Poste 34
Continuo a “divertirmi”, tempo permettendo, e, purtroppo, a dover prendere atto che nelle piccole cose dell’Amministrazione postale di due Paesi confinanti, gli addetti ai lavori, o la programmazione tecnologica delle macchine può essere deficitaria. Immaginiamoci quale catastrofe può accadere quando con la cosiddetta “Intelligenza Artificiale” condizionerà l’inerme popolazione del pianeta.
Questo capitolo è da leggere e ponderare con attenzione. Chi lo leggerà potrà pensare all’inutilità di questa mia fatica, non solo, ma potrà anche pensare alla possibile stupidità dell’autore. Può pensarlo e non leggere; potrebbe anche pensare che questo mio scritto varrebbe come monito o denuncia verso tutti quelli che, lavorando e percependo un salario, “maneggiano” materiale altrui che potrebbe anche essere molto importante… non solo a livello postale, ma anche a livello di ogni “Servizio” per il cittadino… si pensi solo un pochino agli danni della Magistratura che ha tenuto “erroneamente” in prigione un individuo per ben 33 anni!!!Ebbene, la Magistratura è un servizio al cittadino come il treno, i mezzi pubblici cittadini, la spazzatura, la Sanità e… il Servizio Postale. Se si può sorridere di fronte ad una Raccomandata che non arriva, si dovrebbe poter sorridere anche se il treno che uso tutti i giorni per andare a lavorare viene soppresso o se per una visita reumatologica devo aspettare più di un anno? È dimostrato che in Italia molti Servizi non funzionano o non li si vuol far funzionare.
Tutto cominciò il 31 marzo 2023 quando, dopo aver attraversato la frontiera, imbucai a Lavena Ponte Tresa (VA) questa busta a me indirizzata. Ero riuscito ad avere un francobollo con l’effige di Monica Vitti. Avevo molto apprezzato l’attrice, in più di un film e, desideravo avere il francobollo timbrato e viaggiato. Me lo indirizzai Fermo Posta, per avere il timbro d’arrivo, all’ufficio postale di Lugano Cassarate.
Imbucata nella Bucalettere di Lavena Ponte Tresa (VA)… qui senza il mio nome.
Dopo il 31 marzo andai più volte allo sportello dell’Ufficio Postale di Cassarate a chiedere se c’era qualcosa a mio nome… la risposta fu sempre NO… per questa busta col francobollo di Monica Vitti.
Chi ha smarrito, o rubato… o gettato la busta? Non lo saprò mai. Certo è che quella busta con quel francobollo non è mai arrivata. Chiunque giurerebbe che solo Poste Italiane può aver smarrito una lettera perché in Svizzera certe cose non possono succedere. Chissà!
È un fatto però che un po’ di tempo dopo, con un altro francobollo di Monica Vitti ed uno, in un certo senso genovese, perché commemorava il grande violinista Paganini, ripresi l’argomento e, sempre dallo stesso ufficio postale inviai la busta allo stesso ufficio postale svizzero… questa volta per posta Raccomandata.
Era l’8 agosto 2023 e consegnai allo sportello questa missiva con questi 3 francobolli.
I tre francobolli che misi sulla busta raccomandata a me inviata.
Era l’8 agosto 2023 e la Raccomandata, con questa componente partì alla volta di Milano.
A questo punto, dato che la moderna tecnologia ci permette di controllare il viaggio di certe missive, andai, coi numeri necessari a verificare l’arrivo in Svizzera della mia busta.
Trattandosi di una Raccomandata che, per quanto riguarda l’affrancatura, richiede una cifra abbastanza consistente, pensai che da Milano l’oggetto di corrispondenza ripartisse subito alla volta della Svizzera.
Mi fu necessario aspettare 2 giorni per poter conoscere la situazione della lettera. Quando presi atto che stava succedendo qualcosa di strano era appunto già il 10 di agosto. La missiva, dopo aver raggiunto il “Centro Scambi Internazionale” fu dirottata nella direzione opposta alla Svizzera… nientemeno che ad Ancona!!!
I PRIMI PASSI DELLA MIA RACCOMANDATA
Certo che rimasi piuttosto perplesso.
Attesi gli eventi e, il giorno dopo, posso vedere che qualcuno s’accorge che la lettera deve andare all’estero e ritorna al “Centro Scambi Internazionale.
Chissà dov’è questo meraviglioso Centro!
È la volta della Svizzera che sta per prendere in consegna la raccomandata.
Sta entrando in territorio elvetico… dopo 3 giorni (seguire le frecce).
Alle 12.10 dell’11 agosto 2023, si noti la precisione, la lettera parte dall’Italia per entrare in territorio Elvetico… ma ci arriva ben 4 giorni dopo… il 15 agosto… ma non arriva a Lugano che è vicinissima all’Italia… attraversa le Alpi e va nel “Centro Lettere Internazionale (Briefzentrum International) della Svizzera da dove riparte alle 23.45, 15 minuti prima della Mezzanotte per arrivare 3 giorni dopo nell’Ufficio Postale di Lugano 6 Cassarate.
Dopo 10 giorni arriva a Cassarate
Mi sembra tutto chiaro. Finalmente la raccomandata è approdata nel punto giusto.
Il retro della busta col timbro d’arrivo.
Il giorno 18 agosto 2023 è venerdì. Decido di andare a ritirare la lettera lunedì o martedì della settimana dopo.
Da notare che il mittente è una mia parente che abita a Genova. Per Poste Italiane, il piu delle volte non va bene un mittente che non sia in Italia… nello stesso modo come la mia carta d’Identità svizzera, agli sportelli di Poste Italiane viene rifiutata!!!
A partire dal 21 agosto, andai almeno tre volte a reclamare la raccomandata a me indirizzata. Malgrado le mie insistenze la risposta fu sempre: “Non c’è niente”… e pensare che le impiegate erano sempre diverse.
Nell’attesa che accadesse qualcosa, trovai presso la tecnologia di Poste Italiane che il 22 settembre 2023 la Raccomandata prese la via del ritorno al mittente impiegando ben 11 giorni per arrivare nuovamente nel Centro Scambi Internazionale…in Italia. Secondo la Svizzera la “Documentazione è incompleta”… chissà cosa vuol dire.
Inizia il ritorno in Italia
In definitiva, dopo “solo” 11 giorni la Raccomandata entra ufficialmente in Italia per continuare la sua strada verso Genova.
La strada però è ancora lunga perché da questo fatidico “Centro Scambi Internazionale” che potrebbe essere tanto a Mantova come a Pantelleria o a Marsala, la raccomandata impiega altri lunghi 11 giorni per arrivare a Milano e, solo 3 giorni per raggiungere la città di Genova.
Arrivata a Genova!
Dal giorno dopo, finalmente alle 16.01 la raccomandata viene consegnata alla mia parente.
La raccomandata viene finalmente consegnata
Dopo qualche giorno, la mia parente genovese mi spedisce la lettera… non ho la più pallida idea di come sia stata “trasformata”. Chissà quanti timbri e quante scritte!
Nulla di tutto questo. Eccola:
Così si presenta la busta dopo 61 giorni… un po’ qua e un po’ là. C’è un piccolo strappo sulla destra.
Per prima cosa, ciò ce salta subito all’occhio è il fatto che i francobolli non sono timbrati… quindi riusabili. In secondo luogo, quando l’ufficio postale di Cassarate decise di spedire al mittente la Raccomandata, avrebbe, per lo meno, potuto mettere un timbro con la data; ha messo solo quel rettangolino giallo, che è una gran “bugia”, che dichiara che nessuno, carta d’Identità alla mano, ha richiesto la lettera. Inoltre, nessun timbro genovese… meglio non sbilanciarsi… o risparmiare l’inchiostro?
Eccolo il rettangolino giallo bene leggibile.
E pensare che untempo la Posta svizzera era un fiore all’occhiello della Confederazione. Ora, per loro, la cosa più importante è “GUADAGNARE”… un tempo era “FAR BENE IL PROPRIO LAVORO”. Infatti, i tre impiegati svogliati che, dopo aver letto la mia carta d’Identità mi hanno comunicato che per me non c’era nulla… non hanno fatto bene il loro lavoro. Forse aspettavano l’ora di chiusura per andarsi a dedicare al “tempo libero”?
AH il tempo libero! Che bello il tempo libero… non dover più pensare al lavoro… Che noia il lavoro! Che fare durante il tempo libero? Dove andare? Come divertirsi? Sì perché bisogna divertirsi. Gli svizzeri di quella Svizzera dove si parla tedesco usano la parola “SPASS”. E allora c’è chi risolve “I Problemi del tempo libero”.
Oggi però la cosa più importante è guadagnare molto, non importa in che modo… oppure “fare la guerra”. In secondo luogo è importantissimo risolvere ogni burocrazia “online” oppure col classico “clic”. Tutti devono sapersi muovere col “clic”… anche i vecchi che hanno conosciuto il gusto e il piacere di guardarsi in faccia… di sorridere, di piangere, di gioire e di, perché no, arrabbiarsi. Oggi è difficile muoversi senza uno smartphone in tasca… uno smartphone che ti aiuta anche a sapere quanto fa 2 più 2… sì, perché oggi tutto è delegato allo smartphone… o anche a orologi molto sofisticati. Non ci si dovrà meravigliare se in futuro riusciranno a “fare le valigie” se si deve partire o a stirare le camicie. È un fatto però che certe pretese della tecnologia sfociano nella maleducazione verso chi, nella propria semplicità, ha raggiunto una certa età e non ha mai maneggiato un computer… neppure un COMMODORE.
Anche per la Posta Svizzera è importante arrivare alla fine dell’anno potendo dire di aver guadagnato un po’ di milioni. Non è importante il Servizio Pubblico; l’ufficio postale era un punto di riferimento importante nei paesi, più o meno di montagna; è lì che si fermava normalmente l’autopostale. Dove c’è ancora l’ufficio postale e arriva una raccomandata, nessuno si chiede se potrebbe essere importante. Una raccomandata potrebbe essere molto importante; non sempre, o raramente, frutto di una vecchia mente forse un po’ cretina, come in questo caso, che apprezza l’oggetto postale.
Oggi, quella busta si presenta così:
Come si può vedere ho tolto i francobolli non timbrati e ho pensato di farli “ripartire” dallo stesso ufficio italiano.
Lo si vedrà, intanto, dopo tutto quello che ho scritto, sono sicuro che qualcuno penserà: “Ma cosa rompe questo; non ha ancora capito che oggi tutto è cambiato, che si comunica con Email e che la corrispondenza cartacea è obsoleta?”
Rispondo che, la corrispondenza cartacea esiste ancora e che, malgrado tutto ha in sé un certo calore. Inoltre, se è vero che dalle piccole cose, come nel matrimonio, si capiscono come vanno le grandi cose, se il funzionamento della posta è una piccola cosa, si può capire come, molto più in alto le “cose” non vadano bene.
Prima di evidenziare come può viaggiare bene una raccomandata con gli stessi francobolli, e approdare “gentilmente” in territorio elvetico, non posso non considerare spassoso o sconfortante il comportamento di certi “addetti ai lavori” tanto delle Poste italiane quanto delle Poste svizzere.
Considerando il fatto che Lavena Ponte Tresa (VA) dista da Lugano 9 chilometri, questa lettera è andata prima a Milano (61 km)… poi a Zurigo (218 km)… poi a Lugano (155 km)… ben 434 chilometri!!!
I tre francobolli… “piazzati” in modo diverso su una nuova busta… e timbrati dalla mano gentile dell’impiegato postale.
L’oggetto arriva a destinazione in tempi relativamente brevi, malgrado i 434 chilometri… e lo dimostra il timbro di Lugano.
Timbro, sul retro della busta, di Lugano 1.
E, per finire posso dire di avere il francobollo timbrato di Monica Vitti… grande attice del’italica gente.
Il francobollo ben obliterato commemorante Monica Vitti
Se questa fosse una favola, potrebbe avere una sua morale… lascio al lettore.
Un semplice appello a POSTE ITALIANE:
La si smetta di “smarrire” la corrispondenza; col tempo diventa rubare… e, oltre tutto, non è corretto. È proibito rubare.
(Possibilmente continua)