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Posts Tagged ‘Poste Italiane’

Sono fantastici nell’occupare il loro tempo per cose inutili.

Vorrei sbagliarmi, ma è di pochi giorni fa lo smembramento del Parco Nazionale dello Stelvio.

L’hanno diviso in tre? Un po’ per uno? Sembra quasi la divisione di una mazzetta!

Guardate un po’:

DIVISIONE DEL PARCO

DIVISIONE DEL PARCO

E pensare che nel 1967 le Poste Italiane inneggiarono con 4 francobolli ai nostri parchi nazionali fra cui quello dello Stelvio.

Francobollo del 1967

Francobollo del 1967

Chissà se il cervo è lì per prendere a cornate chi si permette di distruggere quello che i nostri padri hanno costruito?

Ma non ci sono delle cose più importanti da fare? MA CHI CI GUADAGNA?

MA NON LO SANNO CHE CI SONO TANTI ITALIANI ALLA FAME?

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Ho letto quest’ode:

https://antheathecharis.wordpress.com/2015/05/07/ode-al-reggiseno/

e non ho potuto non ricordare che anche le Poste Italiane, fra un disservizio e l’altro, hanno inneggiato al reggiseno…. a modo loro.

Timbro deturpatore!

Timbro deturpatore!

Anche la Poste amano la Patria?

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Caro Matteo Renzi,

Ti scrissi un po’ di tempo fa senza naturalmente aspettarmi una risposta:

https://quarchedundepegi.wordpress.com/2014/05/06/caro-matteo/

Infatti non arrivò alcuna risposta ma il funzionamento delle poste verso gli italiani è peggiorato.

Sai ora le poste ti permettono di monitorare le raccomandate. Prima, una raccomandata ci metteva due giorni ad arrivare, ora, normalmente tre.

Però succede anche che tu spedisci una raccomandata con qualcosa di importante e spendi € 6.00. Speri tanto che la raccomandata arrivi presto. Controlli ogni giorno e, sul più bello, vedi che la raccomandata viene rispedita al mittente; cioè ritorna a me… al mio indirizzo in Italia dal quale nel frattempo sono andato via… cioè sono ritornato in Svizzera.

Pazienza. Telefono a una conoscente, telefono all’ufficio postale, scrivo un fax e riesco a far raccattare la mia raccomandata per la quale avevo speso 6 Euro (11617,62 lire!).

Questa:

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E questo è il particolare:

Il postino ha scritto SCONOSCIUTO!

Il postino ha scritto SCONOSCIUTO!

Il postino ha visto le persiane dell’abitazione chiuse e, senza lasciare nessun avviso, come da regolamento, ha respinto l’invio.

Il destinatario non era per nulla sconosciuto; ha reclamato, gli hanno detto che non c’è niente da fare e ha rischiato di essere maltrattato.

Caro Matteo, posso essere d’accordo che ci possa essere qualche disfunzione, ma se il cliente ti chiede di rimediare, mi sembra giusto cercare di farlo.

Il più bello è che le Tue e le Nostre Poste hanno deciso di aumentare le tariffe. L’ho trovato sul sito delle Poste:

Dal sito di POSTE ITALIANE

Dal sito di POSTE ITALIANE

Pensa un po’ che dal 1° dicembre 2014 se voglio spedire una lettera di 25 grammi o di formato usuale ma non da bustometro dovrò versare alle poste ben € 2,15 (fino al 30 novembre solo € 1.90!).

Caro Matteo, come puoi pensare di far decollare l’Italia se, a rubare impunemente e a non rispettare i patti (se una missiva arriva in ritardo esiste il furto o la mancanza di rispetto verso i patti) sono le Poste Italiane che dovrebbero invece essere fautrici di ripresa economica?

Non so se tu ami la Patria, non so neppure se sarebbe necessario che i dirigenti delle poste portino amore per la Patria, so per certo che se i Servizi non funzionano o prendono in giro il cittadino, l’Italia andrà sempre peggio e tu finirai col fare una brutta figura.

Sono un cittadino italiano emigrato in Svizzera.

In bocca al lupo.

Quarchedundepegi

 

P.S.: Il destinatario della missiva non desidera essere riconosciuto; per questa ragione ho cancellato i dati che potrebbero riconoscerlo.

Ultimissimamente ero a Messina. Volevo spedire due cartoline. Il tabacchino non aveva francobolli da € 0.85 per l’estero. Neppure l’ufficio postale aveva francobolli!!!

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Tutti vogliono raccogliere soldi per gli alluvionati.

Basta accendere il televisore e molti programmi consigliano € 2 per gli alluvionati e altre gentilezze… col telefonino.

Gli alluvionati sono dei poveretti, e ancor di più quelli che hanno perso tutto. Dicono che quando succede qualcosa di eccezionale, bisogna aiutare e poi cercare il colpevole… che non si trova mai perché è sempre quell’altro.

Ma il colpevole è lo Stato; quello che ti chiede le tasse… e poi cosa ne fa?

Dov’è l’eccezionalità? Nel lontano 1981 le Poste Italiane emisero questo francobollo:

Francobollo del 1981

Francobollo del 1981

Già si parlava di dissesto idreogeologico. Dall’81 a oggi ci sono state tante alluvioni, tutte eccezzzzionali. Tant’è vero che nel 1995 salta fuori un altro francobollo per aiutare gli alluvionati del Piemonte. Questa volta con un sovrapprezzo.

In favore degli Alluvionati del Piemonte

In favore degli Alluvionati del Piemonte

Pensate che ogni persona che ha acquistato questo francobollo ha regalato 2250 lire ai piemontesi alluvionati.

Non credo ci sia molto da aggiungere se non che sarebbe meglio “veramente” lavorare per l’Italia anziché giocare al “Senatore” e/o a dire che LA LEGGE È (DOVREBBE ESSERE) UGUALE PER TUTTI.

Se ci sono stati i morti e qualcuno ha perso tutto perché è sempre colpa dell’altro?

È anche colpa di tutti noi.

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Lo vedete questo francobollo?

Francobollo emesso nel 2006 dalle Poste Italiane

Francobollo emesso nel 2006 dalle Poste Italiane

È stato emesso nel 2006 per commemorare la strage di Bologna del 1980. Perirono 85 persone.

Pensate voi che fra un po’ di anni le Poste Italiane emetteranno un francobollo per commemorare i tanti morti della politica “drammatica” degli ultimi anni?

Perché i morti siano presi in considerazione… devono morire tutti insieme?

Fra i tanti morti ci sono anche quelli della Mala e Insufficiente Sanità che fanno soffrire “gratuitamente” migliaia di cittadini.

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Questo francobollo del 2002 ci dici tanta cose.

Dolce & Gabbana

Dolce & Gabbana

1° – Che l’Italia inneggiava al lavoro degli italiani.

2° – Che le donne hanno il seno.

3° – Che le poste, per spedirci male una lettera, in dieci anni hanno quasi raddoppiato la tariffa.

Già in passato le poste italiane, più volte, inneggiarono al lavoro degli italiani. Questa coppia di francobolli ne è un esempio:

Le Imprese Italiana in Egitto

Le Imprese Italiane in Egitto

Oggi? Oggi bisognerebbe poter lavorare in Italia.

Che le donne hanno un seno lo sapevamo già da un paio di francobolli, sempre delle poste italiane, dell’anno 2000. Ve li presento:

Francobollo del 2000 da 800 lire

Francobollo del 2000 da 800 lire

Questo è da 800 lire, ma anche da € 0,41

Fu emesso dalle poste Italiane in occasione di un Simposio Congresso Multidisciplinare per studiare le malattie del seno.

La raffigurazione di questo francobollo è stata presa sicuramente da un quadro.

800 lire, corrispondenti a € 0,41 rappresentava l’affrancatura per un lettera per l’interno.

L’altro francobollo, secondo me molto più bello, fu preso probabilmente da una fotografia.

Era di 1000 lire pari a € 0,52, ma non era per un’affrancatura particolare.

Francobollo del 2000 da 1000 lire

Francobollo del 2000 da 1000 lire

È molto interessante notare che, a quei tempi nessuno fece particolare caso a questi francobolli. Se però qualcuno affrancava con questi francobolli la corrispondenza indirizzata ai paesi arabi, frequentemente il francobollo veniva deturpato, per cui non lo si poteva più vedere, o veniva strappato via o la corrispondenza veniva restituita al mittente.

Certamente fra una donna col burka e le immagini più o meno aggraziate di questi due francobolli c’è una certa differenza.

Comunque ora è chiaro. Le Poste Italiane ci hanno detto che le donne hanno il seno.

Come ultima cosa dobbiamo rammentare che dal 2002 ad oggi spedire una lettera costa quasi il doppio.

Oggi ci vogliono 70 centesimi di Euro!

Anche le Poste devono vivere!

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Spett.

Direzione

POSTE ITALIANE

00100 ROMA

Spett. Direzione

Poste Svizzere

3000 BERNA

Ho trovato uno stupendo documento che desidero sottoporvi. Per ragioni di privacy vi sottopongo solo un particolare di una cartolina postale spedita dalla Svizzera all’Italia.

Particolare cartolina postale

Particolare cartolina postale

Come si può vedere chiaramente la cartolina postale è di produzione svizzera. Fu spedita, o per lo meno, timbrata il giorno undici del mese di marzo del millenovecentoquarantadue in quel di Romanshorn. 

Romanshorn si trova nel Cantone di Turgovia e precisamente sul lago di Costanza. Per arrivare a Pegli,  che è alla periferia di Genova, ha impiegato (lo dice il timbro di arrivo) meno di un giorno e mezzo. Infatti è stata timbrata, in partenza, alle 15 ed è arrivata il giorno dopo.

Stupendo il fatto che a quei tempi l’onestà degli uffici postali e delle Direzioni delle Poste mettevano un timbro d’arrivo.

La tariffa, per l’interno era 10 centesimi, per l’estero, stando a quello che vedo, era il doppio.

Nel 1942 infuriava la Seconda Guerra Mondiale e questa era la situazione europea all’inizio del 1942:

EUROPA all'inizio del 1942

EUROPA all’inizio del 1942

La Svizzera era neutrale. L’Italia “collegata” alla Germania di Hitler. L’elettronica non era stata ancora inventata; non esisteva la rete aeropostale notturna e i treni ad alta velocità non facevano ancora parte dei pensieri dei Ferroviari del tempo. Non era neppure stata inventata la posta prioritaria.

Vi chiedo: Come mai oggi 2013 se io spedisco una lettera da Romanshorn a Genova Pegli mi dicono che devo calcolare da tre a cinque giorni lavorativi prima che la missiva giunga a destinazione, senza contare che se imbuco al venerdì il sabato e la domenica non contano per cui diventano normali sette giorni?

Perché, grazie alla tecnologia, siete riusciti ad essere così poco gentili verso i vostri utenti?

È perché i soldi sono diventati molto importanti e si dimentica l’educazione e il rispetto?

Non credo mi rispondiate anche se la presente dovesse arrivarvi. Vi invio ugualmente i migliori saluti.

Quarchedundepegi

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Direzione Generale
Poste Italiane
I – 00100 ROMA

Gentili Signori,

Devo assolutamente scusarmi. Nella mia precedente lettera avevo ipotizzato che una delle due missive fosse finita smarrita o rubata. Devo scusarmi. Non fu rubata. No. Non fu rubata. So per certo che non fu rubata. È arrivata a destinazione. È stata recapitata. Se qualcuno avesse potuto pensare a un furto, ora è sicuro… si sarebbe sbagliato.
Ricordate la mia precedente lettera?:

https://quarchedundepegi.wordpress.com/2013/03/12/lettera-aperta-alle-poste-italiane/

Forse no; avete troppe cose molto più importanti da fare. Ricordate che avevo parlato di truffa?

Non so se avevo ragione o torto. La missiva è arrivata… dopo 19 giorni. Ma io avevo pagato perché arrivasse il giorno dopo. Fa parte degli accordi. Nel momento della consegna, dopo aver pagato l’affrancatura, voi vi siete impegnati di consegnare il giorno dopo… ma non l’avete fatto. E io ho dovuto mandare una Raccomandata Veloce. Ho perso del tempo e più di 6 Euro o… in ultima analisi me li avete rubati voi?

La truffa esiste? Vi impegnate a recapitare il giorno dopo… e invece? Si può parlare di forza maggiore?

Sarà colpa dei vostri dipendenti? Ma voi li trattate come precari o hanno un contratto e versate loro un giusto stipendio? Non lo so. Ve lo chiedo proprio perché non lo so.

Ma voi dovreste essere un Servizio Pubblico… per tutti. Perché avete eliminato la posta ordinaria? Perché vi sembrava di guadagnare troppo poco?

Voi dovreste dare il buon esempio. Voi siete al servizio del cittadino. Voi dovreste insegnare a chi vi circonda che non è corretto rubare e truffare.

L’onestà, il rispetto e l’educazione sono troppo importanti. Siete d’accordo?

Probabilmente non mi risponderete mai. Vi invio ugualmente i miei migliori saluti.

Quarchedundepegi

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Direzione Generale
Poste Italiane
I – 00100 ROMA

Gentili Signori,

Ho recentemente spedito da uffici postali della Repubblica Italiana 3 lettere più pesanti del normale. Una era indirizzata in Sicilia, le altre due in due differenti località della Liguria.
La missiva indirizzata in Sicilia è arrivata con un giorno di ritardo, una delle due indirizzata in Liguria con 2 giorni di ritardo (3 se consideriamo anche la domenica), l’altra, sempre indirizzata in Liguria, dopo più di dieci giorni… ancora non è arrivata.
Ho spedito la stessa lettera con lo stesso contenuto, della missiva smarrita o rubata, “RACCOMANDATA VELOCE”, spendendo più di 6 Euro… e questa volta è arrivata.
Recentemente avete aumentato le tariffe. In passato avevate “eliminato” la posta ordinaria e tutte le lettere (e cartoline) avrebbero dovuto viaggiare in modo prioritario, quindi arrivare il giorno dopo “tanto più se consegnate direttamente allo sportello”.
Le missive di cui vi parlo furono consegnate allo sportello di due uffici diversi, in due regioni diverse e in giorni diversi. Vuol dire che il ritardo, o lo smarrimento sono la norma! Le missive erano regolarmente (e profumatamente) affrancate. Dal momento della consegna, le Poste Italiane che avevano incassato l’importo richiesto avrebbero dovuto impegnarsi a recapitare secondo gli “accordi”… o no?
Se due missive sono arrivate in ritardo e una è sparita nel nulla, vuol dire che il mittente ha subìto un danno che potrebbe anche essere considerato una truffa. Se infatti non vengono mantenute le promesse, tre casi su tre, potremmo parlare di truffa o… furto?
Come potete constatare da quanto vi scrivo, le missive che sono state recapitate, hanno viaggiato come posta normale. Quella posta normale che voi avete eliminato per obbligare l’acquisto della posta più cara prioritaria… e far viaggiare a velocità normale.
Vi sarò grato se vorrete gentilmente delucidarmi in merito.
Coi migliori saluti.

Quarchedundepegi

Da Wikipedia:

La posta prioritaria è nata nel 1999 come prodotto postale che garantiva, ad un prezzo superiore, una rapidità di consegne maggiore rispetto alla posta ordinaria (l’obiettivo dichiarato era quello della consegna in giornata per la posta urbana e nella giornata successiva per le altre destinazioni). Dal maggio 2006, però, non esiste più la “posta ordinaria”, e gli invii avvengono tutti per posta prioritaria.

L’ONESTÀ E IL RISPETTO VALGONO ANCHE PER LE POSTE ITALIANE?

O PER LE POSTE ITALIANE SONO DUE PAROLE SCONOSCIUTE?

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L’amica Marisa mi ha fatto conoscere GIOVANNI PALATUCCI.

Dopo aver letto il mio articolo su PERLASCA mi ha stimolato ad approfondire questo personaggio altrettanto meraviglioso.

https://quarchedundepegi.wordpress.com/2011/12/03/il-francobollo-insegna-11-giorgio-perlasca/

Ho trovato anche che le Poste Italiane gli hanno dedicato, nel 2009 un francobollo.

Francobollo del 2009 dedicato a GIOVANNI PALATUCCI

Quest’uomo del sud emigrato nell’estremo Nord-Est dell’Italia, fu a Fiume come Questore nel 1937.

Pare che nel 1941 scrivesse:“Ho la possibilità di fare un po’ di bene, e i beneficiati da me sono assai riconoscenti. Nel complesso riscontro molte simpatie. Di me non ho altro di speciale da comunicare”.

Salvò, a proprio rischi e pericolo, dalla deportazione circa 5000 ebrei.

Rischiò talmente tanto che, dopo aver letteralmente beffato il comando delle SS, il 13 settembre 1944 venne arrestato dalla GESTAPO e tradotto nel carcere di Trieste; il 22 ottobre poi fu trasferito nel campo di sterminio di Dachau dove trovò la morte a pochi giorni dalla Liberazione e a soli 36 anni.

Solo il 19 maggio 1995, in occasione della festa della Polizia, il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro ha conferito la Medaglia d’Oro al merito civile alla memoria di Giovanni Palatucci.

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