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La Repubblica di San Marino è uno stato sovrano esistente da molti anni. Ha avuto ed ha i suoi francobolli e, alcune volte, molto belli. Ha anche aderito ai programmi filetelici d’Europa.

Si trattò di “Storia Postale” e la maggior parte dei paesi europei aderirono. Trovo molto belli questi due di San Marino che affrontano due momenti del passato relativo al trasporto di persone e cose.

Ciò che può destare interesse è il timbro sulla sinistra; non è difficile da capire che la data sul timbro che oblitera i francobolli è il 1° giorno di emissione. Ci sono infatti molti collezionisti che aspirano ad avere il francobollo su busta col 1° giorno di validità postale di quel francobollo.

In Svizzera, per esempio, può succedere che il francobollo venga venduto un paio di giorni prima per permettere al collezionista di preparare le buste col francobollo per il giorno dell’emissione e di validità postale del francobollo stesso.

Accadde in Italia coi francobolli della visita del Presidente Gronchi in Sud America. I francobolli vennero venduti 3 giorni prima, ma, il famoso Gronchi Rosa, quello relativo alla visita del Perù, ritirato dalla vendita… quasi subito… quando l’ambasciata di quel Paese protestò perché i confini dello stato non erano giusti.

Come ben si sa, il famoso Gronchi Rosa è, in un certo senso, quello che, oltre a fare scalpore, è stato superbamente manipolato per cui, nello spazio di alcuni giorni, se lo si voleva avere, bisognava pagarlo 24 volte il nominale che è di 205 lire. Altri francobolli sono sbagliati, ma sono rimasti “tranquilli” e, soprattutto non hanno fatto scalpore.

Questo Gronchi Rosa, ha sicuramente permesso a qualcuno di arricchirsi ad altissima velocità. Non so oggi quanto veramente valga questo francobollo; penso intorno ai 1000 Euro; è un fatto che, dal 1961 ha continuato un po’ a salire; si pensi che 3 giorni dopo lo si pagava già 5000 lire. Purtroppo non sono fra quelli che ha acquistato quei francobolli il giorno giusto.

La realtà di questo francobollo può far mettere l’accento sul fatto che il francobollo costasse 205 lire… perché non 200 o 210? Esisteva il particolare che la tariffa postale non era come adesso uguale per tutto il continente; ogni nazione aveva la sua tariffa.

Il Presidente andò in Argentina, in Uruguay e in Perù. La tariffa di 5 grammi (c’erano le buste speciali… vedi cap. NOVE) per l’Uruguay era di 185 lire, per l’Argentina era di 170 lire e per il Perù 205.

Impossibile quello da 205 stampato velocemente ma non disponibile per i collezionisti.

Poi lo trovai, lo utilizzai, ma non per il volo speciale in Perù. Questo ne è un esempio.

Nello stesso anno vide la luce la serie ordinaria detta MICHELANGIOLESCA. Molti francobolli di formato piccolo illustrano particolari della Capella Sistina dipinti da Michelangelo.

Quanto però degno di interesse è l’esistenza in passato del vagone postale… spesso considerato anche “bagagliaio”.

Questo è, in un certo senso, un vero ufficio postale sui binari. Nell’illustrazione dell’OTTO misi questa illustrazione di un libretto per bambini anni ‘40.

Qui è raffigurato un vero “Bagagliaio” che funziona anche come ufficio postale ambulante. Lo dimostra quel tipo che arriva correndo con una lettera in mano.

Anche l’Italia aveva i vagoni che viaggiavano con a bordo un ufficio postale che smistava la corrispondenza.

Questi uffici avevano un timbro come questo.

Questo ufficio faceva la spola fra Ventimiglia e Genova… e smistava la corrispondenza. Ad ogni fermata del treno “scaricava” la corrispondenza per quella località.

S’è detto che nel 1961 vide la luce una lunga serie “ordinaria” scaturita dagli affreschi della Cappella Sistina in Vaticano. La serie è di ben 19 valori; da lire Una a Lire Mille. In un valore è “menzionato” l’autore dell’affresco.

La Capella Sistina è sempre stata importante perché è l’ambiente dove si riuniscono i cardinali per eleggere il nuovo Papa.

È giusto ricordare che gli affreschi della Capella Sistna furono restaurati negli anni ’90 e che, anhe se ci furono molte polemiche, furono “restituiti” alle immagini i colori vivi del capolavoro originale.

La lunga serie di francobolli del 1961 riprende il volto dei numerosi personaggi che “animano” il Giudizio Universale affrescato dall’artista. Sarà anche interessante prendere in considerazione quei francobolli che gli italiani videro più frequentemente incollati sulla corrispondenza che ricevevano.

(Possibilmente continua)

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Scorrendo velocemente “L’Illustrazione Ticinese” che ricevo regolarmente, mi sono imbattuto in questo titolo:

TITOLO DELL'ARTICOLO

L’ho letto. Articolo senza particolari pretese ma interessante (nel senso che desta interesse).La risposta dell’articolista è positiva.

A questo punto ho cominciato a pensare; i miei pensieri sono andati al Blog che da un anno abbondante mi evita, con certezza matematica, l’utilizzazione della parola noia. Anche prima non mi annoiavo mai e avevo sempre qualcosa da fare. Ora però, grazie anche ai già menzionati “Autobiografi”, il mio pensiero è molto più frequentemente in attività e raggiungo con maggiore facilità quelle circonvoluzioni cerebrali dove sono “assopiti” pensieri e ricordi.
Il Blog mi obbliga e mi permette di mettere per iscritto pensieri remoti e mi aiuta a collegarmi con quella rete virtuale che nasconde una quantità inimmaginabile di possibili lettori o “acquirenti” di certe sopite conquiste.
Il ricordo è una conquista. L’acquirente (virtuale fino a un certo punto) è il “collega” più o meno lontano che accetta, e acquista più o meno inconsapevolmente, alcuni miei pensieri e, a sua volta, si trova inconsciamente a mettere in subbuglio le proprie circonvoluzioni cerebrali.
Mettere a disposizione di altri certi propri ricordi, oltre a stimolare i ricordi altrui, crea dei rapporti di quasi “complicità” che, in ultima analisi può rasentare l’amicizia (se preferite colla a minuscola).
Alle volte è proprio lo scrivere e la ricerca della parola più opportuna, uno stimolo meraviglioso a rammentare, ovvero a far riesumare motivi negativi o positivi.
Andare al passato diventa terapeutico. Mettere a fuoco avvenimenti lontani può aiutarci nella nostra programmazione.
Ritornando all’articolo che ha stimolato l’Articoletto, vi mostro con piacere sorridente questa bellissima vignetta trovata nella Settimana Enigmistica.

DA "LA SETTIMANA ENIGMISTICA"

Se, grazie a Internet, si può arrivare a sentir battere il cuore più forte, sembra proprio che sia possibile una vera e costruttiva amicizia.
Addirittura, qualche volta mi son trovato, dopo aver letto un articolo o un commento, a pensare di prendere il telefono per comunicare meglio nell’interessante rapporto che si era venuto a creare.

Sarà interessante leggere cosa ne pensano i miei cari lettori e “amici”.

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