Non so esattamente per quale ragione, ma, sono sempre andato volentieri in Germania. Purtroppo non ho potuto visitare tutta quella Germania che m’interessava; ho però potuto vedere Colonia e Lubecca.
Di Colonia mi ha impressionato il Reno e di Lubecca le “perle” che contiene… nonché il famoso marzapane con le sue torte.
È un fatto che già da bimbo, e una volta per un mese intero, per me la riva svizzera del lago di Costanza fu piuttosto familiare. La Germania non era lontana; alla fine della guerra fu piuttosto desolante, poi diventò interessante e facile da raggiungere… Costanza col treno e Friedrichshafen, patria dello Zeppelin, con un comodo traghetto.
Per questa ragione ci fui più di una volta.
Quella volta nel 2018 a Friedrichshafen, dopo la visita al museo Zeppelin, mi fu possibile passare dall’Ufficio Postale e spedirmi una lettera col francobollo speciale del museo.
Francobollo del Museo Zeppelin.
Questo francobollo approvato dalle poste tedesche e timbrato a Friedrichshafen rappresenta uno dei dirigibili Zeppelin che, ai tempi, arrivò coi passeggeri nell’America del sud. In quell’occasione, oltre a fotografare l’ufficio postale dal quale partì la missiva, mi piacque anche fotografare un gabbiano tedesco… sì, proprio tedesco.
Un gabbiano tedesco del lago di Costanza
Devo dire che quel giorno, anche se era ottobre avanzato, non solo la giornata era bella e soleggiata, ma anche la temperatura era gradevole.
Passeggiare in quella località faceva pensare alle giornate di vacanza… anche perché i tavolini esterni dei bar e dei ristoranti avevano molti avventori.
L’Ufficio postale di Friedrichshafen
A Costanza andai nel 2019 e m’inviai una lettera con questo francobollo… non male.
Francesco e il Sultano
Nel 1219 San Francesco avrebbe incontrato il Sultano a Damietta in Egitto. Era il periodo delle crociate e, per i cristiani, le cose non andavano troppo bene. È un fatto che quello potrebbe essere considerato il primo incontro interconfessionale e ufficiale fra cristiani e mussulmani.
Quando m’inviai quella lettera, affrancata con un francobollo acquistato all’ufficio postale di Costanza, probabilmente l’impiegato della posta non aveva capito che il francobollo era per l’estero. Probabilmente la tariffa non era 95 centesimi, bensì € 1.10. I tedeschi, piuttosto pedanti e precisi, tassarono la lettera.
Così viene tassata l’insufficiente affrancatura.
Gli svizzeri avrebbero dovuto farmi pagare la differenza… quel 15 su 110… la lettera arrivò con regolarità 2 giorni dopo.
Questa pignoleria o precisione tedesca mi fa ricordare quanto mi accadde sul treno che da Basilea viaggiava verso nord.
Ero sul treno appena partito da Basilea e, al passaggio del controllore, dopo avergli mostrato il mio biglietto chesi se il treno fermava a Friesenheim… dove dovevo andare io. Mi disse di sì. Non ricordo se il treno era un Intercity o cosa fosse, so solo che, prima di Friesenheim c’era Freiburg im Breisgau stupenda cittadina nella Selva Nera.
Come il treno ripartì da Freiburg, cambiò il controllore e cominciava ad imbrunire. Chiesi al nuovo controllore “a che ora saremmo arrivati a Friesenheim”. Mi guardò perplesso e mi disse: “Ma questo non ferma in quella località”. Mi venne automatico dirgli che me l’aveva comunicato il suo collega dopo la partenza da Basilea. In quel momento il treno effettua una fermata e il controllore si allontana… per ritornare pochi minuti dopo la ripartenza del treno e dirmi… quasi testualmente: “Se il mio collega, sbagliando, le ha detto che il treno ferma a Friesenheim, ho fatto in modo che fermi dove lei deve andare”. Rimasi di stucco. Ormai era buio e il treno si fermò… si fermò solo per me in una stazioncina lontano dall’abitato. Per fortuna che nella stazioncina c’era qualcuno che mi chiamò un taxi e potei raggiungere il mio albergo.
Qualcuno potrebbe chiedersi cosa andavo a fare in quella cittadina. Andavo ad imparare qualcosa di molto interessante presso una ditta altamente tecnologica… fra l’altro ho imparato l’importanza dei colori… anche dal punto di vista terapeutico.
A Costanza, per rimanere in tema postale, ho potuto fotografare questo distributore di francobolli.
Costanza (Konstanz): Buca delle lettere e distributore di francobolli.
S’è detto che la città di Costanza confina con la Svizzera dove la lettera arrivò puntualmente dopo 2 giorni. Questo dimostra l’efficienza delle poste tedesche e delle poste svizzere. Fra l’altro, le poste svizzere pensano di avere un fiore all’occhiello e di essere molto brave nel rispettare il clima… e si fregiano del “pro clima”:
Timbro senza data di Zurigo con propaganda in favore del clima.
Trovo molto interessante il fregiarsi del “pro clima” e far viaggiare per chilometri e chilometri la corrispondenza quando non è necessario.
È appunto da un po’ di anni che accade questo. Un esempio è questa Raccomandata spedita da Lavena Ponte Tresa (VA)… che confina con la Svizzera ed è pochissimo distante da Bellinzona… destinazione della Raccomandata.
È ormai risaputo che molto raramente l’ufficio postale timbri francobolli sugli oggetti di corrispondenza. Se imbuco una lettera a Trieste, la lettera sarà timbrata a Padova; se l’imbuco a Sanremo verrà (forse) timbrata a Torino, e, se l’imbuco in provincia di Como o di Varese, sarà timbrata a Milano.
In questo caso la Raccomandata fu timbrata nell’ufficio postale.
La lettera spedita per posta raccomandata il 23 ottobre 2004
Salta all’occhio che questa lettera fu spedita esattamente 20 anni fa… in tariffa. Oggi, se voglio spedire una raccomandata dall’Italia alla Svizzera devo pagare € 7.35… esattamente € 4.55 in più. L’Euro ha perso così tanto il suo potere d’acquisto?… o è che i Governanti della zona Euro hanno lavorato male? Si potrebbe anche pensare che Poste Italiane vogliono guadagnare di più per un servizio scadente. Tutto è possibile!
Comunque sia, guardando questa busta ci si può rendere conto che, dopo essere arrivata a Milano, anziché essere spedita in Svizzera attraverso il valico più vicino, e cioè Chiasso… come accadeva un tempo, fu spedita direttamente oltr’Alpe, e cioè a Zurigo… ed è chiaro da quanto hanno voluto incollare sulla busta le poste svizzere.
Etichetta svizzera… senza data.
Certo non è obbligatorio mettere una data, ma, essendo ufficiale non ci sarebbe stata male una data. È un fatto che la raccomandata ha attraversato un’altra volta le Alpi, e arrivata vicino al punto di partenza e… ha impiegato ben 4 giorni… quando 2 avrebbero potuto essere sufficienti.
È giusto fregiarsi del Pro clima e far viaggiare inutilmente per così tanti chilometri la corrispondenza?… o son tutte balle le storie che ci raccontano sul riscaldamento climatico ed è solo giusto organizzarsi per guadagnare di più… o spendere meno?… alla faccia della clientela?
Sarebbe sbagliato parlare di inefficienza… infatti le poste svizzere funzionano bene e non sbagliano, quando girano con i loro furgoni, reclamizzando l’ottimo trasporto pacchi.
Un furgone con la scritta: “I VOSTRI PACCHI IN OTTIME MANI”.
Sì, effettivamente se si ordina qualcosa che dovrà arrivare per posta, il servizio è quasi perfetto… e non è così complicato spedire un pacco.
Si tratta di una serie ordinaria del 1960 che raffigura monumenti della Svizzera. I primi 4 della serie raffigurano antichi “messaggeri”… che oggi chiameremo postini.
Messaggero del Cantone Friborgo.
Questo è il primo della serie ed è appunto del Cantone Friborgo… cantone bilingue… francese e tedesco; si trova a metà strada fra Berna e Losanna.
(Probabilmente continua)
Trovo sempre estremamente interessante leggere i tuoi racconti attraverso la storia dei francobolli nonostante il paragone con l’esempio che vivo io in Italia sia molto più che un boccone amaro da ingoiare.
GRAZIE Quarc!
Che bello poter prendere atto che c’è Qualcuno che legge i miei “racconti”!… e li appretta.
Grazie e… scusa per il ritardo nel rispondere.
Quarc
Ma figurati! Nessun ritardo!
Eccome se li apprezzo!
Ho anche quasi finito di leggere il tuo libro Quarc!
Il mio libro?… Spero di tuo gusto.
Buon Pomeriggio.
Quarc
Eccome!!
Nel frattempo l’ho finito e gli dedicherò il mio prossimo articolo sul blog 🙂
Evviva! Mi fa molto piacere… anzi moltissimo.
Buona serata.
Quarc
Sono contenta e onorata.
GRAZIE
Buona serata a te!
Trovo che il francobollo di San Francesco e il Sultano sia davvero bello!
Sì, è veramente bello.
Buon Pomeriggio.
Quarc
Buona serata a te, carissimo Quarc 🌹
BUONGIORNO Cara Luisa.
Quarc
Ogni tuo post sui francobolli mi riporta indietro nel tempo, quando alle scuole medie per amore della lingua inglese iniziai una persona corrispondenza con coetanee mle con cui scambiavo foto cartoline francobolli… Tutto svanito, ora ci si scrive in chat digitando su Un dv
Scusa, è partito involontariamente l’invio… Ora con la tastiera si abbreviano i tempi per arrivare ovunque, ma manca la sorpresa di aprire una busta, interpretare una calligrafia, e anche il gesto di affrancare… Insomma, credo che abbiamo perso anche la capacità di scrivere col nostro personale corsivo… E al tempo stesso di godere la bellezza dei francobolli, alcuni veri quadri in miniatura. Ciao
Cara Daniela,
Ti ringrazio per quello che hai scritto. Penso che si potrebbe riprendere, almeno parzialmente, quell’abitudine… non è difficile. È particolarmente giusto quando dici: “abbiamo perso anche la capacità di scrivere col nostro personale corsivo”. Me ne sono accorto anch’io… sì, perché avevo preso l’abitudine di scrivere col computer e poi stampare la missiva. Circa i francobolli… il problema è trovarli.
Ciao e… Buona giornata.
Quark
è il sistema che ci impone anche di essere quasi burocratici quanto un ufficio. In realtà molti nostri ( almeno i miei ) pensieri esulano da tutto ciò che è ufficioso; e ci siamo persi anche lì, in quell’angolo di benessere dove ritrovavamo il nostro Io più vero. Si, come dici tu, non è difficile riprenderselo, bisogna impegnarsi un pochino, se non altro per cancellare le brutte abitudini tecnologiche
Grazie a te e Buona giornata
Ci proverò quanto prima… non credo di avere il tuo indirizzo postale.
Me lo mandi:
quarchedundepegi@gmail.com
Ciao
Quarc
Ciao Quarc, ho scritto i due precedenti commenti col cellulare in tarda serata e stamattina mi sono resa conto che ho fatto un gran pasticcio. Meglio che per commentare usi solo il pc perchè evidentemente non ho il controllo della situazione. Se puoi e vuoi evita di approvare gli sgorbi che ho fatto. E non ero alticcia eh 🙂
Ma noooo… Ho commentato il secondo… era scritto bene e chiaro.
Ti ringrazio.
Quarc