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Posts Tagged ‘storia’

Fu  durante l’ultima Guerra Mondiale, in quel di Genova – Sestri, quando nel Nord dell’Italia « soggiornavano » le truppe del Grande Reich, che gli operai delle varie fabbriche della zona decisero di indire uno sciopero. Le ragioni dello sciopero sono ora per noi irrilevanti ; non è irrilevante il fatto che le truppe tedesche erano in zona.

Il direttore di una Ferriera con circa 300 operai, che sapeva bene la lingua tedesca, telefonò al Comando territoriale delle truppe tedesche, forse SS, per comunicare che quel giorno, per non avere problemi con gli operai delle altre fabbriche, avrebbe mandatp a casa i suoi operai. Anche lui, quando iniziò lo sciopero, lasciò la fabbrica e comunicò agli operai, alla spicciolata, di andare a casa. In definitiva, gli operai erano convinti di scioperare, mentre i tedeschi erano convinti che quei 300 operai, d’accordo col direttore, non avrebbero scioperato ma sarebbero stati mandati a casa per evitare disordini.

La mattina dopo, davanti ad ogni fabbrica, gli operai che volevano andare al lavoro si trovarono, con la minaccia delle armi, a dover salire su camion dei tedeschi ed essere deportati in Germania. Quelli della Ferriera con circa 300 operai non furono toccati.

Scrivo questo dopo aver letto il seguente articolo di « genovaquotidiana » :

Leggo sull’articolo che c’è stata la commemorazione di quanto tragicamente accadde, ma non leggo che l’intelligenza, la lungimiranza e la furbizia di quel direttore della Ferriera con circa 300 operai salvò loro la vita. Quel « direttore » andrebbe almeno ricordato… ma nella testa di Cgil e ANPI non passa nemmeno nell’anticamera del cervello. 

Lo scrivo perché c’ero… avevo 8 anni… e ho conosciuto benissimo quel Direttore.

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Posta 35

La Repubblica di San Marino è uno stato sovrano esistente da molti anni. Ha avuto ed ha i suoi francobolli e, alcune volte, molto belli. Ha anche aderito ai programmi filetelici d’Europa.

Si trattò di “Storia Postale” e la maggior parte dei paesi europei aderirono. Trovo molto belli questi due di San Marino che affrontano due momenti del passato relativo al trasporto di persone e cose.

Ciò che può destare interesse è il timbro sulla sinistra; non è difficile da capire che la data sul timbro che oblitera i francobolli è il 1° giorno di emissione. Ci sono infatti molti collezionisti che aspirano ad avere il francobollo su busta col 1° giorno di validità postale di quel francobollo.

In Svizzera, per esempio, può succedere che il francobollo venga venduto un paio di giorni prima per permettere al collezionista di preparare le buste col francobollo per il giorno dell’emissione e di validità postale del francobollo stesso.

Accadde in Italia coi francobolli della visita del Presidente Gronchi in Sud America. I francobolli vennero venduti 3 giorni prima, ma, il famoso Gronchi Rosa, quello relativo alla visita del Perù, ritirato dalla vendita… quasi subito… quando l’ambasciata di quel Paese protestò perché i confini dello stato non erano giusti.

Come ben si sa, il famoso Gronchi Rosa è, in un certo senso, quello che, oltre a fare scalpore, è stato superbamente manipolato per cui, nello spazio di alcuni giorni, se lo si voleva avere, bisognava pagarlo 24 volte il nominale che è di 205 lire. Altri francobolli sono sbagliati, ma sono rimasti “tranquilli” e, soprattutto non hanno fatto scalpore.

Questo Gronchi Rosa, ha sicuramente permesso a qualcuno di arricchirsi ad altissima velocità. Non so oggi quanto veramente valga questo francobollo; penso intorno ai 1000 Euro; è un fatto che, dal 1961 ha continuato un po’ a salire; si pensi che 3 giorni dopo lo si pagava già 5000 lire. Purtroppo non sono fra quelli che ha acquistato quei francobolli il giorno giusto.

La realtà di questo francobollo può far mettere l’accento sul fatto che il francobollo costasse 205 lire… perché non 200 o 210? Esisteva il particolare che la tariffa postale non era come adesso uguale per tutto il continente; ogni nazione aveva la sua tariffa.

Il Presidente andò in Argentina, in Uruguay e in Perù. La tariffa di 5 grammi (c’erano le buste speciali… vedi cap. NOVE) per l’Uruguay era di 185 lire, per l’Argentina era di 170 lire e per il Perù 205.

Impossibile quello da 205 stampato velocemente ma non disponibile per i collezionisti.

Poi lo trovai, lo utilizzai, ma non per il volo speciale in Perù. Questo ne è un esempio.

Nello stesso anno vide la luce la serie ordinaria detta MICHELANGIOLESCA. Molti francobolli di formato piccolo illustrano particolari della Capella Sistina dipinti da Michelangelo.

Quanto però degno di interesse è l’esistenza in passato del vagone postale… spesso considerato anche “bagagliaio”.

Questo è, in un certo senso, un vero ufficio postale sui binari. Nell’illustrazione dell’OTTO misi questa illustrazione di un libretto per bambini anni ‘40.

Qui è raffigurato un vero “Bagagliaio” che funziona anche come ufficio postale ambulante. Lo dimostra quel tipo che arriva correndo con una lettera in mano.

Anche l’Italia aveva i vagoni che viaggiavano con a bordo un ufficio postale che smistava la corrispondenza.

Questi uffici avevano un timbro come questo.

Questo ufficio faceva la spola fra Ventimiglia e Genova… e smistava la corrispondenza. Ad ogni fermata del treno “scaricava” la corrispondenza per quella località.

S’è detto che nel 1961 vide la luce una lunga serie “ordinaria” scaturita dagli affreschi della Cappella Sistina in Vaticano. La serie è di ben 19 valori; da lire Una a Lire Mille. In un valore è “menzionato” l’autore dell’affresco.

La Capella Sistina è sempre stata importante perché è l’ambiente dove si riuniscono i cardinali per eleggere il nuovo Papa.

È giusto ricordare che gli affreschi della Capella Sistna furono restaurati negli anni ’90 e che, anhe se ci furono molte polemiche, furono “restituiti” alle immagini i colori vivi del capolavoro originale.

La lunga serie di francobolli del 1961 riprende il volto dei numerosi personaggi che “animano” il Giudizio Universale affrescato dall’artista. Sarà anche interessante prendere in considerazione quei francobolli che gli italiani videro più frequentemente incollati sulla corrispondenza che ricevevano.

(Possibilmente continua)

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Quando iniziai questo Blog mi trovai di fronte a qualcosa di sconosciuto. Assolutamente non sapevo a cosa stavo andando incontro. L’ho iniziato con lo scopo di denunciare e alleviare certe sofferenze che, col passare del tempo, ho definito “gratuite”.
Gratuite: potrebbero non esserci.

Ci sono.

Ci sono perchè qualcuno le ha volute o le ha permesse.

Chi le ha volute può essere colui che fa esplodere una bomba e uccide o ferisce.
Chi le ha permesse può essere l’amministratore di un Ospedale che, o per negligenza o per sperare di perseguire il “solito” profitto lascia soffrire chi si rivolge “a lui”.

Questo argomento merita di essere approfondito.

Scrivendo gli “ARTICOLETTI” sono riuscito autobiograficamente a far pensare qualcuno dei miei lettori. Ricordare e pensare può far bene; può far sorridere; può aiutare a trovare soluzioni.

HITLER?

RICORDARE È VITA

È risaputo che la storia insegna.

Se Hitler avesse ponderato la storia, avrebbe capito che “andare” in Russia, come fece Napoleone, avrebbe potuto essere pericoloso.

NAPOLEONE

La nostra storia può darci molti insegnamenti che spesso non vediamo o non vogliamo vedere. Alle volte, stimolati da associazioni di idee, ci troviamo a ricordare eventi apparentemente dimenticati ma di capitale importanza… per il nostro futuro.

Questi miei articoletti, che possono sfiorare argomentazioni mediche, sono scritti per tutti e di facile comprensione. Non vogliono essere polemici ma possono far sorridere.
Qualche volta desiderano aiutare i nostri simili “di buona volontà”.

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