Nell’UNO di Posta & AFFINI menzionai l’Ufficio Postale di Lavena Ponte Tresa in Provincia di Varese.
Questa località si trova proprio al di là del confine con la Svizzera. A dividerli ci pensa l’acqua del fiume Tresa e il Ceresio (Lago di Lugano).

Ufficio Postale di Lavena Ponte Tresa
Come ogni ufficio postale, anche questo ha, naturalmente, il suo timbro… che però non viene più usato per obliterare i francobolli della posta in partenza. Tutto quello che parte da questo ufficio, va direttamente a Milano e sarà timbrato a Milano Roserio. Il che significa che se io attravero il confine e, a pochi metri dalla Svizzera imbuco una lettera, chi la riceverà, anche se la lettera è prioritaria, potrà pensare ch’io sia stato a Milano.
Comunque sia, questa è la tecnologia moderna che falsa un po’ la realtà.

Timbro di Lavena Ponte Tresa
Si può notare che il timbro non è recente. È un timbro del 2007. Molto prima del 2007, la mia stupidità di “collezionista” era arrivata a farmi considerare interessanti i francobolli “viaggiati”… cioè su un oggetto di corrispondenza che aveva fatto strada… cioè il francobollo che dimostra il pagamento per l’inoltro e il recapito di un oggetto di corrispondenza… ha fatto il suo lavoro. Contemporaneamente, avevo considerato interessante mandare l’oggetto postale regolarmente affrancato o addirittura raccomandato in località anche molto lontane. L’oggetto non veniva giustamente recapitato perché indirizzato ad una persona inesistente in quella località… e tornava indietro al mittente… non sempre col timbro della località dove era arrivato.
Questo è il fiume Tresa, l’estuario del Lago di Lugano che si getta nel Lago Maggiore dal ponte che dalla Svizzera porta in Italia.

Il fiume Tresa: a destra la Svizzera, a sinistra l’Italia.
Anche l’Ufficio postale di questa località ha la sua Buca delle lettere per impostare la corrispondenza.

Bucalettere della posta di Lavena Ponte Tresa fino al 2022
Le buche di Poste Italiane sono spesso maltrattate o parzialmente arrugginite al punto che, in molti casi non si osa imbucare perché si arriva a pensare che sia fuori uso. Questa buca non era maltrattata e in buone condizioni… almeno così sembrava. Fu cambiata, nel 2022 con una nuova… con due sportellini: la corrispondenza locale (per la Città) o per ogni altra destinazione.
Devo dire che fa piacere veder cambiare la buca delle lettere quando non rispecchia più il decoro di quello che dovrebbe essere l’esercizio di qualcosa di fondamentale per la popolazione. Si potrebbe obiettare che ormai le lettere non vengono quasi più scritte da nessuno, che la maggior parte delle notizie viaggiano con la posta elettronica e che, in poche parole, internet ha sostituito l’epistolarietà di un tempo.
È proprio così, però, sono pochi a pensare che, al giorno d’oggi, i vari Governi desiderano sempre di più controllare il cittadino… e possono quindi controllare quanto accade online. Sono pochi quelli che si rendono conto che, salvo situazioni particolari, le lettere non vengono aperte e non venendo controllate sono ancora il modo più sicuro di comunicare senza essere spiati.

La nuova buca dell’ufficio postale di Lavena Ponte Tresa
Come detto, se imbuco in questa nuovissima bucalettere, l’oggetto di corrispondenza verrà timbrato altrove e il ricevente penserà ch’io sia stato “Altrove”. Lo stesso accade in Svizzera. Ci sono alcuni centri dove viene obliterata la corrispondenza. Questi centri hanno un nome che risulta chiaramente sul timbro. Chi riceve la lettera può pensare che chi spedisce sia stato in quella località. A me sembra sbagliato… quasi un falso.
A questo punto, penso sia meglio come facevano e, penso facciano ancora in Germania: Nel timbro non è scritta la località, ma semplicemente “Centro lettere” e un numero.

Imbucato a Kiel
So per certo che la lettera con questo francobollo è stata imbucata a Kiel nel nord della Germania.
Da quando esiste l’Unione Postale Universale, forse anche prima, un oggetto di corrispondenza non recapitato dovrebbe tornare al mittente… ancor più se l’oggetto è Raccomandato.
Il più delle volte ritorna col timbro della località, come in questo caso con un timbro:

Località del nord della Finlandia
Ormai, la mia discutibile posizione di collezionista “postale” mi ha permesso di mandar missive in mezzo mondo. Mi ha anche permesso di mettere a dura prova la pazienza… la pazienza di aspettare e quella di pregare l’addetto alle poste di timbrare “come si deve”. La priorità fu quella di far viaggiare il francobollo o il francobollo in quartina… anche il francobollo della Repubblica di San Marino… la più piccola repubblica del mondo.

Busta con francobolli della Repubblica di San Marino del 1964
Questa lettera viaggiò dalla località di Serravalle della Repubblica di San Marino fino a SALT LAKE CITY negli Stati Uniti; in considerazione del fatto che il Sig. Opiperi non è mai andato a ritirare la raccomandata, l’oggetto postale fu restituito al mittente. È interessante notare come gli addetti dell’ufficio postale americano abbiano notato tre date importanti fra cui la data di restituzione. Il francobollo commemora il Presidente Kennedy.
Bisogna dire che gli Stati Uniti d’America hanno sempre avuto un grande rispetto per la repubblica sammarinese.
È degna di nota la manina sulla busta con la quale le poste degli Stati Uniti respingono la corrispondenza. Non mettono la solita brutta freccia… come potremo vedere in futuro su altre corrispondenze da altre nazioni.

La manina degli USA
Naturalmente, sul retro della busta c’è anche il timbro di questa località dello stato dell’UTAH. Oggi sono piuttosto contento di aver collezionato buste e timbri. Sì, perché sono e rimangono unici specialmente dalle nostre parti dove “gli addetti ai lavori” sono sempre più restii a timbrare.
Recentissimamente ho spedito una raccomandata a Trieste dall’ufficio postale di Lugano… con dei bei francobolli che speravo venissero timbrati bene… lo dissi alla signorina. Mi rispose che la corrispondenza sarebbe stata timbrata a Zurigo. Mi dissi: “Speriamo bene”. Che poi, mandare la lettera a Zurigo quando l’Italia è qui a due passi… D’altra parte, l’abbiamo già detto, è il dio soldo quello che comanda.

Eccolo il timbro di SALT LAKE CITY… sul retro della busta… unico ed irripetibile… del 1974
Chi legge queste righe, se arriva a leggerle, sta probabilmente pensando che nella vita ci sono molte cose più importanti di 4 timbri ed un paio di francobolli. E ha perfettamente ragione, però, non sa che il sottoscritto ormai catalogato fra i vecchi desidera campare ancora un po’ e quindi ha bisogno di “giocare”. Lo disse Benjamin Franklin che, fra l’altro, fu il primo direttore generale delle Poste degli Stati Uniti d’America… quando ancora non avevano inventato i francobolli.

Che poi, è ormai dimostrato che se riusciamo a vivere bene le piccole cose, analogamente viviamo ugualmente bene le grandi cose.
Se asserisco che un timbro è unico ed irripetibile, dico qualcosa che sembra sbagliato dato che è sempre possibile, anche a distanza di anni, ripeterlo con quella data e quell’ora… risulta però un falso.
Naturalmente, parlando di timbri, può anche esserci il timbro particolare al quale posso essere particolarmente affezionato. Uno di questi è quello canadese delle cascate del Niagara. Mi è particolarmente caro perché quel giorno, verso la fine del secolo scorso, provenienti da Toronto col Bus di linea e diretti a Buffalo nello stato di New York, ci fermammo a vedere le famose cascate.

Timbro dell’Ufficio Postale di “NIAGARA FALLS”
Ci lasciarono piuttosto indifferenti, forse perché il freddo era pungente e, forse quel giorno, eravamo gli unici turisti. Prima di andare in un ristorante a mangiare, cercai l’ufficio postale per mandarmi una lettera. All’addetto dell’ufficio chiesi di mettermi un timbro anche sulla busta… cosa che molto gentilmente fece… con un timbratore particolare che mi stupì. Proseguimmo alla volta di Buffalo negli Stati Uniti. Quello che ci meravigliò fu che per il passaggio della frontiera ci fecero scendere dal bus, portare tutti i bagagli in dogana, riempire un formulario… e pagare pure qualche dollaro… senza ricevere in cambio nessuna ricevuta.
(Probabilmente continua)