macerie dei bombardamenti erano ancora ben visibili… come facevo a sapere se amavo l’Italia?… tanto più che non la conoscevo, e, se la conoscevo, la mia era una conoscenza molto ristretta.
Ora, dopo 84 anni, conosco un poco l’Italia a gli italiani ma, come dice Borges, non riesco a capire i miei connazionali.
Come finì la guerra, dopo le prime elezioni che sembrava potessero portare all’anarchia, superata la calamità dei comunisti al governo, l’Italia dimostrò le proprie capacità; si parlò di “miracolo economico italiano” o qualcosa del genere.
Non capisco come si possa pretendere di voler a tutti i costi affossare l’Italia solo per salvarsi la poltrona; non capisco perché non si vuol capire che solo facendo funzionare i Servizi è possibile il bene del Paese e di chi ci vive; non capisco neppure come si possa, a certi livelli, parlare di Giustizia quando certi apparati vivacchiano e sembrano remare contro.
Infine, per farla breve, non riesco proprio a capire come si possa accettare di essere governati da personaggi così incompetenti con un curriculum così “alieno” nei riguardi delle “cose” dello Stato.
Amo l’Italia… quell’Italia che ha veramente tutto e potrebbe dettar legge ad ogni livello. Non capisco perché si comporta da “pezzente” e va a chiedere l’elemosina… e poi non sa come fare a spendere i soldi.
ITALIANI… GOVERNANTI… SVEGLIATEVI… AVETE TUTTO… DOVETE SOLO IMPARARE AD ESSERE ONESTI E RISPETTOSI VERSO GLI ALTRI E VERSO LE COSE VOSTRE E QUELLE DEGLI ALTRI.